Dionea in Love!

Molte sono le strade che aspre il teatro nella scuola primaria. Il teatro a scuola non serve assolutamente a fare teatro. Deve servire a tutta una serie di altre situazioni per il cui il fare teatro diventa una chiave e non una meta. Ecco un esempio pratico.

   La 5a classe l'aveva avuta quando era una prima e io facevo una supplenza. erano terribili anche allora, ma oggi sono dei veri maleducati. Come maestro di teatro, sono un insegnante sui generis: più assimilabile all'insegnante di Motoria, ma non proprio maestro, per cui i bambini, se ti comporti seriamente ma con il sorriso, sono portati a vederti come un punto di riferimento; di fatto, li fai giocare ma li bacchetti pure, dài loro le attenzioni che magari non hanno a casa. Ed ecco che il teatro è diventato un mezzo per entrare nella loro vita. Questa è una cosa che richiede un grande senso di responsabilità, naturalmente.

   Ecco che con il teatro loro si fidano. Ed ecco che la piccola XXX, 10 anni, la trovo a pranzo, al tavolo coi maschietti; vivace, piccolina, intelligente, direi che XXX è una bambina normale, che ha i su0oi pregi e i suoi difetti, che alterna lodi a punizioni.
   Allora le chiedo come mai sta al tavolo coi maschiacci e lei si rabbuia: "Perché sono gli unici che non mi prendono in giro". Suona il mio campanello di allarme. Provo a farmi dire di più, ma lei si chiude. Allora l'unica sua amichetta, un altro maschiaccio, dice che tutte le femminucce la prendono in giro e non la vogliono al tavolo, al che XXX le fa cenno di tacere e si rabbuia sempre di più. La cosa non passa inosservata.

   A lezione, mi viene alla cattedra una compagna, YYY, 10 anni: "Sai Maestro, stiamo facendo uno scherzo a XXX. Fallo anche tu. FAcciamo finta che siamo arrabbiate con lei e non le parliamo". Rimango di sasso. Provo a dire che non è una cosa buona e carina, ma YYY sorride e dice che è solo uno scherzo e che poi sono in tanti a farlo.

   Ci impiego solo una giornata, grazie agli altri insegnanti, a scoprire che YYY da un anno almeno ha fatto terra bruciata intorno a XXX, che corrompe le compagne con promesse di regali se non stanno con lei, che parla male di XXX a tutti, che la minaccia che in gita starà sempre da sola se dirà qualche parola e altre amenità simili.

   Torno in classe il giorno dopo e gliele canto alla grande, ricordando cosa facciamo a teatro e cosa dice il Vangelo, poi me ne vado. Finalmente tutto esplode: XXX dopo anni di silenzio sbrocca in classe, alcune compagnucce vanno a "costituirsi" dalla maestra e scaricano tutta la colpa sul loro capo, YYY, che purtroppo è assente. La settimana prossima vedremo comeè anadata a finire.

   Ma ecco che attraverso il teatro, per vie più che secondarie e che col teatro hanno poco a che fare, abbiamo sgominato una banda di bullette.