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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Febbraio 2023

Festeggiato il 35° anniversario della sezione comunale Pubblicato il 15 Febbraio 2023

Post n°30425 pubblicato il 15 Febbraio 2023 da forddisseche

Festeggiato il 35° anniversario della sezione comunale

Dal 10 al 12 febbraio la città federiciana ha ospitato eventi, incontri e festeggiamenti che hanno registrato la partecipazione della comunità cittadina, oltre che degli oltre 550 soci, dei 50 giovani avisini provenienti da tutta la Puglia, dei vertici nazionali e regionali dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue e dell’assessore regionale al Welfare Rosa Barone.

«Siamo felici dei risultati raccolti in questi giorni e siamo grati ai donatori, ai volontari e alla città di Lucera per aver preso parte agli eventi organizzati per celebrare il passaggio all’età adulta della nostra sezione», ha affermato Antonio Colatruglio, presidente dell’AVIS comunale di Lucera.

Il 10 e l’11 febbraio nei locali del Circolo Unione di Lucera si è svolto il meeting dei giovani avisini che ha visto la presenza di oltre cinquanta under 35 provenienti dalle sezioni AVIS della Puglia.

I partecipanti suddivisi in tre gruppi di lavoro e coordinati dai facilitator di Moby Dick ETS – che hanno utilizzato tecniche di educazione non formale, in particolare il dialogo strutturato – si sono messi in gioco ponendosi domande e provando a proporre soluzioni per guardare al futuro dell’AVIS, partendo da un’analisi dei bisogni del territorio. Il ruolo delle donne nell’AVIS, la partecipazione dei giovani e la vita associativa sul territorio sono stati i tre ambiti esplorati dai gruppi di lavoro che hanno sottoposto domande e suggerito proposte al Presidente dell’AVIS Nazionale Gianpietro Briola.

«I temi evidenziati dai giovani sono quelli che agitano anche me e riguardano tutte le realtà sociali. Un’associazione che guarda al futuro deve essere in grado di evolversi», ha sostenuto il presidente Briola, che ha aggiunto: «Dobbiamo avere il coraggio di parlare con i giovani, spiegando loro come funziona la vita associativa, trasmettendogli i valori di solidarietà e condivisione che devono essere alla base del buon vivere civile e del rispetto reciproco. Senza mai tralasciare la formazione e le competenze, senza le quali rischiamo solo di fare dei danni». Le celebrazioni per il 35° anniversario della sezione AVIS di Lucera hanno visto la consegna di 50 benemerenze suddivise tra donatori che hanno superato 100, 70, 50 e 25 donazioni di sangue.

Ad arricchire i festeggiamenti è stato il gemellaggio tra l’AVIS di Lucera e l’AVIS di Ceccano, comune in provincia di Frosinone. A raccontare il legame tra i due comuni, che ruota intorno alle figure della contessa Margherita di Ceccano e di Giovanni Pipino di Barletta, è stato il dott. Alessandro De Troia.

La celebrazione dell’anniversario si è conclusa con la Santa Messa nella Cattedrale di Lucera in presenza di tutte le delegazioni e con la messa in posa della prima pietra del “monumento” che l’AVIS ha deciso donare alla città: una panchina gigante posizionata nella Villa comunale, di fronte alla Fortezza Svevo-Angioina e sul Tavoliere di Puglia. Una panchina da cui guardare il panorama, l’orizzonte e il futuro.

Il monumento progettato dall’architetto Federica De Luca e dal geometra Giacomo Del Grosso, avrà le dimensioni di 4,45 metri x 2,53 x 3,14 e una struttura in pietra di Apricena, listelli e scala in gres porcellanato, e sarà interamente realizzato da maestranze locali che si sono messe a disposizione dell’associazione.

 
 
 

Dalla Regione 800mila euro ai Comuni per le barriere architettoniche Pubblicato il 15 Febbraio 2023

Post n°30424 pubblicato il 15 Febbraio 2023 da forddisseche

Dalla Regione 800mila euro ai Comuni per le barriere architettoniche

Per eliminare le barriere architettoniche la Regione Puglia ha stanziato quasi 800mila euro destinati ai Comuni per la redazione dei Piani di intervento. La giunta regionale, su proposta dell’assessora all’ambiente e alle politiche abitative, Anna Grazia Maraschio, ha infatti approvato le modalità di erogazione dell’incentivo ministeriale assegnato alla Regione Puglia tramite il “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”. Il fondo sarà così ripartito: sino a 3mila euro per i Comuni fino a 5mila abitanti;
6mila per quelli fino a 20mila residenti; 15mila per quelli oltre i 20mila abitanti. “Un segnale di continuità da parte del mio assessorato e della Regione Puglia – commenta Maraschio – che aveva già dato avvio a procedure di sostegno in favore dei Comuni pugliesi per la redazione del Peba, in continuità con quanto già deliberato a valere sulle risorse regionali, consentendo a circa 50 Comuni pugliesi l’adozione di questi fondamentali strumenti di programmazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

 
 
 

Turismo: la Puglia è pronta per un 2023 da record Giornale di Puglia 2/15/2023

Post n°30423 pubblicato il 15 Febbraio 2023 da forddisseche

Turismo: la Puglia è pronta per un 2023 da record

MILANO - Una Puglia al centro dell’attenzione per tre giorni, con uno stand che si è distinto fra i più visitati e affollati da operatori, visitatori, enti, istituzioni. L’edizione 2023 della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, che si è conclusa ieri, è stata senz’altro un successo che proviamo a racchiudere in numeri: viaggio in virtual reality sperimentato da circa 1000 persone, un migliaio di mini porzioni di tipicità pugliesi degustate e centinaia di partecipanti alla Scuola di Cucina e a Mani in pasta, centinaia di incontri business fra operatori pugliesi e internazionali, tutto esaurito per la conferenza di presentazione della comunicazione della Puglia nel 2023 con spot e web series, circa 40 conferenze stampa in tre giorni, oltre 50 fra sindaci e assessori comunali.

