DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Post n°282 pubblicato il 13 Maggio 2020 da mygangsta
Accettare di riconoscere il motivo per cui caddi nella tossicodipendenza mi ha reso tutto abbastanza più chiaro. Ho sbagliato, è stata una follia ma neanche è stato facile avere un padre com'è stato il mio per me in quegli anni. Io l'ho perdonato per essere stato se stesso ma inevitabilmente, se mi fermo a riflettere, mi rendo conto che sbagliò tutto con me (per sua stessa ammissione). Ne parlavo oggi con il mio Maestro. Non ho avuto vita facile. Mio padre pretendeva io fossi lui, non potevo avere idee o opinioni diverse dalle sue. Se ne avevo, subito mi diceva che sbagliavo e che non potevo fare diversamente da come lui desiderava. Sono cresciuto sentendomi dire che non potevo tradire la sua fiducia. Mai. Che dovevo essere lui. Sono cresciuto sentendomi in colpa per ogni minimo pensiero diverso dal suo. Non mi dava mai una motivazione valida per le sue regole, diceva soltanto che così era e io dovevo adeguarmi, lo volessi o no. Tra noi il "non detto" era all'ordine del giorno. Dava per scontato tutto con me. Mi voleva un bene dell'anima, certo, ma lo faceva sottostare a fedele e indiscussa obbedienza. Potevo sottostare e diventare la sua copia, certo. Forse tutto sarebbe stato diverso, nel bene e nel male. Invece ho scelto di essere me stesso ma l'ho fatto nel modo sbagliato. Alla prima occasione di ribellione mi ci sono tuffato a capofitto e da lì poi non mi sono più fermato. Pensavo fosse quella la strada da percorrere, roba, dissolutezza, vita "da bassifondi" e tutto in una spirale sempre più stretta e violenta che mi ha risucchiato con violenza. Non è poi facile uscirne fuori. |
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