E se...

Quando una giornata inzia bene...

Per una volta non parlo di lettere - condivido solo questo meraviglioso inizio di giornata.

Nevica. Quindi caos totale.
Treno in ritardo di 55 minuti.

Quando finalemnte salgo sul treno - con un principio di assideramento - vorrei solo chiudere gli occhi e far finta di essere altrove.

Invece accanto a me è seduto un ragazzo che inizia a palrarmi di calcio (!!).
Gli dico "guarda che non ne capisco nulla di calcio".
E lui che fa? Inzia a spiegarmi come funziona il gioco in sé. "Ci sono i giocatori, c'è una palla, le porte...".
Devo aver scritto "grulla" in fronte.
Siccome continuo a fissare nel vuoto - cambia argomento (lui sì che è sveglio invece).
Inzia a parlare di Platone.
E di come abbia dato un contributo fondamentale alla felicità umana.
Preferivo la storia del fuorigioco a dire il vero.

Finalmente arrivo. Saluto Platone-Gattuso e mi preparo per un momento che aspetto con ansia.
La briosche del mercoledì mattina. Ormai è una tradizione.
Ma naturalmente il bar in cui si consuma questo rito è chiuso.
E ti pareva?
Cambio bar.
Non hanno più nulla di commestibile tranne dei bomboloni che paiono parecchio tossici.
Prendo un caffé e un bacetto perugina (si fa quel che si può).
Il barista mi osserva e commenta: "OH! Ma non esageri a coccolarti così con il bacio perugina?".
So che gli sguardi non possono uccidere, ma confido che il mio gli abbia almeno causato qualche lesione interna.

E per concludere in bellezza, mentre mi arrampicavo per le tre rampe di scale (anche queste tipiche del mercoledì mattina) ho mancato una curva - mezzo centrimeto e mi spiaccicavo contro il muro.

Se continua così non arrivo a sera...

...

Dicono che io non sia una persona particolarmente romantica.
Credo sia vero.
Mi devo essere persa il romanticismo (insieme a molte illusioni) per strada quando ero ancora una bambina.
Però ogni tanto ci casco anche io (salvo poi rinsavire abbastanza in fretta).

Questo l'ho fatto (ovviamente - anche se un po' mi secca ammetterlo - per A) in un momento in cui evidentemente non ero molto in me (vedi post precedente).
Non ricapiterà più che io faccia qualcosa del genere - quindi godiamoci la mia provvisoria (e artistica?!) grullaggine.

Post cena

La cena con B di ieri è andata bene e male allo stesso tempo.
(Io senza contraddizioni non so vivere, a quanto pare).

Bene perché è stata una serata luminosa.
Piena di risate (e di vino, ma questo è un dettaglio).

Probabilmente per dimostrarmi che nonostante l'età la memoria regge, aveva deciso di portarmi a cena nel ristorante dove eravamo andati la prima volta che eravamo usciti a cena insieme.
Solo che è passato parecchio tempo, così arrivati lì abbiamo scoperto che non c'era più il ristorante (dettaglio insignificante).
Abbiamo ripiegato su altro ristorante storico - che aveva solo cambiato gestione ma almeno esisteva ancora.

Abbiamo riso molto.
Sconvolto i vicini di tavolo che rompevano le scatole (io sono tendenzialmente pungente, ma quando ci si mette B lo è più di me).
Parlato per ore.

Io che cerco sempre di farmi notare il meno possibile ho scoperto che se si va in giro a mezzanotte per una città abbastanza popolosa cantando a squarciagola la gente ti nota. Decisamente.
Però ci si diverte molto (basta che non ti arrestino, e a noi non è successo).

Ma la serata è anche andata male perché parlando parlando B mi ha più o meno distrutto il progetto lavorativo a cui lavoravo da un bel po', ed era la mia ancora di salvezza da una serie di casini lavorativi.
Lui ha altre idee. Senz'altro creative e bellissime, ma credo più inattuabili della mia.
Quindi nulla.
Tagliate le vie di fuga.

Però niente incubi stanotte.
Non ho proprio dormito.
Prima A (no A no more).
Poi il sogno infranto.
E' stato un po' troppo.

Sono stata in piedi a fare un video riassuntivo (parecchio adolescenziale ma quando ci vuole ci vuole) dell'epopea con A.

Appena scopro come si caricano i video le metto on line.Tanto lui non lo vedrà mai, e io almeno non sono stata su per nulla.

