DarkSoul

Consapevolezza

Il caldo e l'estate mi fanno tornare alla mente stralci del mio passato.

Una delle cose peggiori, tra le mille peggiori, fu quella di rendermi conto di ciò che avevo fatto a me stesso e del punto che avevo raggiunto.

La consapevolezza, la presa di coscienza. Quel momento in cui, in comunità, mi resi conto di aver distrutto la mia mente e il mio corpo senza che nessuno me lo avesse imposto, insomma, una scelta tutta mia. Io contro me stesso.

Quel momento in cui mi resi conto che, se solo mi fossi comportato diversamente, non avrei vissuto certe sofferenze e rischiato la vita stessa.

Quel momento in cui mi dissi che avrei fatto di tutto per risalire e per ovviare a tutti i problemi di salute derivatimi dalla mia scelta inconsulta e quel momento in cui mi dissi "SE è ancora possibile farlo..."

Insomma, oltre a tutto ciò che avevo combinato, c'era anche il pensiero ossessivo che la colpa era soltanto mia e che ero stato io a distruggere me stesso.

Eh, devo dire che talvolta questo pensiero si insinua strisciante nella mia mente ancora oggi. Sì, nonostante tutto si insinua ancora. Soprattutto quando non sto proprio benissimo.

Ci possono essere mille motivi (non validi, ma che ci illudiamo siano validi) per rovinare se stessi ma quando arriva (perchè arriva) il momento in cui arriva il famoso "senno di poi" sicuramente è un'altra bella batosta.

Chi può, ci pensi prima.

Amicizia

Mi hanno detto pochi giorni fa "Uno come te abituato a vivere in montagna in solitudine e che ora ha invece una splendida moglie, perchè dovrebbe sentirsi solo proprio adesso?"

Non hanno capito (ma per fortuna mia moglie lo capisce invece benissimo) che talvolta la mancanza del mio grande amico F. si fa sentire come una lenta e strisciante malinconia.

Quella confidenza, quella sincera amicizia (anche se nata in circostanze direi "tragiche"), quelle risate sincere, quei discorsi senza filtri, quelle opinioni e quei consigli... Beh, indubbiamente spesso mi mancano come l'aria. Come in questo periodo.

E a volte mi domando se forse io non ho fatto abbastanza per lui, per dargli una mano, se soltanto... Poi mi dico che avevo fatto tutto ciò che fosse in mio potere ma, alla fine, le azioni dipendevano solamente da lui.

E niente, a volte va così.

Malinconia e silenzio.