NO ALLA DROGA!
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ALCOOL
E’ la sostanza più frequentemente associata a incidenti stradali o comportamenti a rischio, anche nella sfera sessuale. Se piccole quantità di alcool hanno un’azione rilassante e rimuovono le inibizioni, quantità maggiori determinano difficoltà nel coordinare i movimenti, disturbi visivi, linguaggio biascicato, nausea e vomito.
Come per ogni sostanza l’effetto è determinato dalla quantità ma anche dal peso della persona, dall’età, dal sesso. La sua assunzione può determinare dipendenza, e la crisi di astinenza è tra le più gravi.
Il consumo di alcool è legale ma una recente legge ha portato il limite compatibile con la guida a 0,5 grammi per litro di sangue (il precedente era 0,8). Conoscere se stessi e le proprie reazioni all’alcool è importante, ed è fondamentale che, specie quando si esce in compagnia, almeno chi guida non beva.
Si stima che, sommando gli effetti delle malattie e degli incidenti stradali, ogni anno muoia circa mezzo milione di persone a causa dell’alcool.
ANFETAMINE
Sono potenti stimolanti che danno una forte sensazione di energia. Agiscono come l’adrenalina: aumentano la pressione sanguigna, il ritmo cardiaco e la temperatura corporea. Tutto diviene veloce, la persona è loquace e si sente protagonista. Nelle assunzioni ripetute e protratte, il quadro dominante diventa quello di una grande irritabilità, complicata spesso da vissuti persecutori.
L’intensità degli effetti può indurre a ripetere più volte l’assunzione che causa una crisi d’ansia, tremori, paranoia disturbi del sonno e alimentari.
Le anfetamine agiscono disattivando le spie di allarme del nostro organismo (fame, stanchezza) con tutti i pericoli che ne derivano.
Come per altre sostanze, l’assunzione per via iniettiva aumenta molto i pericoli rispetto a quella per via orale. Il colpo di calore, come per l’ecstasy, resta il pericolo più grosso.
CANNABIS
E’ sicuramente la droga illegale più diffusa. Determina una sensazione di rilassamento con facilità al riso e senso di fame e sete. La sonnolenza è frequente, più rari sono i disturbi della memoria e dell’attenzione. In alcuni casi, i soggetti predisposti o che ne hanno assunto forti quantità, la cannabis può determinare ansia ed attacchi di panico.
Il suo uso può portare a una diminuzione della concentrazione e della capacità di guidare; il consumo protratto ed eccessivo determina spesso stati di apatia e assenza di partecipazione.
Essendo molto diffusa vi è una generica tendenza a considerarla una “non droga” ma è bene ricordare che il suo uso è illegale e che, per il suo particolare metabolismo, è tra le sostanze che si rintracciano nell’organismo anche a distanza di tempo (circa un mese).
COCAINA – CRACK
La cocaina è una sostanza potente e pericolosa. Viene inalata (“sniffata”), e fa sentire forti, determinando una sensazione che compare rapidamente ma dura al massimo 30-60 minuti.
Chi la consuma tende a ripetere l’assunzione, poiché ritiene che solo una nuova dose potrà alleviare la depressione (successiva a una così forte stimolazione psicofisica).
Nel tempo si può determinare un crescendo di ansietà, con tremori, irritabilità, disturbi del sonno, attacchi di panico, episodi deliranti a sfondo persecutorio. La dipendenza fisica e psichica dalla cocaina è molto difficile da curare. La pericolosità sia della cocaina in sé, sia della sua associazione con altre sostanze (per es. eroina) aumenta notevolmente in caso di assunzione per via iniettiva.
Il crack è una cocaina non raffinata: si fuma e può avere effetti devastanti sull’organismo.
ECSTASY
E’ ormai un’etichetta dietro cui si nascondono sostanze diverse, a volte poco conosciute. La sostanza originale (MDMA) ha effetti in parte stimolanti e in parte allucinogeni, dà una sensazione di sicurezza e di forza del tutto illusorie, aumenta la resistenza alla fame, alla fatica e al sonno, ma il prezzo che si paga per questi effetti desiderati è un eccitamento innaturale e una perdita di consapevolezza delle reazioni del proprio corpo.
Il rischio più serio è legato al possibile colpo di calore dovuto all’aumento eccessivo dell’attività fisica, in quanto non si avverte la stanchezza, all’aumento critico della temperatura corporea. Tutto ciò risulta dal fatto di trovarsi in locali affollati o poco aerati, dall’uso di vestiti che non consentono una buona traspirazione, ed è un rischio mortale.
I danni a lungo termine riguardano essenzialmente il sistema nervoso centrale e sono ancora oggetti di studio. Ansia, irritabilità, episodi deliranti, quadri paranoidei e disturbi del sonno sono comunque frequenti e possono persistere a lungo.
EROINA
E’ una sostanza dotata di potente azione sedativa sul dolore fisico e mentale. Una volta sperimentata, alcune persone fanno molta fatica a concepire la vita quotidiana senza sentirsi “protetti” dalla sua azione.
Dopo un breve tempo, smettere diventa difficile perché l’organismo, ormai dipendente, sviluppa una sindrome di astinenza quasi impossibile da tollerare. L’assunzione di eroina per via iniettiva aumenta molto il rischio di contrarre malattie infettive, per esempio AIDS ed epatiti.
Il rischio di “overdose” è legato al bisogno di assumere dosi crescenti per ottenere l’effetto ricercato, alla possibilità che la sostanza sia “tagliata”, all’associazione con altri farmaci sedativi, in particolare l’alcool.
Da sola o in associazione, l’eroina è responsabile della maggior parte delle morti ufficialmente attribuite alla droga.
LSD
E’ un potente allucinogeno. Causa un “viaggio” che dura abitualmente 8-10 ore, ma tale esperienza è influenzata fortemente dalla personalità e dalle sensazioni individuali.
Si verifica un cambiamento nelle percezioni di suoni, luci, colori e, contemporaneamente, un’esperienza di profonda introspezione (non a caso, in molte culture, l’uso di acidi ha una forte connotazione “spirituale”).
Il “viaggio” può diventare drammatico per effetto di mille variabili personali e psichiche. Le esperienze con gli acidi sono tra le più imprevedibili in quanto agiscono in maniera potente sulla percezione del mondo esterno e del mondo interno.
In ogni caso le esperienze psichiche, positive o negative, sono molto intense e possono comparire di nuovo a distanza di tempo, flashback, anche senza ulteriori assunzioni di acidi.
Le stesse considerazioni possono valere per i cosiddetti “funghetti” contenenti psylocibina.
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