Incubi, telefonata e cena

Forse ho un po' esagerato con il cercare di trovare tutti i difetti possibili ed immaginabili ad A.
Il mio solito inconscio dispettoso si è vendicato.
Stanotte mi sono travata in un incubo che era un incrocio tra giallo, spy story e non so che altro. Gangster forse.

Comunque c'erano molti spari. Inseguimenti. Tradimenti. Arresti. Agguati della polizia.
E io ero in mezzo senza capire bene come ci fossi finita.
Il "cattivone" - quello super ricercato dalla polizia credo fosse l'alter ego di A (però non ci assomigliava molto fisicamente, aveva i capelli diversi).
Avevo un fifa blu.
La polizia si infiltrava ovunque. Anche gli amici più intimi ci tradivano per interesse.
Non so bene cosa avesse fatto l'A con i capelli diversi, ma certo era qualcosa di grave, visto il gran macello che facevano tutti per arrestarlo...
Alla fine io ero in macchina con lui - e cercavamo di fuggire alla polizia. Che però ormai aveva messo posti di blocco da tutte le parti.
E lui che da dietro la macchina, in mezzo alla polvere (sembrava quasi un western a questo punto) sparava a destra e a sinistra. Ma era solo contro, non so, 100000 poliziotti.
E io che mi chiedevo: "Ma come ci sono finita in sto casino?".

E poi, proprio sul più bello (si fa per dire) della sparatoria - ha inizato a suonare il telefono.

Ora, quando io dormo, dormo sul serio. E sentir suonare improvvisamente il telefono, pure con decisione, mi ha spaventata... quando mi sono fumosamente resa conto che non era parte del sogno.
Ho risposto a tentoni chiedendomi chi fosse morto.
La sveglia infatti segnava un'ora indicibile. Alba.

Era A.
Vedete? Lui è strategico. Io no.
Siccome non gli rispondevo più al telefono cos'ha pensato? Che se mi chiamava all'alba avrei avuto il cervello troppo impastato per controllare chi chiamava e decidere di non rispondere.
E infatti...

Comunque, anche con i neuroni che sbadigliavano vestiti con il pigiamino felposo a orsacchiotti sono riuscita a mantenermi salda sulle mie posizioni.
(Sempre più incredibile).

E stasera esco a cena con B.
(Per lavoro naturalmente).
Però qualcosa mi dice che non è il caso che io mantenga il mio abbigliamento tipico di questi giorni (stile "esploratore antartico").
Quindi non so cosa mettere.
Ed è una frase che credo di non aver mai pronunciato in tutti questi anni di vita.
Oddio.
Invecchio.

Non ci credo...

Non credo neanche io.
Ma l'ho fatto.

A seguito (suppongo) del mio mutato atteggiamento nei suoi confronti stamani A mi ha annunciato che aveva intenzione di venire qui.

Gli ho detto: "No, non mi va di vederti".

L'ho fatto davvero.

E chi era Mary Poppins?!

Pausa divertente tra le mie elucubrazioni per cancellare A.

Oggi E (che non è scomparso ma ogni tanto si fa vivo proponendo di vederci - in genere sempre con minimo preavviso e a centinaia di chimometri di distanza, rigorosamente in giornate lavorative... ma così è...) mi ha comunicato con la dovuta enfasi che pensa che io sia

"assolutamente perfetta".

Ero in treno quando mi è arrivata la comunicazione ufficiale via sms.
E credo di aver dato da pensare agli altri viaggiatori dello scompartimento perché mi sono messa a ridere di gusto.

Poi ho riflettuto sui seguenti aspetti:

- Ho provato a pensare in che senso lui poteva intendere questa perfezione (assoluta- quindi perfetta sotto ogni aspetto-  fisica, morale, cognitiva, ...) e sempre sono arrivata alla conclusione che o io soffro di un forte disturbo che comporta bassa autostima (e non credo, non così tanto comunque), oppure lui ha qualche problema con l'analisi obiettiva della realtà. E ho anche concluso che è comunque un problema suo e stop.

- Che gli sms sono comodi ma un po' ci hanno rovinati. Quante possibilità ci sarebbero state che lui dovendomelo dire a voce - e non affidandosi a un sms - mi avrebbe chiamta alle 8.45 di matitna per dirmi. "Ciao! Volevo dirti che sei assolutamente perfetta. Vado. Buona giornata"?!
[però sarebbe stata ganzissima una cosa così.... diciamocelo!]

