Creato da: TradireononTradire il 27/04/2007
Dei tradimenti tutti, verso se stessi, nella famiglia, verso gli amici, verso il partner, nel mondo del lavoro e di quanto altro vi venga in mente

Non restiamo indifferenti, proteggiamoli!

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Desiderio e tradimento

E' vero che donne ed uomini tradiscono in modi differenti?

E' vero che l'investimento affettivo tra due amanti è condizionato dalla posta in gioco, da chi altro è coinvolto, e da come siamo fatti?

Quanto è opportuno in certe situazioni pensare solo a se?

E il tradimento, che non è affatto un usanza recente, come mai diviene sempre più diffuso ed è sempre più accettato ad ogni livello socioculturale?

"Tradisco perchè mi piace ributtarmi nelle tue braccia che sono sempre lì ad accogliermi, perchè posso staccare la mente da tutto e da tutto, con te posso dimenticarmi ogni cosa fuori dalla stanza, posso di nuovo risentirmi me setssa, posso prendermi ancora cura di me... ma quando esco trovo ancora tutto lì e quello che ho condiviso con te lo porto nel cuore in attesa costante del prossimo incontro. Dicono che le done amano col cuore e gli uomini col corpo... non posso crederlo, non voglio crederlo... voglio pensare che ciò che sento è quello che davvero è e che anche tu sei coinvolto tanto quanto me, voglio sentirtelo dire, voglio non dovermi separare da te..." Potrebbe essere la voce interiore di una donna che si allontana dall'amante dopo l'atteso incontro.. sembra quasi una pena questa distanza mentre invece non c'è sempre un uguale sofferenza per ciò che si sta compromettendo, per ciò che si rishcia di perdere.

Il discorso è complesso, spesso la relazione precedente è finita nei cuori di chi continua a stare insieme per proforma, altre volte forse non c'è mai stata.. ma come si arrivati a questo? Anche prima si sentivano uguali sentimenti verso il primo partner? E come è successo che c'è stato un così groso abbaglio da far convolare a nozze e dopo pochi anni finire per desiderare altro? Cosa ci fa pensare che questo non accadrebbe ancora? E come poterci proteggere da questo rischio imbellente capace di creare circoli viziosi che non si interrompono facilmente e per cui si finisce per ripetere sempre identici, nella sostanza anche se non nella forma, gli stessi errori?

Il desiderio è vitale, senza non viviamo. Il desiderio se si trasfroma in progetto ed può passare dal limbo dell'ideale al mondo reale e diviene realtà concreta. Quando un desiderio diviene realtà ne siamo strafelici, siamo entusiasti, è la passione che si trasforma in azione e tutto prende forma. L'energia che ci inonda è straripante. Poi noi cambiamo, cambiano i nostri desideri, i nostri progetti diventano altri e se non siamo capaci di comunicare efficacemente con chi ci è al fianco, di condividerli e concordarli anche con il partner, finiamo per cambiare da soli ed avere sempre più facilmente al fianco un perfetto estraneo/a che non sa di noi e che non partecipe del nostro nuovo modo di essere.

Fare coppia non significa rinunciare a se stessi, fare coppia significa costruire una mente comune che dalle singole individualità dell'IO e del TU può pensarci come NOI. E perchè ci si possa pensare come NOI occorre cedere un pezzetto di spazio al rapporto, c'è una parte di noi che non sempre siamo disposti a cedere che deve inevitabilmente incrociarsi e confrontarsi con l'Altro. Ma oggi lo vogliamo ancora?

Un tempo le coppie si fondavano sulla stabilità, oggi la stabilità fa paura. Ve ne parlerò nel prossimo post....

 
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Commenti al Post:
slealeseserve
slealeseserve il 01/11/11 alle 15:34 via WEB
è persino vero che non si tradisce se si ha tutto quel che ci fa star bene, e che spesso si addita chi tradisce ma non ci si domanda in cosa è venuto meno il partner. Richy
(Rispondi)
 
 
TradireononTradire
TradireononTradire il 01/11/11 alle 15:44 via WEB
Ciao Richy, i comportamenti vanno letti da entrambe le parti... nei prossimi post parlerò anche di questo. Ogni cosa di cui ho parlato vale nella reciprocità... perchè la relazione di coppia è una relazione che dovrebbe essere di reciprocità... E' così pregna dei nostri bisogni personali, di cui siamo fatti e che sono necessari, che spesso sono poco chiari a noi stessi e finiamo per esprimerli in maniera poco consapevole e di questo la comunicazione ne risente... Sto approfondendo il tema ed ogni riflessione che aggiungete è una occasione per affrontarlo da tutte le angolature... se ti va continua a seguirmi nei prossimi giorni e attendo le tue sottolineature. Grazie
(Rispondi)
 
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