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DISCORSO TIPICO DELLO SCHIAVO

RIFLESSIONI

 

LA VITA AL CONTRARIO

 

 

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

 

 
Creato da: pattikiari il 22/04/2009
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SPAZZATURA MENTALE

Post n°150 pubblicato il 28 Giugno 2009 da pattikiari
 

1840, il filosofo Alexis De Tocqueville :
“Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri… Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo
”.

 

LA REPUBBLICA E' FONDATA SUL RINCOGLIONIMENTO 

Il regresso culturale degli italiani sarebbe iniziato diversi decenni fa, rafforzato dalle Tv commerciali, che proponevano di trascorrere ore a guardare giochi a quiz demenziali, donne seminude o persone che litigavano o parlavano un linguaggio non proprio erudito.

Alle nostre autorità interessa tutto ciò? C’è qualcuno che propone qualcosa per stimolare le capacità cognitive delle persone?
No, anzi, al disinteresse si aggiungono altri tentativi di rincoglionimento dei media, specie della Tv. L’ignoranza viene alimentata dal sistema, e non combattuta.
Perché è nell’ignoranza che si sviluppa l’accondiscendenza al padrone. E’ nell’ignoranza che si accetta il compromesso sui propri diritti. E’ nell’ignoranza che ci si rotola nel sollazzo per non pensare ai problemi.
E’ nell’ignoranza che si accetta che prevalga il più furbo. E’ nell’ignoranza che si accetta la prevaricazione del raccomandato. .

Quanta ignoranza ci vuole per credere che un personaggio arricchito grazie ad intrallazzi di vario genere possa avere a cuore lo sviluppo del paese?
Quanta ignoranza ci deve essere per credere che uno che per diversi anni ha prodotto programmi spazzatura per rimbecillire le persone poi rispetti l’opinione pubblica?
Quanta ignoranza ci deve essere per credere che autorità che stanno dalla parte di chi uccide persone inermi siano capaci di agire per il bene collettivo?
Quanta ignoranza serve per credere che personaggi come Facci, Bondi o Belpietro non siano a servizio della menzogna e della corruzione?

Ignoranza significa assenza di libero pensiero, significa diventare fantocci di chi è in grado di pensare e agire. Significa accettare che dall’esterno, facendo leva sulle emozioni, qualcuno crei la nostra opinione sulle cose, sulle persone e sugli eventi.
L’ignorante accetta l’arroganza del potente, convinto che il mondo debba essere suddiviso in inferiori e superiori. Un delinquente gli potrà sembrare un Re.
Chi è ignorante non può essere cittadino, ma soltanto suddito. E questo suddito troverà il proprio sovrano anche senza vivere in una monarchia. Il suo Re è chi si erge a potente, chi proprio dalla sua ignoranza trae potere. E di questo Re, l’ignorante vorrà diventare cortigiano, accettando ogni infamia che egli possa commettere. Convinto di non valere nulla, troverà nell’accondiscendenza al potere il suo valore.
Gli si dia moneta, e l’ignorante si rotolerà beato a corte, fra valletti, giullari, buffoni e concubine.

Gli ignoranti  votano personaggi che avallano guerre sanguinose, che rimandano nei lager libici persone innocenti, e che fanno morire annegati centinaia di immigrati.

Il problema è che la testa ignorante di solito non rimane vuota, come si potrebbe pensare. No. Sarà riempita di “spazzatura mentale”, ovvero di contenuti che renderanno la persona soggetta alla manipolazione emotiva e al far proprie idee notevolmente involute, che fomenteranno razzismo, sessismo, sottomissione acritica all’autorità e inclinazione a sprecare la propria esistenza praticando attività di scarsa qualità, come guardare programmi spazzatura..

Uscire dalla spazzatura/prigione mentale non è facile. “Alcuni di noi riescono a uscire dalla prigione di menzogne costruita dalla nostra mente. La maggior parte di noi, in quella prigione, ci muore. Tutti abbiamo la magnifica possibilità di andare al di là delle sbarre della nostra mente, e di farlo ancora e ancora. Il primo passo in questo processo consiste nel mettere in dubbio la nostra mente… Sfortunatamente la nostra mente non è attrezzata per l’evacuazione periodica degli escrementi come il corpo. A questo dobbiamo provvedere noi, con uno sforzo volontario”.
La pubblicità rappresenta una fonte di notevole produzione di spazzatura mentale, essa ha lo scopo di appiattire l’esistenza, attraverso “forme di inquinamento mentale che degradano le nostre menti. Il messaggio pubblicitario ha anche lo scopo di indurre ad agire nel modo favorevole al consumo e al sistema economico attuale. La pubblicità mostra una falsa realtà e induce a crederla vera, crea falsi significati e falsi bisogni.
La mente assorbe la menzogna come parte della realtà, e nel tempo può mettere a tacere ogni autonoma capacità critica e riflessiva.
. Più si è inclini ad usare la propria testa e più si è capaci di smascherare la disinformazione e di capire quali potrebbero essere i contenuti che si cerca di occultare.

Un altro modo per introdurre spazzatura nella nostra mente è attraverso la creazione di paura e insicurezza. Questi stati emotivi producono stress, e dunque risucchiano energie che gli individui potrebbero utilizzare per creare realtà più costruttive.
Il sistema attuale offre anche forti aspetti di ambiguità, che possono produrre ansia inducendo ad essere più rigidi nei ruoli esistenziali che assumiamo. Si può giungere a ritenere alcuni aspetti della realtà come se fossero immodificabili, mentre invece occorrerebbe utilizzare la propria esperienza per scartare, sottoporre a revisione oppure analizzare senza dare per scontato nulla. Ovviamente, è più facile accettare ciò che il sistema propina come vero che revisionarlo e valutarlo personalmente. Chi oggi domina sa che sottrarre responsabilità agli individui dà loro l’illusione di libertà. Ma senza l’assunzione personale della responsabilità non potrà esistere alcuna libertà.

Per pulire la mente dalla spazzatura occorre smantellare le false realtà che provengono dalla cultura comune creata dal sistema. Le illusioni conferite da queste pseudo-realtà possono essere diventate come una droga, donando un falso senso di sicurezza e di protezione, e permettendoci di sviare le responsabilità. “L’alternativa, la libertà, è spesso troppo terribile perché la mente poi la possa tollerare. Per questo ci si nasconde dalla libertà sotto un cumulo di balle”
Chi non coltiva la propria mente può non avere nemmeno l’idea di dover “smantellare le false realtà” e troverà più semplice accettare il “cumulo di balle”.
è possibile creare una vera democrazia senza capacità di pensare con la propria testa e di capire cosa davvero succede attorno a noi? l’ignoranza è la condizione ottimale per far prosperare i sistemi falsamente democratici. Per tenere un popolo sottomesso basta tenerlo nell’ignoranza, perché non c’è libertà senza conoscenza e consapevolezza della realtà. Chi ignora quello che succede nei settori più importanti della realtà fa parte della “massa” a cui i demagoghi si rivolgono per essere acclamati, ammirati e votati. Quando l’ignoranza è estrema subentra persino un certo livello di passività, che farà ingoiare tutte le boiate delle autorità, magari ragionando su particolari insignificanti, messi in risalto, non a caso, dai mass media.

(da un articolo di Nuova Energia)

 
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