- Che (e questo mi ha riempita di gioia) se lo prendo alla lettera allora io sono meglio di Mary Poppins. Lei era "praticamente" perfetta. Io "assolutamente perfetta".
E scusate se è poco.
Per me dipende da come mi vesto (ho più buon gusto di Mary).

E' tutta questione di prospettiva...

Sto meglio.
No, davvero.
Davvero.

Be', ci provo.

Alla fine ho pensato che è meglio (provare a) riderci un po' sopra.
Altrimenti non se ne esce più.

Meredith (quella vera) probabilmente direbbe che passiamo il tempo a costruire barriere per difenderci da chi potrebbe ferirci.
Poi arriva il momento in cui proviamo ad abbassare un filino la barriera... Ed è il momento in cui arriva il colpo.
E poi non puoi neanche dire che non te lo aspettavi.
Perché se non non avresti costruito la barriera.
Se no non avresti cercato di mantenere le distanze.

Ora A continua a mandare sms - e io a non rispondere.
Ho provato a parlare con lui.
Fintanto che il livello della conversazione resta fermo a: "Bacino?" dubito che si possa chiarire qualcosa che vada oltre la psicofisica applicata dei baci (esiste?).

Allora ho pensato che, forse, sdrammatizzare un po' poteva essere utile.
Scema come sono mi viene anche facile.
Ho pensato, quindi, che se mai le cose fossero andate diversamente, e avessimo inziato una lunghissima storia d'amore - prima o poi avrei scoperto cose terribili su di lui, e ci saremmo lasciati.
(Capita no?).
Quindi sono passata ad elencare tutto ciò che avrei potuto scoprire nel tempo:

1. mette la salsa di soia su ogni piatto (sono allergica alla soia)
2. probabilmente ha i calzini bucati
3. ama guardare ripetutamente "caccia a ottobre rosso" commentando ogni scena a voce alta
4. strappa le foglie dagli alberi quando cammina nei giardinetti
5. avrei scoperto che i riccioli non sono suoi ma porta un toupet
6. e quei pochi capelli suoi rimasti in realtà li tinge
7. è perfino probabile che come secondo lavoro gestisca un traffico clandestino di schiavi (questa forse è esagerata ma sarebbe proprio un buon motivo per rallegrarsi che el cose non siano andate avanti)
8. ...

Se avete suggerimenti per aumentare l'elenco sono i benvenuti... Nel frattempo ci penso e mi verrà in mente qualcos'altro... ;-)

PS

Comunque non sto granché bene... anzi... proprio da schifo...

(passerà...)

[spero]

No A no more

Sono stata un po' assente.
Ho anche un po' di aggiornamenti divertenti dal serraglio alfabetico che poco per volta ripoterò...

Ma nel frattempo sono arrivata a una (sofferta) decisione.
Devo cancellare la lettera A dal mio alfabeto.

VA bene investire su una persona che potenzialmente potrebbe essere... tanto.
Però se alla fne non è nulla, se non qualcuno che ti amnda tanti messaggini dolci, ma nanche si disturba a chiamarti al telefono una volta ogni tanto...

Be'... credo che ci siano servizi di qualche gestore telefonico per ricevere messaggini idioti a iosa.
E i questi giorni tendo a ritenere più affidabili i gestori telefonici di A.

Il che è tutto dire.

Ora devo trovare il coraggio di essere coerente al 100%.

Lo scriverò qualche migliaia di volte dove mi capita.

No A no more.

E questo è quanto.

Confini

Continuano le riflessioni.... [con la voce della vera Meredith]

"At some point, you have to make a decision. Boundaries don't keep other people out, they fence you in. Life is messy, that's how we're made. So you can waste your life drawing lines or you can live your life crossing them. But there are some lines that are way too dangerous to cross. Here's what I know. If you're willing to throw caution to the wind and take a chance, the view from the other side... is spectacular"

"A un certo punto devi prendere una decisione. I confini non tengono fuori gli altri - imprigionano te al loro interno. La vita è un casino, ma è così che siamo fatti. Così puoi sprecare la tua vita tracciando linee di confine - o puoi vivere la tua vita attraversandole.  Ma ci sono delle linee che sono davvero troppo pericolose da attraversare. Questo è quello che so. Se vuoi buttare la prudenza al vento e rischiare... poi la vista dall'altro lato è spettacolare"