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E SIATE FELICI!!!

Post n°1461 pubblicato il 05 Aprile 2007 da n.cave

C'è che ad un certo punto si deve crescere. C'è che ad un certo punto bisogna lasciarsi l'adoscelenza alle spalle.
C'è che spesso e volentieri la gente non cresce.
E si ritrova in un corpo e in una vita che pretende altre soddisfazioni, perché obbedisce ad altre leggi, che non sono più quelle del fascino decadente della sofferenza, del romantico languire esistenziale, del solipista crogiuoli in sé stessi.
Il Sè s'evolve altrimenti ristagna.
Invece, non è infrequente, girando tra i blog, trovare coetanei che ancora si compiaciono nel wertherismo baudelairiano dei propri problemi (che poi diciamo: saranno davvero problemi?).
Alla fine, così facendo, soffrono il doppio e fuggono dai problemi reali.

Ma è così difficile abbandonare queste false illusioni della mente? Perché altro non è che questo: una fola di una mente pigra che non vuole crescere, che non vuole abbandandonare il passato. Le sofferenze aumentano, perché il tuo corpo è già proiettato altrove e l'ambiente risponde di conseguenza.
Invece di andare avanti, quindi, e di gustare con un sorriso l'avventura di una vita che spalanca nuovi misteri, ci si lascia andare a complicazioni di carattere fascinosamente irrequieto che non solo non arricchiscono e non aiutano, ma lasciano sempre più aridi e inabili al miglioramente.
Le tristi statistiche sull'uso di stupefacenti e alcolici da parte della fascia dai 20 ai 30 anni parlano da sole.

Ma è così bello, invece, abbandonare tali inutilità! Certo, la mente è pigra e l'Ego stronzo: bisogna abbandonare le proprie convizioni su cui si basano le nostre sicurezze. Sicurezza? E me la chiamate sicurezza tutta quella dolorosa oscurità? Quell'ifliggersi pene e degradazioni emotive ogni giorno?

Guardate fuori dal buco: siete grandi ormai e la primavera bussa alle porte. Fatela finita con queste banalità. Basta dare un'occhiata ai blog: è molto più oroginale stare bene che il contrario! E la cosa bella che è molto più facile!
Meditate, gente, meditate!

Commenti al Post:
Artemide_7
Artemide_7 il 05/04/07 alle 19:27 via WEB
Lascia che la gente ci arrivi a quella maturità,evitando inutili sentenze e polemiche(come il commento al mio post)Non è un tipo di fascino,ti ripeto,è uno stile di vita...e tu puoi accettarlo o meno...ma non dare giudizi...perché ci sono sempre dei perché,banali,difficili...che tu puoi conoscere o no...quindi credo che delle volte,leggere in silenzio è la miglior cosa.Un saluto.Arte
 
 
n.cave
n.cave il 05/04/07 alle 19:34 via WEB
E' proprio questo che vi frega. Anche l'alcolismo è uno stile di vita, anche la tossicodipendenza. Insomma, è facile chiamare un errore, una debolezza, una deviazione, una caduta stile di vita. E' un modo come un altro per continuare a mordersi la cose. E' la grande e ultima illusione trasformare il proprio stato in uno stile di vita statico e stagnate. E la convinzione con cui si porta avanti è il colpo di grazia alla possibilità di miglioramento e di crescita.
Sai quante persone a cui ho fatto assistenza mi hanno risposto come te? Che il loro era uno stile di vita? Sai in che condizioni erano quando sono state ripescate? Meditare...
 