“Si chiude la Borsa Internazionale del turismo dove la Puglia ha avuto la possibilità di raccontare al meglio sia le sue destinazioni note che quelle ancora tutte da scoprire legate alle aree interne – ha detto Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia - . Abbiamo presentato non solo le performance dello scorso anno, che migliorano già le prestazioni del 2019, incrementandole significativamente, ma anche una campagna di comunicazione che cambia radicalmente la sua strategia, puntando a prodotti sempre più verticali con gli spot che verranno lanciati nei prossimi giorni. La programmazione andrà dal wedding al bike, dall’arte alla tradizione, alla cultura, all’enograstronomia con una Puglia sempre più attrattiva e che può far scoprire anche destinazioni interne su cui si concentra la strategia pugliese del prossimo futuro”.

“La BIT è la piattaforma più importante attraverso cui posizioniamo i diversi ‘prodotti’ turistici nel mondo, nel momento dell’anno in cui le persone cominciano a pianificare i loro viaggi – ha dichiarato Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, assessore al Bilancio e allo Sport per Tutti - . E, siccome il turismo è un pezzo rilevante dell’economia e del prodotto interno lordo pugliese, la Regione mette in campo la sua strategia generale e tutti i suoi servizi per accompagnare la creatività e gli sforzi che i diversi territori stanno facendo per rendere sempre più dinamiche e accattivante l’offerta. Un lavoro corale che stiamo concentrando sulla diversificazione e la destagionalizzazione, in modo da estendere l’ormai consolidato valore del brand ‘Puglia’ nei 12 mesi dell’anno e nei territori pugliesi meno conosciuti”.

“La Puglia - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci - si conferma con la Bit di Milano meta amata a livello nazionale e internazionale. Siamo contenti di aver raccontato quest’anno, in questa straordinaria vetrina, anche una Puglia che attrae investimenti attraverso strumenti finanziari pensati per favorire lo sviluppo di un turismo di qualità, puntando sulla rigenerazione urbana”.

“Lo slancio al turismo e al territorio è possibile attraverso una diversificazione basata sulla qualità e non solo sulla quantità – ha detto Sebastiano Leo, assessore alla Formazione della Regione Puglia Sebastiano Leo - . La formazione specializzata dei nostri giovani è dunque fondamentale per un innalzamento delle competenze finalizzato a un turismo sempre più internazionale, sostenibile, che fornisca servizi attrattivi e che rispetti le vocazioni dei territori. Soprattutto in una regione come la nostra che offre un ampio ventaglio di opportunità”. “Siamo estremamente soddisfatti della BIT 2023 perché abbiamo potuto raccontare cosa si è fatto in Puglia e cosa si farà in Puglia – ha affermato Grazia Di Bari, consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia - . Abbiamo lanciato, per la cultura, una piattaforma che racconterà tutti i giorni gli eventi culturali che avvengono perché quotidianamente, in Puglia, c’è uno spettacolo dal vivo, un premio letterario e molto altro di cui magari non si sapeva prima di questo palinsesto”.

“Lo stand della Puglia - ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone - non è solo bello e accogliente ma soprattutto pieno di visitatori interessati alla nostra regione a 360 gradi, per le vacanze, e per investirci. È straordinario come tutto ciò che abbiamo immaginato nel corso degli anni, lavorando con gli imprenditori turistici e culturali, con i sindaci, con gli amministratori, stia diventando sempre più realtà. La stagione si sta allungando, questo è stato uno dei primi obiettivi che ci siamo dati, significa economia, lavoro, lavoro di qualità è più stabile. Valore che aggiunge per la nostra Puglia e, al contempo, la arricchisce della possibilità di avere sempre più turisti stranieri, proprio perché destagionalizzazione e internazionalizzazione sono sempre più collegate. D’altra parte, i numeri lo testimoniano: siamo passati da un’incidenza del turismo sul PIL molto bassa, sotto il 9%, al 13-14%. Ora siamo in piena linea con l’Unione Europea e con i Paesi che hanno una tradizione turistica decisamente più di lunga durata. Tutta ricchezza per la Puglia possibilità per i nostri giovani”.

“Uno stand sfolgorante, preso dall’assalto dai visitatori, operatori, istituzioni, da enti locali – ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo Cultura della Regione Puglia - .. Insomma, per l’edizione 2023, una Puglia regina della BIT e al centro dell’attenzione. Siamo ufficialmente fuori dalla pandemia e, la Puglia, ha preservato il suo sistema delle imprese. L’obiettivo adesso è non concentrarsi soltanto sul prodotto balneare, che resta il prodotto principe, ma lavorare nella logica della diversificazione del prodotto. Abbiamo presentato linee di prodotto che sono già in campo: quello enogastronomico, del paesaggio, della natura e dello sport, del bike, del cicloturismo, dei cammini e, infine, il palinsesto unico dell’arte, della cultura e dello spettacolo la maggiore fruibilità del prodotto culturale”.

