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FERMATE LA GUERRA IN IRAQ
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L'ANTICA POESIA
Post n°1525 pubblicato il 31 Agosto 2007 da n.cave
 C'è un che di altamente desiderabile in questa foto. Un qualcosa che fa desiderare più che il sogno sia vero più di ogni altra cosa. Chiudo gli occhi e lascio che la mia mente si innalzi e fugga lontano. LAscio - spero - che la mia anima lasci questo corpo e raggiunga un luogo che nn raggiunge da tempo, un luogo di tanto e tanto tempo fa, in cui si abitava in un Eden in cui la poesia era il frutto spontaneo nell'eterno giardino delle primizie senza peccato. Alle volte, credo, che all'origine della caduta non ci sia stato altro che l'amore. Che sia stato l'amore, l'eterno, il decantato e sublime amore, a essere la causa del peccato originale. Poiché è l'amore che corrompe il corpo e ottenebra la mente. E la mente vaga, vaga, vaga... Mi ritorna in mente una vecchia canzone che scoprii tanto tempo fa... Il risveglio dal sogno forse uccide Mai tradisce E puoi non assaggiare per veder se il gusto se ne va O ti devasta, o ti devasta il prezzo che si ha Scopami fra Fiori urlanti strategie Ed ecco che il sogno è partito... L'anima si innalza... E trovo terre che nn visitavo da tempo... E prego il Signore che rimangano con me... E' sfondo d'omBra e luci la candela tremula come il respiro del corpo Il giallo d'un colore conviviale rivela l'intima rotondità - tra cento petali cuscino ansante di piaceri che son quasi sospiri - A volte è quasi morire pensare la pelle inviolata d'un desiderio |
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