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NON BADATE TROPPO ALLE PAROLE..
che siamo : le nostre personalita'
hanno in se mille sfumature e
ll blog ne fa emergere solo una.
Siamo tanto: dentro ognuno di noi
si racchiude una varieta' di colori
Le parole sono importanti: scripta manent,
ma le parole rimangono
parole e anche se sono sincere ,
riflettono sempre una parte di noi,
quella che vogliamo arrivi agli altri in quel momento
oppure semplicemente
quella che sentiamo piu' nostra in quel momento.
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« Il trrrrrraffico di Natale | Un riflesso arcobaleno » |
Chi di voi non hai mai avuto
la mitica vespa o uno scooter, o un motorino,
un si o un ciao o un grillo
o qualcosa a due ruote che avesse
come anima un motore meccanico
sotto il sedere?
Beh quando ancora non mi cresceva la barba
e avevo il volto tapezzato dai brufoli
ricordo che contavo i minuti, le ore, i giorni
che mancavano al raggiungimento dei 14 anni:
la fatidica soglia che permetteva a norma di legge
(anche se tutti di nascosto lo avevamo gia fatto prima)
la guida di un cinquantino. Si perche' ai miei tempi
dai 14 ai 18 era un must essere motorizzati:
nell' attesa di compiere il passo successivo verso
la definitiva consacrazione motoristica, ovvero la guida dell' automobile,
nel frattempo non si poteva rimanere fermi alle bici
ma si riteneva quasi necessario aver quel qualcosa
che sgassase quando col polso si stringeva la manapola del manubrio.
Potrei raccontare un libro sulle disavventure con i miei amici
con i quali scorrazzavo per le stradine del mio paese
e mi ci sentivamo un po' selvaggi un po' liberi alla ricerca dell' avventura
quasi come se Easy Rider fosse stato scritto per noi. Non posso dimenticare
di quando un mio amico sbaglio' la frenata e fini' con tutta la moto dentro
un cassonnetto dell' immondizia oppure di quando per fare i fighi
passeggiavammo sul bagnoasciuga e arrivo' all' improvviso un' onda
gigantesca che ci travolse tutti. Quello che pero' piu' di tutto ricordo ancora
e' il freddo che si avvertiva nel periodo invernale: nonostante ci si vestisse
come l' uomo michelin entravano dappertutto degli spifferi di aria gelida, sul petto, sulle braccia,
sulle mani e andavano invano i tentativi di proteggersi rannocchiandosi come delle uova
sulla sella. Si sentiva sempre un cazzo di freddo boia anche se l'inverno siciliano
non e' mai stato particolarmente rigido. Beh non oso nemmeno immaginare
cosa si possa provare a cimentarsi alla guida di uno scooter, moto o quanto altro
durante il periodo invernale qui nella freddissima pianura piadana . nessuno mi toglie
dalla testa che andrei in assideramento dopo cinque nanosecondi. Forse la verita'
e' che quando si e' ragazzi si' e un po' stupidi, un po' incoscienti, e anche il freddo
non sembra essere poi disturbarti poi cosi tanto.
Fabri
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