“Dopo tre giorni di scambi, commerci, interazioni, possiamo dire che per la Puglia la BIT 2023 sia stato un grande successo con uno degli stand più visitati della zona italiana – ha concluso Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione - . Ora penso che si possa prevedere una stagione importante, dobbiamo continuare a lavorare senza fermarci mai. Con i prodotti presentati, wedding, enogastronomia, bike cammini, arte e cultura, con spot e web series, ci proiettano verso una stagione turistica ancora migliore”.

 
 
 

Spese farmaci in Puglia: senza dati, i vertici Asl sono in difetto Pubblicato il 14 Febbraio 2023

Post n°30422 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

Spese farmaci in Puglia: senza dati, i vertici Asl sono in difetto

“Sulla spesa farmaceutica e relativi sprechi non ci sono ancora i dati sulla spesa diretta e convenzionata del 2022”, attacca senza giri di parole l’ex assessore pugliese, attuale presidente della Commissione Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati. Tutto questo nonostante la legge regionale risalente a pochi mesi fa e precisamente a quasi un anno fa e precisamente a marzo scorso, preveda la decadenza dei direttori generali, se non hanno rispettato gli obiettivi. E tutte le loro delibere sono da considerarsi nulle o annullabili. Amati in ogni caso ha apprezzato la “buona volontà” dell’assessore Palese nel dichiararsi disponibile ad agire sull’obiettivo comune di riduzione degli sprechi, ma la buona volontà non basta, se la Giunta consente violazioni della legge regionale e delle sue stesse delibere. La legge regionale prevede, infatti, che da marzo 2022 i responsabili aziendali del monitoraggio sulla spesa devono predisporre, ogni due mesi, un rapporto sull’andamento della spesa, così come stabilità dalle leggi statali e da diverse delibere della Giunta regionale, da inviare a Direzione Generale e Regione. L’utilità di questo rapporto consiste nel correggere immediatamente l’andamento fuorviato della spesa, senza dover attendere le brutte sorprese di fine anno, così da avviare le opportune segnalazioni agli organismi disciplinari. E qui emerge il primo problema. Non risulta per nessuna Asl la predisposizione bimestrale di questi atti, e di conseguenza le attività di correzione sull’andamento e le segnalazioni disciplinari. È la stessa legge a prevedere, tuttavia, che se il responsabile del monitoraggio non provvede all’adempimento, decade dall’incarico (ma non risulta sia avvenuto) e il compito  è spostato nelle competenze del Direttore amministrativo. Ma per Amati c’è anche un secondo e terzo problema. E cioè innanzitutto non risulta l’adempimento dei direttori amministrativi con le attività di correzione sull’andamento e conseguenti segnalazioni disciplinari. È la stessa legge a prevedere, anche in questo caso, che se anche il responsabile amministrativo non provvede all’adempimento, decade dall’incarico (ma non risulta sia avvenuto) e il compito  è spostato nelle competenze del Direttore sanitario. E ancora: non è agli atti l’adempimento dei Direttori sanitari, e di conseguenza le attività di correzione sull’andamento e le segnalazioni disciplinari. Ed è sempre la stessa legge del 2022 a prevedere, infine, che se nessuno ha fatto ciò che doveva e il Direttore generale non ha fatto niente per ottenerlo, a decadere è il direttore generale, il quale ben avrebbe potuto fare di tutto per garantire l’adempimento al dettato legislativo, evitando dunque gli sprechi farmaceutici e quindi un terribile sforamento di spesa. Cosa c’è di male in un sistema che ha come fonte d’ispirazione il concetto di responsabilità? Questo è il vero problema. Amati infine dà appuntamento alla seduta del 27 febbraio prossimo, “…nella speranza di vedere affermato il rispetto delle leggi, delle delibere e del valore civile della responsabilità”.

 

Francesco De Martino

 
 
 

“Il vero amore è oblativo, servizio, dono” Pubblicato il 14 Febbraio 2023

Post n°30421 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

“Il vero amore è oblativo, servizio, dono”

Il vero amore è oblativo, servizio, dono. Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il vescovo di Andria Monsignor Luigi Mansi commentando in ottica di credenti la festa di San Valentino. Detto per inciso, il 14 Febbraio la Chiesa festeggia con primazia i santi Cirillo e Metodio, memoria obbligatoria, mentre Valentino è  facoltativa, festa solo a Terni città della quale è patrono.

Eccellenza, il 14 è San Valentino, ma nel calendario della Chiesa hanno la precedenza i santi Cirillo e Metodio coloro i quali portarono il Vangelo ai popoli dell’Europa orientale. Perché?

“Sinceramente non lo so ed è curioso, molte volte me lo sono chiesto anche io. In ogni caso questa festa, evitando il rischio di cadere nel consumismo e nella visione commerciale, ci fa riflettere sull’ amore e non è un male”.

Qual è il concetto corretto di amore?

“In chiave cristiana l’ amore è guardare all’ altro, non necessariamente al marito o alla moglie, nella stessa maniera in cui lo ha fatto Gesù, disposto persino a dare la vita e sacrificare se stesso sulla croce. In sostanza, l’ amore autentico, quello con la A maiuscola è oblativo, significa donarsi ed è un reciproco scambio. Possiamo tranquillamente parlare di una relazione di offerta sincera e disinteressata. Bisogna vedere nell’ altro un alter ego senza tuttavia coprirne la personalità, ma nel rispetto della sua libertà. Amare, facciamo attenzione, è  lasciare libertà e responsabilità”.