   
Artemide_7
Artemide_7 il 05/04/07 alle 19:39 via WEB
Tu fai esempi stupidi...il mio stile di vita è diverso da una qualsiasi persona dipendente da qualche sostanza...Tu non sai...non puoi giudicare.
 
     
n.cave
n.cave il 05/04/07 alle 19:47 via WEB
Tu non sai, tu non puoi giudicare è una delle frasi più ricorrenti che sentiamo dire quando parliamo di queste cose. Le dipendenze non sono solo a sostanze, ma di tipo emotivo/affettivo, che sono spesso le più gravi, proprio perché non essendoci la macrostruttura della tossicodipendenza, la psicodipendenza porta a tutta una serie di problemi - troppi e troppo complessi per parlarne qui - che, nel migliore dei casi, negano la felicità e il quieto vivere. Rispondere Tu non sai, tu non puoi giudicare è esattamente la cosa che si sente dire in questi casi. Seguito dal canonico voi non potete capire, come se davvero fosse vero. Nessuno mai vuoi che sia vero, come io ti auguro, ma credoc he anche tu sappia che non così. Siamo sempre nel discorso: abbandonare o non abbandonare? Il male, pur nocivo, dà le sue sicurezze nella routine del suo manifestarsi. Tutto lì. Basta iniziare, per esempio, a non dire tu non puoi capire.
 
     
Artemide_7
Artemide_7 il 05/04/07 alle 19:59 via WEB
Ma grazie,signor so tutto io,per il consiglio...troppo gentile da parte sua.La saluto cordialmente.
 
     
n.cave
n.cave il 05/04/07 alle 20:33 via WEB
Ok.
 
KoRn_78
KoRn_78 il 06/04/07 alle 10:08 via WEB
Bè...ti do ragione al 100% secco! Anche se secondo me non dipende dall'età in quanto numero...ma dall'età in base alle esperienze vissute! Arte la posso capire...molto...ci sono cose dalla quale ci si riprende quando ti senti pronto...e ce ne sono antre che passano in un attimo. Non lo so...il concetto fila liscio come olio...ma mi sembra un discorso da fare molto piu nel soggettivo! Un saluto bello...e scusami se passo poco ma non ho ancora conenssione a casa e in ufficio sto CARICO!!! Bella pè te e buona pasqua, Cla
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 18:14 via WEB
Bella. Buona Pasqua a te.
 
MichelBlanco
MichelBlanco il 06/04/07 alle 10:24 via WEB
Mmm...Stavolta la pulzella te le ha davvero suonate, n.cave...A mio parere, non si tratta di processi anagraficamente tipici della fase adolescenziale. Chiunque trascina sempre, nel corso del suo terrestre soggiorno, il proprio impianto di frustrazioni, contraddizioni, dilemmi, conflitti emotivi. Solo che, in giovinezza, tale “spleen” è maggiormente accentuato e parossistico poiché manca ciò che il tempo e l’esperienza forgerà successivamente in uno stadio più adulto : ossia, le risposte. E queste risposte assumono diverse sembianze e fisionomie, in funzione del temperamento e del profilo formativo del singolo individuo : sono i “falsi miti” da te definiti. Ma la denominazione più appropriata è “simulacri”, “totem”, palliativi, deterrenti, sublimazioni. Terapie catartiche e probabilmente fittizie, ma pur sempre “risposte”. Che tu ora chiami “cristianesimo”, ma anche hai tu attraversato una fitta e dicotomica griglia di bivi esistenziali, dipanando diversi nodi dell’anima, per raggiungere la tua ennesima “soluzione” ( a mio avviso, detto incidentalmente, aggiungerei “temporanea” ). Tu stesso fosti un personaggio emblematico e paradigmatico, durante l’epopea liceale, per “crepuscolaresimo”. E se allora un 30enne con la presunta verità in saccoccia ci avesse propinato, come tu fai ora con questa fanciulla, precetti dogmatici e un “vademecum” per la effettiva felicità, noi avremmo replicato, analogamente ad Artemide_7, con un secco, sacrosanto in quanto adolescenziale, diniego. Per ognuno si delinea un personale percorso evolutivo : lasciaglielo tracciare.
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 13:41 via WEB
Rispondo nella stessa maniera: una cosa è il perscorso evolutivo, una cosa è il sentiero che si scambia per percorso evolutivo. Tutto lì. La mosca in una boccia di vetro non vede la boccia di vetro. La vede chi osserva la mosca fuori della boccia di vetro. Infine, ribadisco il fatto che se una cosa fa male, non ha senzo permetterla solo perché fa parte di un presunto percorso formativo. Non avrebbe senso l'educatore, l'operatore e lo stare insieme.
 
