io, me et moi

A volte penso di aver fatto qualcosa di orribile nella mia vita precedente, ed è il motivo per cui vivo una vita tanto faticosa ora.
Sono così stanca che oggi mi sono addormentata brevemente sul pavimento del mio ufficio, approfittando del fatto che ero da sola. Assolutamente inaccettabile, ma poter chiudere gli occhi e concedermi qualche minuto di riposo è stato più forte di ogni buon senso e pudore.
Semplicemente non ce la faccio più.
Ho passato ormai l'ultimo mese avanti e indietro per ospedali e funerali, senza considerare la frustrazione del mio lavoro che mi rende sempre più insofferente. Aggiungiamoci anche un caldo soffocante e l'impossibiltà di dormire e i miei neuroni e quel poco di forza interiore che preservavo si sono esauriti.
Dicono che se non si riesce a riposare bene i neuroni letteralmente muoiono, e forse questo spiega perché ultimamente sento un distacco sempre più forte tra le mie capacità cognitive e il mio corpo, come se ormai il cervello si fosse trasformato in una nocciolina rachitica e amara.
Ragiono male, sono stanchissima, frustrata, infelice. Devo scavallare questa settimana e poi avrò qualche giorno di ferie, ma come sempre saranno più che altro giorni per fare cose che non ho tempo di fare, non tanto per riposarmi.
Mi sento profondamente esausta.
Vorrei solo far scivolare la sedia sempre più indietro fino a sdraiarmi per terra, rintanarmi sotto la scrivania e dormire, dormire, dormire, senza pensare a nulla, senza dovermi occupare di nulla, senza avere nessuna responsabilità tranne quella inevitabile di sopravvivere.