Sempre più spesso le relazioni tra coniugi sono usa e getta, sin che dura, va. Poi ognuno per la sua strada, anche se davanti al Signore si è preso un impegno differente. Da che cosa dipende?

“A mio avviso è una conseguenza della cultura edonistica e soprattutto individualista del nostro tempo. Manca appunto la visione oblativa, la dimensione del donarsi e del sacrificio. Ed è un bel sacrificio, ne val la pena. La concezione realmente cristiana del rapporto di coppia parte dal rispetto e soprattutto dalla reciproca donazione aperta alla vita”

Problema spinoso del tradimento, quale la causa?

“Intanto il tradimento è un peccato grave, significa rompere il vincolo assunto e un sacramento. Vuole dire  distruggere la fiducia reciproca. Spesso è causato da immaturità, superficialità, scarsa consapevolezza del sacramento del matrimonio. In alcuni casi può trattarsi di un semplice momento di fragilità e debolezza, in questo caso saggezza vuole che si riconosca di aver sbagliato e si chieda perdono alla persona tradita e ci si confessi, riparando al danno con sincero pentimento e proposito di non tornare a commettere lo stesso errore. Starà all’ altro la libertà di valutare l’attendibilità dell’atteggiamento. Resta comunque il problema di fondo, che prima di sposarsi occorre pensarci bene, valutare tutte le situazioni e farlo con maturità, non a cuor leggero. Bisogna considerare che quel vincolo vale per sempre e che romperlo è un peccato. Occorre saper apprezzare ed accettare la logica del per sempre”.

Fidanzati conviventi, possono prendere la comunione?

“Intanto vanno incoraggiati a cambiare rotta e regolarizzare la loro posizione, senza puntare il dito, con carità, ma fermezza. Se non esiste il desiderio e la volontà di regolarizzare la loro posizione, non è possibile  accostarsi alla comunione che non può essere data non per cattiveria, ma per il loro bene Prendere indegnamente la comunione è una condanna dice San Paolo. Chi ostentatamente vive in situazione irregolare non può fare la comunione proprio perché da solo si mette fuori dalla comunione della Chiesa”.

Divorziati risposati civilmente, possono comunicarsi?

“Vale lo stesso discorso del convivente. La Tradizione e la dottrina non cambiano e il divorziato risposato civilmente o che conviva non può ricevere la comunione in quanto è in situazione di peccato. Ovviamente questo va detto con carità. Tuttavia , come ha scritto il Papa in Amoris Laetitia, ci si accorge che è stato compiuto un processo di pentimento e di presa di atto della situazione è possibile valutare caso per caso. Ma la dottrina non cambia”.

Un messaggio di sintesi per San Valentino?

“Siate oggetto dell’ amore di Dio e soprattutto vivete in un costante dono tra di voi. E poi quando intendete sposarvi, fatelo con cognizione di causa dopo aver lungamente riflettuto”.

Bruno Volpe

 
 
 

Al via i lavori di restauro e recupero funzionale di Palazzo D’Avalos Pubblicato il 14 Febbraio 2023

Post n°30420 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

Al via i lavori di restauro e recupero funzionale di Palazzo D’Avalos

Al via il progetto di restauro e recupero funzionale di Palazzo D’Avalos – Masseria Giardino a Borgo Incoronata.La Commissione Straordinaria del Comune di Foggia ha approvato la settimana scorsa, con i poteri della Giunta, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la rifunzionalizzazione e la ristrutturazione dell’immobile del XVI secolo di proprietà dell’Amministrazione.Il valore complessivo dell’intervento progettuale ammonta a 6milioni e 400mila euro e rientra tra quelli finanziati con il Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata, sottoscritto nell’agosto 2019 con il Governo. Un investimento che vede Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia) quale soggetto attuatore e stazione appaltante, così come per tutti gli interventi previsti dal CIS Capitanata.L’antica masseria fortificata è parte integrante dell’ampio complesso patrimoniale del Comune di Foggia, denominato Masseria Giardino, caratterizzato da un fondo rustico esteso per 455 ettari e su cui insistono altri importanti edifici rurali di pregio.
Il progetto di recupero è stato posto in una prospettiva strategica che punta a far diventare questa antica dimora rurale, da tempo in stato di abbandono, un “Centro per la Conservazione della Biodiversità” che possa identificare questo edificio come luogo di promozione della cultura e della storia del territorio, legata alla tutela della biodiversità dell’agricoltura e del paesaggio.

L’idea è che, dopo un restauro fedele alle sue caratteristiche storico-architettoniche, Palazzo D’Avalos si affermi come una presenza attiva e dinamica nella città di Foggia e come centro di promozione socio-culturale. In questa direzione, presso l’edificio, sono previsti tanto gli uffici di rappresentanza del Parco Regionale del Bosco dell’Incoronata, che spazi di visita e fruizione culturale, oltre a spazi esterni al palazzo, pensati per organizzare eventi tematici.

 
 
 

Vieste / Un meteorite visibile nella nottata , al contagiri 00,41 .

Post n°30419 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

【LIVE】 Porto di Vieste | SkylineWebcams

Vieste / Un meteorite  visibile nella nottata , al contagiri 00,41 .