   
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 13:43 via WEB
Di norma, è il classico discorso per sviare il vero perscorso formativo.
 
     
MichelBlanco
MichelBlanco il 06/04/07 alle 13:58 via WEB
Boccia de vetro? Se è vòta, quasi certamente me la so scolata io...
 
     
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 14:04 via WEB
Ecco, appunto...
 
     
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 14:08 via WEB
Ma nvece de roppe er cazzo sul blog perché nu nme vieni a trovà a negozio che me sto a roppe li cojoni???
 
MichelBlanco
MichelBlanco il 06/04/07 alle 14:33 via WEB
Raccoglierei volentieri l'invito, amico mio, ma nel pomeriggio ho già imbastito una mezza promessa per la mia ex, per aiutarla nell'allestimento del suo nuovo appartamento ( le operazioni in realtà ristagnano spesso, a causa di eccessivi "collaudi" del letto : ehmm, se semo capiti...). Una mezza promessa già mi mette in difficoltà. Figurati farne un'altra intera. Ad ogni modo, si te va, stasera Viterbini ( Adriano ) tiene un concerto in Eno. Altrimenti, cercherò di recarti visita già domani : porto un agnello e te lo sbudello vivo mentre lo faccio penzolare sulla tua testa. Troppo eretico ?
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 14:43 via WEB
L'agnello pasquale è sempre benvenuto,al contrario del maialino mario. Per stasera non so, che sto distrutto. Le ex, per definizione, non vanno aiutate, ma uccise.
 
Annina24
Annina24 il 06/04/07 alle 15:57 via WEB
Io non posso dare parere...Non capisco ancora quello che hai detto...Non ho la presunzione di sapere tutto...Ancora sono abbastanza piccola...Però hai ragione...Ad una certa età bisogna anche crescere...Per quanto brutto possa essere bisogna farlo...Un giorno toccherà pure a me, e spero di esserne in grado...Non sò nemmeno se ho dato un commento pertinente a quello che hai scritto...Ma almeno ho espresso un mio pensiero...Un bacio...
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 16:40 via WEB
Lo vuoi sapere un segreto? Io e Michel Blanco non sappiamo mai cosa scriviamo, ma non lo dire a nessuno. Prima o poi incontreremo qualcuno che ce lo spiega! Cmq credo che il succo del discorso fosse:

Meglio star bene che star male. Credo...

