io, me et moi

Il dolore è una cosa strana. A volte sparisce per poi colpire ancora più forte.

In questo momento il dolore è opprimente, e in maniera del tutto imprevista perché in tutti i miei ragionamenti ero convinta che sarei arrivata a questo momento molto più preparata.

Invece il dolore sommerge, scava, sprofonda.

Sapevo che saremmo arrivati qui, e nonostante questo non sono pronta, e tu bugiardo avevi detto che saremmo stati insieme anche questa estate, ma hai mentito. Eri troppo stanco.

Scusami se a volte ti ho dato per scontato, scusami se a volte presa dalla fretta non ho ascoltato abbastanza, se non mi sono fermata abbastanza, se a volte mi sono negata.

Spero con tutta la mia forza che tu sappia quanto ti ho amato, quanto ti amo, quanto ti amerò sempre.

Spero che tu sappia che tra i tanti doni che mi hai lasciato due in particolare sono immensi: gli occhi verdi che mi contraddistinguono me li hai dati tu e l'insegnamento più prezioso: che anche se non si è ricchi in denaro, se si ha la famiglia, il rispetto, l'onestà e l'amore si è ricchissimi.

Sei stato un uomo meraviglioso, pregi e difetti e sarai sempre una parte di me.

Eravamo tutti lì per te, ti abbiamo stretto forte ai nostri cuori, la tua famiglia, il tuo dono, in un amore sconfinato, in un dolore straziante ma sollevati che tu non abbia sofferto. Accanto a te c'era la tua bella donna, la tua Berta, 58 anni insieme, inseparabili.

Da domani dovremo imparare a vivere in un mondo in cui non ci sei, ma forti di tutto ciò che ci hai dato.

Ti amo immensamente nonno.