 
 
 

Consegnato il nuovo pullmino scuolabus Pubblicato il 9 Febbraio 2023

Post n°30418 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

Consegnato il nuovo pullmino scuolabus  
 
 

E’ stato consegnato al Comune di San Severo, alla presenza del Sindaco Francesco Miglio, del Vice Sindaco Salvatore Margiotta e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Celeste Iacovino, il nuovo scuolabus acquistato usufruendo anche di un contributo regionale erogato attraverso il Piano del Diritto allo Studio.

 

Lo scuolabus sarà da oggi a disposizione degli studenti della scuola dell’obbligo residenti sia in città che in agro di San Severo. Dotato di n. 34 posti e di sistemi di sicurezza all’avanguardia, è omologato per l’accompagnamento degli studenti della Scuola dell’obbligo (Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado e primi due anni della Scuola Secondaria di secondo grado).

 

“Finalmente siamo dotati di due scuolabus nuovi con i quali continueremo ad assicurare la frequenza scolastica a coloro i quali vivono qualche disagio in più risiedendo fuori dal centro abitato. Come per lo scuolabus acquistato nel 2019, – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Celeste Iacovino – la innovativa omologazione ne permette l’utilizzo anche ai ragazzi frequentanti i primi due anni del percorso delle scuole medie superiori”.

 
 
 

Bari, tutti pazzi per Lolita/Luisa: e se le dessero la cittadinanza onoraria? «Le indagini di Lolita Lobosco»

Post n°30417 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

Bari, tutti pazzi per Lolita/Luisa: e se le dessero la cittadinanza onoraria? 

«Le indagini di Lolita Lobosco» la miniserie in replica tra omicidio e sensualità
 
Rispondete al nostro sondaggio e diteci se siete pro o contro questa iniziativa

14 Febbraio 2023

Maria Grazia Rongo

 

Sì, sono a favore

68%

No, sono contrario

32%
    
 
 

BARI - Lolita/Luisa forever. C’è chi la vorrebbe prossima conduttrice del Festival di Sanremo e chi propone di omaggiarla con le chiavi della città di Bari. Chi sfoggia ciondoli a forma di labbra rosso-vermiglio come quello che la vice questore porta al collo, e chi addirittura ha iniziato a correre sul lungomare di Bari «come fanno Lolita e Marietta».

All’indomani dell’ultima puntata della seconda stagione della fiction Le indagini di Lolita Lobosco andata in onda su Rai1 l’altra sera, con Luisa Ranieri trionfatrice indiscussa della prima serata, il coro è unanime: la serie sulla vice questore più sexy d’Italia deve continuare. L’ultimo episodio infatti è stato visto da più di 5 milioni e trecentomila telespettatori (il 28,9 di share).
Insomma, un «bene, bravi, bis», anzi tris, che consacra un successo oltre le aspettative.

Del resto Luca Zingaretti, l’attore che abbiamo amato nel ruolo di Salvo Montalbano nella fiction ispirata ai romanzi di Andrea Camilleri, aveva visto lungo, e quando gli sono capitati tra le mani i romanzi di Gabriella Genisi, si è subito innamorato di Lolita e ha proposto alla moglie Luisa di darle vita.

E come sarebbe bello se – come accade in effetti in un romanzo di Genisi – anche nella fiction si realizzasse un crossover facendo incontrare Lolita e Montalbano -. Zingaretti stesso produce la fiction per Zocotoco insieme ad Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv e Rai Fiction (con il contributo dell’Apulia Film Commission), per la regia di Luca Miniero che ha colto in pieno l’anima dei personaggi e anche quella di Bari, restituendole in tutta la loro bellezza.

Un successo corale, frutto di un lavoro di squadra eccellente, dove molto bravi sono stati anche gli atri personaggi, a cominciare da Giovani Ludeno (Antonio Forte) e Jacopo Cullin (Lello Esposito), e le nostra Lunetta Savino (Nunzia, la madre di Lolita) e Claudia Lerro (Porzia, la moglie di Forte) e tantissimi altri, comprese le maestranze locali.

C’è da dire che mentre il resto d’Italia ha amato già dalla prima puntata della prima stagione Luisa/Lolita, l’amore dei baresi nei confronti della bella poliziotta è cresciuto poco per volta. Durante la prima stagione i baresi sono stati anzi piuttosto severi con l’attrice napoletana. «Noi non parliamo come lei», «La sua cadenza è caricaturale», erano i commenti nelle chiacchiere tra amici e sui social. Ora invece su tutto prevale l’orgoglio, quel petto che si gonfia e i lucciconi di commozione difficili da trattenere quando sul piccolo schermo Bari si mostra e incanta milioni di italiani.

L’orgoglio è scattato anche quando Luisa Ranieri mentre scendeva le scalinata dell’Ariston in quell’abito firmato Versace che «farebbe resuscitare pure i morti» – come ha commentato qualcuno su Facebook – ha apostrofato Amadeus con l’espressione tipica barese Uagliò vin do’. Oppure come durante l’ultima puntata con le scene a tutto schermo del lungomare incastonato dalla Basilica di San Nicola, del Teatro Margherita che sorge dalle acque, di largo Albicocca, la piazza degli innamorati nel cuore di Barivecchia, consacrando Bari città dell’amore, e la scena finale, all’abbazia di San Vito a Polignano a Mare con quel mare cristallino che fa da calamita per i turisti da ogni parte del mondo.

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, hanno dedicato un post di grazie e arrivederci presto a Lolita, e il primo cittadino ha postato una foto che ritrae un fischietto di Rutigliano con l’ironica effige di Lolita nella Bianchina guidata proprio da Decaro.