 
krapp1
krapp1 il 06/04/07 alle 17:07 via WEB
Se prima non sbagli non puoi trovare il sentiero giusto... tranne una botta di culo micidiale. A 20 anni le parole di un baudelaire sono molto più affascinanti di quelle di un san francesco... probabilmente anche a 30... ad un certo punto, poi, rileggendo per la centesima volta capisci quello che veramente diceva e ci fai su qualche pensierino. Ma tant'è... anche san francesco prima di diventare santo era un riccone che se la scialava alla grande... insomma... un baudleriano... e se ci fossi andato tu a fargli la romanzina come stai facendo adesso sul blog ti avrebbe buttato fuori dal suo palazzo a calci in culo. Qualcuno diceva "non esistono strade senza uscita... basta tornare indietro" io credo che sia sempre possibile farlo... ma per vedere che hai imboccato un vicolo cieco spesso ti serve arrivare davanti al muro. E' cosi' e sarà sempre così... per quanto a te faccia arrabbiare ... Non è mai troppo tardi per nulla.
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 18:10 via WEB
Beh, in realtà no. In primis, Baudelaire era uno di quelli che aveva operato una scelta, dopo un attento studio, dopo aver vagliato diverse prospettive, non uno di coloro che si trovano per sbaglio da qualche parte: insomma, sapeva bene quel che faceva (leggere i taccuini per ulteriori conferme).
S. Francesco era uno che faceva la bella vita almeno fino a quanto lo fecero partire per la guerra. Direi che fare la bella vita non è certo il modo migliore per infliggersi sofferenze...
Infine, direi che le possibilità di tornare indietro spesso sono ben poche e ancor meno quelli che ce la fanno, il che chiaramente non giustifica né rende plausibili o accettabili le tue argomentazioni, per quanto possa irritarti: dati 1 o più individui che ti tengono per mano, non è detto che si detta per forza cadere per imparare a camminare, anzi, sarebbe sciocco non utilizzarli solo per arrogarsi il proprio diritto alla caduta.
Grave ancora una volta il punto di vita relativista: la libertà è ben regolata, solo il caos non ha limiti. E' nel caos che ci si perde, mentre nella libertà ci si trova. E' libero che ha regole, non chi è schiavo dell'assenza di regole. Così, il relativismo morale sembrerebbe di primo acchitto il migliore: in realtà è il peggior veleno e il maggior pericolo. E' quel genitore che non sa dire di no, scambiando permissivismo con amore. Così, affermare che ognuno ha la sua strada è la stessa cosa: significa rinunciare a riprendere coloro che sono persi. Un crimine morale, ben più grave di un divieto.
 
skizo91
skizo91 il 06/04/07 alle 21:56 via WEB
questo blog fa rabbrividire...il tempio del sacro comunista, un pò tra fancazzismo imperatoriale..un pò tra la libertà che due uomini se lo picchiano nel culo.. e la liberta di farsi due canne in santa pace..ma bravi..i mie comunisti liberali che crescono---avanti popolo che prendiamo la scossa
 
 
n.cave
n.cave il 06/04/07 alle 22:01 via WEB
Fancazzismo imperiatoriale? Canne? Picchiarselo? o__O Pedala, tesoro,pedala...
 
briciolabau
briciolabau il 06/04/07 alle 22:45 via WEB
Le tue parole sono vere, fanno quasi male per quanto sono vere, qui spesso si trovano persone come quelle che descrivi, per fortuna però si riescono a trovare anche persone dal cuore buono, ti auguro una dolce pasqua. Un abbraccio stretto stretto. Isa
 
skizo91
skizo91 il 07/04/07 alle 13:07 via WEB
un dolce cuore...ihihihihih ahahahahahahahahahahaahahahah leggendo quello che scrivi mi viene da piangere mi viene da piangere leggendo la gente che ti dice aime che quello che scrivi e vero!! ma ba che gente,,,cmq a me non piace molto pedalare..
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 10/04/07 alle 00:47 via WEB
Ciao n.cave, Be intanto Buona pasqua anche se è giè martedì, come hai detto tu mi son letto questo post e...anche i commenti...Alcune considerazioni: il post è interessante, come alcuni commenti; a mio avviso manca un passaggio fra cito:"...Le tristi statistiche sull'uso di stupefacenti e alcolici da parte della fascia dai 20 ai 30 anni parlano da sole. Ma è così bello, invece, abbandonare tali inutilità!..." ...manca il come farlo; non è cosa da poco, dorse ocorrerrebbe un altro post e poi ancora un altro...Tu fai un certo tipo di attività, ne raccogli per strada e ti danno la stessa risposta; anchio ho fatto un certo tipo di attività con tossici e barboni...la risposta è sempre uguale, "uno stile di vita....o simile". Non sono medico, faccio l'architetto, "ma il come farlo" è un percorso "progettuale"; per guardare fuori dal buco necessita conoscere il buco, quello che ci sta dietro e apprendere, con sofferenza, come guardare fuori dal buco; un saluto Mauro - passo al prossimo post
 
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