Veloce come una furiosa saetta che irrompe nel cielo, scaturisce un bagliore nel profondo blu di questa magica notte. Struggente, ma dolce è l'attesa del fulmine tuo sul mio corpo assopito. Risveglia i miei sensi, ridammi la vita, tu che sei acqua e fuoco, un Dio mascherato da demonio crudele.
Sibili di vento infinito giacciono senza fermata, viandanti assatli rincorrono il tuono. Ecco lo senti...piomba sovrana la luce nello scuoter di foglia, ombreggia la nuvola scuotendo la luna. Ecco la vedi...è apparsa all'imbrunire nel cielo si è distesa, un istante e l'ho persa ma lassù da sempre mi sorveglia
Ama ragazza, ama perdutamente e, se ti dicono l'amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente
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Post n°90 pubblicato il 20 Marzo 2014 da eheheh1234
Navigando a zonzo per il web, ieri mi sono imbattuto in un sito dove, udite udite, le cure parentali spettano al maschio. Non nego che mi sono emozionato di fronte a cotanta saggezza della natura. Il primo della lista è papà aotide. Parliamo di una scimmia sudamericana che forma coppie stabili per tutta la vita. Quando nascono i cuccioli è il padre che si occupa del loro allevamento; li trasporta e li pulisce mentre la madre si limita ad allattarli. Negli uistiti, altre scimmie sudamericane, invece, il papà non si limita a nutrire, spulciare e trasportare i piccoli ma collabora anche nel parto, spesso gemellare, della femmina. La ragione evolutiva di questo coinvolgimento sta forse nella difficoltà della gestazione. I cuccioli appena nati pesano un quarto della madre, come se una donna di 56 Kg partorisse un bambino di 15 Kg! L’ippocampo si occupa dei piccoli ancor prima della loro nascita! La femmina, dopo l’accoppiamento, deposita le uova in una sacca speciale del maschio nella quale 2000 uova vengono covate per circa venti giorni. Cosa abbia spinto i cavallucci marini a intraprendere questa stranissima strategia evolutiva è proprio la rarità. Il maschio ha scelto di prendersi cura, personalmente, di quelle uova che, sicuramente, hanno ereditato il suo stesso patrimonio genetico, garantendo così il proprio successo evolutivo. Anche se in quasi tutte le specie di uccelli è la femmina a occuparsi dei piccoli, è facile incontrare coppie che, una volta formate, rimangono fedeli per la vita. Tra i cigni collonero, ad esempio, il papà ha un ruolo fondamentale nella cura dei piccoli che rimangono con i genitori per circa un anno. Durante i primi giorni poi, mamma e papà, si dividono equamente il carico della cucciolata. A volte anche letteralmente perché i piccoli, ancora fragili, hanno bisogno di essere trasportati sul dorso dei genitori! In ambienti particolarmente ostili, però, può succedere che i maschi assumano dei comportamenti particolarmente attenti nei confronti dei propri pulcini. E’ questo il caso del maschio di grandule di Namaqua che nidifica nel deserto del Kalahari, in Sudafrica. Per poter dissetare i propri piccoli, il ventre del maschio ha la capacità di assorbire grosse quantità di acqua. Quando trova una pozzanghera vi si accovaccia e ne raccoglie con le sue piume anche 40 litri. Carico di liquido vola verso il nido e con un richiamo particolare attira i pulcini che accorrono a bere dal ventre del papà. Il nandù, grosso uccello simile a uno struzzo, ha un comportamento tutto particolare. Durante la stagione degli amori le femmine si accoppiano con molti maschi. I maschi quindi, costruiscono i nidi e diverse femmine vi depositano le loro uova. Il maschio cova fino a 50 uova alla volta per sei settimane e dopo la schiusa si occupa dei pulcini, difendendoli da qualsiasi animale vi si avvicini. Tra gli uccelli, il papà più eroico, è sicuramente il pinguino imperatore, Dopo che la femmina depone il suo unico uovo, il compagno lo nasconde sotto una piega della pelle dove proteggerà anche il pulcino dopo la schiusa. Da questo punto di vista somiglia molto al cavalluccio marino se non fosse che, per proteggere l’uovo, è obbligato a restare immobile e digiuno quattro mesi nell’attesa della compagna che, nel frattempo, è nell’oceano a rimpinzarsi di cibo da offrire al nuovo nato.
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Per noi uomini, in più, c'è anche la scelta...perchè, se diventare madre può capitare, diventare padre è una scelta...e come tale, degna di ogni rispetto possibile, specie quando viene portata avanti con dedizione e passione. Tu, ad esempio, per me saresti un padre stupendo :) Un abbraccio e ottima giornata (maccheè, ti hanno messo a riposo forzato??? non che mi lamenti, sia chiaro! :DD) bacetto.
Ah, ecco, quindi stai seminando per raccogliere...mi raccomando, che sia un ottimo raccolto, se hai bisogno qualche mondina te la mando...invece, per le famose demolizioni con fotografia sul muro, possiamo tranquillamente metterci su un business...sono subissata si richiesta, ultimamente :DDD Baciotto a te e buon lavoro allora :)
Braco, Cocò, vedi, vedi che tu sei un grande...proprio così bisogna fare...che di quelli buoni, santi e belli è pieno il mondo...la metà non illuminata però!! ahahah..baciotto...uhmmmm...sul pc?????? :DDDDD
Su Selen e il resto...mi sto sganasciando ancora dalle ristaeee...non si dice...non si faaa...zioCocò!! ahahahah