In una delle scene più belle della puntata finale, Lolita pronuncia una frase (ripresa dal romanzo di Genisi Mare nero, Sonzogno, 2021) che racconta Bari in tutta la sua contraddittoria bellezza. «Ho passato metà della mia vita a chiedermi come ho fatto ad andare via da questa città e l’altra metà a chiedermi perché sono tornata», dice Lolita/Luisa. Il resto, alla prossima stagione, che come hanno scritto ieri su Instagram sia Ranieri che Zingaretti, sarà «prestissimo!».

E voi siete d'accordo a dare a Lolita la cittadinanza onoraria di Bari? Diteci la vostra rispondendo al nostro sondaggio

 
 
 

Casa Arbore divide Foggia: «Possibile la convivenza col museo della transumanza» Casa Arbore divide Foggia

Post n°30416 pubblicato il 14 Febbraio 2023 da forddisseche

Casa Arbore divide Foggia: «Possibile la convivenza col museo della transumanza»

Casa Arbore divide Foggia: «Possibile la convivenza col museo della transumanza»
 
Casa Arbore, il luogo delle memorie e dei cimeli artistici del grande Renzo nazionale, vedrà la luce quest’anno a Foggia nella dimora storica di Palazzo Dogana

14 Febbraio 2023

Massimo Levantaci

  

FOGGIA - Casa Arbore, il luogo delle memorie e dei cimeli artistici del grande Renzo nazionale, vedrà la luce quest’anno a Foggia nella dimora storica di Palazzo Dogana, in pieno centro, location gradita allo showman che personalmente s’incaricò di effettuare un sopralluogo. È il suo atto testamentario e di fede nei confronti della sua città. «A breve», secondo fonti della Provincia, cominceranno i lavori finanziati dalla Regione con 700mila euro per l’allestimento degli ambienti su circa 500 metri quadri, la memoria di Casa Arbore sorgerà nei locali attualmente vuoti del cortile d’onore e in un’ala del museo di arte contemporanea. Mancava solo la firma per l’apertura del cantiere, ma il neopresidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nicoletti, informa di aver «già autorizzato gli uffici a chiudere la convenzione con l’ente regionale per l’utilizzo delle sale».

Tutto dunque sembrava filare liscio, quando qualche dissonanza che si levava da qualche tempo pare abbia cominciato a far breccia in altre menti. Sembrano al momento comunque voci isolate, in contrasto non solo a una decisione già presa ma a colui che dovrebbe essere il maggior vanto della foggianità. Dissensi dunque che possono apparire anche un po’ bizzarri, peraltro tenuto conto del dono che uno di suoi più illustri figli farebbe alla sua città e alla cultura stessa di un territorio: i cimeli, i ricordi, le sue «cianfrusaglie» custodite nell’abitazione romana, in esposizione perenne nella sua città, a imperitura memoria, meta di migliaia di visitatori ogni anno.

E invece un dibattito su Facebook del maggio scorso e una lettera chilometrica del prof. Pasquale Episcopo, cultore di Federico II, foggiano che vive a Monaco di Baviera, al presidente della Regione Michele Emiliano («Le scrivo nella certezza della validità dell’istanza in essa contenuta…») hanno innescato la scintilla. Alimentata ai primi di febbraio dall’associazione Borgo Antico Odv: «Palazzo Dogana, edificio simbolo della pratica della transumanza dichiarata patrimonio immateriale dall’Unesco, può diventare sede di prestigiosi Musei, legati alla storia del nostro territorio…». E ieri un’altra porta in faccia ad Arbore: «Pur convenendo sulla valenza di un personaggio che dà ed ha dato lustro alla città, al Tavoliere, come Renzo Albore, riteniamo che la sua collezione, sicuramente di grande importanza sociale, non possa essere allocata in una sede prestigiosa che raccoglie in sé la Storia stessa della città», firmato prof. Rosaria Digregorio presidente del club per l’Unesco di Cerignola.

Dunque, riordiniamo le idee: Episcopo vorrebbe a Palazzo Dogana il museo della Transumanza, peraltro due progetti - Casa Arbore e appunto il museo - non in antitesi fra loro. O forse l’obiettivo è soltanto quello di impedire che si faccia Casa Arbore? «Di Palazzo Dogana non si è mai preoccupato nessuno - ricorda l’ex presidente della Provincia, Nicola Gatta - ad ogni buon conto l’idea di un museo della Transumanza non l’avevo esclusa nella chiacchierata che ebbi con il prof. Episcopo. Non capisco ora tutto questo accanimento nei confronti di Casa Arbore».

Sulla stessa linea il presidente attuale della Provincia: «Palazzo Dogana ospiterà i cimeli di Arbore, la questione non si pone. Parliamo di un personaggio gigantesco per la storia della città e dell’intera provincia. Immagino quanta gente potrà venire a visitare il suo luogo dei ricordi. Palazzo Dogana è uno dei palazzi più belli - sottolinea Nobiletti - ci sono tante sale vuote: perché mettersi di traverso proprio adesso?».

Diciamo pure che il dibattito sui social pende a favore di Casa Arbore. La notizia è, appunto, che ci siano dei contrari. «È benvenuta una riqualificazione e una nuova destinazione che possa conseguire maggiore frequentazione del centro città nel tentativo di frenare un abbandono e un degrado evidenti a tutti», scrive l’editore Claudio Grenzi in risposta alle preoccupazioni di Episcopo che sostiene di temere per le condizioni del palazzo a seguito del massiccio uso che se ne farà con il prevedibile maggior afflusso di visitatori. «La collezione Arbore - rileva Piero Gambale, presidente di «Per il Meglio della Puglia» - merita di essere ospitata in una zona centrale della città, contribuendo in tal modo alla riqualificazione e alla trasformazione “in bello” di alcune parti del centro storico di Foggia, che devono essere agevolmente fruibili come accadrà con la riqualificazione da parte dell’università della caserma Miale».

 
 
 

AQP gestirà la condotta idrica che serve la zona industriale di Foggia Pubblicato il 11 Febbraio 2023

Post n°30415 pubblicato il 13 Febbraio 2023 da forddisseche

AQP gestirà la condotta idrica che serve la zona industriale di Foggia  
 
 

La condotta idrica che dal nuovo serbatoio di compenso arriva ai limiti della zona industriale di Foggia passa sotto la gestione di Acquedotto Pugliese. La condotta, lunga circa 12,5 km, era nella gestione diretta del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Foggia e oltre alla zona industriale dell’Incoronata alimenta anche un numero significativo di utenze private.Il passaggio di consegne è stato formalizzato giovedì 9 febbraio dal presidente del Consorzio Agostino de Paolis e dalla consigliera di amministrazione di AQP Rossella Falcone.“Si tratta –  ha detto la consigliera di AQP Rossella Falcone – di un giorno particolarmente importante non solo per l’Area Industriale foggiana, ma a mio avviso per tutta Foggia. Questa nuova organizzazione ci consentirà di rendere più omogeneo il servizio di distribuzione in tutta la città, di migliorare il monitoraggio della qualità dell’acqua e la funzionalità della struttura, di allacciare nuove utenze, ma soprattutto sarà l’occasione per risolvere definitivamente l’annoso problema di bassa pressione idrica nelle forniture dei quartieri di Salice vecchio e Salice nuovo.Ancora una volta la nostra capacità di ascolto del territorio e la disponibilità al dialogo con le istituzioni locali produce risultati positivi per l’intera comunità: un’attitudine che è da sempre nel DNA di Acquedotto Pugliese e che in questi anni abbiamo intenzione di rinnovare.”“Questa intesa– ha detto il dal Presidente dell’ASI di Foggia Agostino de Paolis – arriva al termine di un lungo e non semplice lavoro burocratico e rappresenta a mio avviso un bell’esempio di sinergia istituzionale. La firma di questo accordo porterà un miglioramento del servizio in termini di efficienza e qualità per l’agglomerato industriale dell’Incoronata e per questa parte di città, inoltre AQP avrà la possibilità di allacciare nuove utenze e di rispondere finalmente ai bisogni che da tempo questo territorio manifestava.”

 
 
 

C'era una volta la Sicilia delle radio libere Nella Giornata mondiale della radio, il 13 febbraio

Post n°30414 pubblicato il 13 Febbraio 2023 da forddisseche

C'era una volta la Sicilia delle radio libereNella Giornata mondiale della radio, il 13 febbraio, ricordiamo la stagione degli anni 70, quando con la liberalizzazione delle frequenze tante stazioni indipendenti nacquero nell'Isola

C'era una volta la Sicilia delle radio libere Tgr
C'era una volta la Sicilia delle radio libere

Era il 13 febbraio del 1946, 76 anni fa, quando fu trasmessa la prima trasmissione radiofonica dell’Onu. Dal 2012 le Nazioni Unite hanno istituito il World radio day, dopo che la Conferenza Generale dell’Unesco ne aveva riconosciuto l’importanza l’anno precedente. 

A brevettare per primo la radio fu un italiano, il fisico Guglielmo Marconi,  il 5 marzo del 1896. Lo fece a Londra, città in cui si era trasferito per proseguire gli studi. La validità della sua scoperta, però, fu riconosciuta solo quando il segnale riuscì ad arrivare oltreoceano, nel 1907. Scoperta che nel 1909 gli valse il premio Nobel per la Fisica e che cambiò la storia delle comunicazioni. 

Nel 1924 nacque l'Uri, Unione Radiofonica Italiana, che il 6 ottobre di quell'anno trasmise il primo programma radiofonico nel nostro paese. Uri che poi divenne Eiar (Ente italiano per le audizioni radiofoniche). Nel 1944 l’Eiar cambia il suo nome in Rai, Radio Audizioni Italiane. 

Nel 1976 la liberalizzazione delle frequenze aprì gli spazi per la nascita di tanti emittenti, anche in Sicilia, dove già nel 1970 il monopolio era stato rotto dalla  “Radio dei poveri cristi", ovvero "Radio Sicilia Libera", che trasmise il 25 marzo un forte messaggio di denuncia su mafie e sistemi clientelari che si erano accaparrati i soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belice dopo il terremoto del 1968. Le trasmissioni durarono 27 ore.

 

 
 
 

Ilaria Sferrazza Pescara

Post n°30413 pubblicato il 12 Febbraio 2023 da forddisseche

Ilaria Sferrazza Pescara

 
 
 

Seasif, il nuovo insediamento industriale da 400 posti di lavoro Pubblicato il 11 Febbraio 2023

Post n°30412 pubblicato il 12 Febbraio 2023 da forddisseche

Seasif, il nuovo insediamento industriale da 400 posti di lavoro  
 
 

Presso la sede di Confindustria Foggia è stato presentato il progetto di insediamento industriale di Terminal Geochem-Gruppo Seasif ai segretari generali sindacali e loro delegati Maurizio Carmeno Cgil, Mohammed Elmajdi Cisl e Luca Maggio Uil.

 

Il programma che prevede interventi nel manifatturiero e nel campo energetico, verrà sviluppato nella zona Asi di Manfredonia e Monte Sant’Angelo .“E’ stato un incontro molto positivo che è servito ad evidenziare l’importanza del progetto industriale del Gruppo Seasif, anche alla luce della prossima messa a disposizione al Gruppo dei Nastri Trasportatori del Porto industriale di Manfredonia. L’incontro è servito anche a riprendere la tradizionale collaborazione con le Organizzazioni Sindacali che conferma la reciproca convinzione dello sviluppo culturalmente improntato alla costante sinergia delle forze sociali”. Così Ivano Chierici, Presidente Reggente di Confindustria Foggia al termine dell’incontro che è servito anche a tracciare il crono programma dello sviluppo progettuale.

 

Le organizzazioni sindacali, che hanno apprezzato il loro coinvolgimento ad un processo concertativo, hanno positivamente valutato le potenzialità di sviluppo territoriale e portuale dell’investimento, riservandosi di comunicare il definitivo parere, dopo il necessario approfondimento documentale che verrà realizzato nei prossimi giorni.

 

L’iniziativa sviluppata su aree Zes – Zone Economiche Speciali, godrà di una accelerazione procedurale importante e genererà oltre 400 unità lavorative dirette oltre all’indotto.

 
 
 

Eletta Simona Lafaenza, prima Presidente donna Pubblicato il 11 Febbraio 2023

Post n°30411 pubblicato il 12 Febbraio 2023 da forddisseche

Eletta Simona Lafaenza, prima Presidente donna  
 
 

Si è svolta l’assemblea della sezione di Foggia dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, che si è riunita per il rinnovo delle cariche del consiglio direttivo.

 

Dopo i saluti istituzionali del Vice Presidente dell’Ordine degli Avvocati Pasquale Caso e gli interventi dei Past Presidenti della Sezione Avv.ti Lorenzo Taggio, Gianluca Guerrasio e Valerio A. Vinelli, e del Segretario Nazionale AIGA Anna Lops, che hanno emozionato l’assemblea con il racconto della propria esperienza associativa, il sentito discorso di fine mandato dell’Avv. Mario Aiezza, che ha ripercorso gli ultimi quattro anni di attività e successivamente ha proceduto alla presentazione delle candidature e alla proclamazione della nuova Presidente, Avv. Simona Lafaenza, eletta all’unanimità.

 

“Desidero ringraziare tutto il Direttivo uscente, il mio Ufficio di Presidenza ed il mio Past President, Valerio Vinelli, per il supporto ed il sostegno che mi hanno concesso in questi quattro anni, densi di soddisfazioni tanto sotto il profilo formativo, quanto sotto quello della politica forense. Lascio una Sezione viva, termino quella che è l’esperienza più bella che possa capitare nella vita di un Avvocato – dichiara il past President Mario Aiezza. Lascio la Presidenza di quella che è senza dubbio la più importante realtà associativa forense all’interno del nostro Foro e che, ne sono certo, continuerà a perseguire e raggiungere traguardi ambiziosi ed importanti con la Presidenza di Simona Lafaenza, il cui impegno, la cui passione, dedizione e competenza costituiranno i capisaldi di questo nuovo corso. Auguro a lei, e a tutto il Direttivo, – conclude l’avvocato Aiezza – i più sinceri Auguri di buon lavoro”

 

L’Avv. Lafaenza, 35enne originaria di Stornara, civilista facente parte dello studio legale del Prof. Avv. Gianpaolo Impagnatiello, è la prima Presidente donna della Sezione Aiga di Foggia e sarà coadiuvata nell’Ufficio di Presidenza da due Vice Presidenti, Vincenzo Palmieri (Casalnuovo Monterotaro) e Savino Bonito (Cerignola), dal Segretario Vincenzo Santomarco (Torremaggiore) e dal Tesoriere Mariantonietta Merlicco (Cerignola).

 

“È motivo di grande onore e di estremo orgoglio assumere la Presidenza della sezione AIGA di Foggia, un’associazione che da sempre rappresenta e tutela le istanze di tutti i giovani avvocati e che costituisce altresì, ormai da anni, un punto di riferimento per l’intera avvocatura locale” ha commentato il neo presidente Lafaenza. “Continueremo, naturalmente, nella stretta collaborazione con il nostro Consiglio dell’Ordine su tutti i fronti possibili, potendo contare su un’importante presenza di Consiglieri dell’Ordine proveniente dalla nostra Associazione ma soprattutto sulla reciproca e solida stima ed amicizia del Presidente Ursitti e del Consiglio tutto”.

 
 
 

Seasif, il nuovo insediamento industriale da 400 posti di lavoro Pubblicato il 11 Febbraio 2023

Post n°30410 pubblicato il 12 Febbraio 2023 da forddisseche

Seasif, il nuovo insediamento industriale da 400 posti di lavoro  
 
 

Presso la sede di Confindustria Foggia è stato presentato il progetto di insediamento industriale di Terminal Geochem-Gruppo Seasif ai segretari generali sindacali e loro delegati Maurizio Carmeno Cgil, Mohammed Elmajdi Cisl e Luca Maggio Uil.

 

Il programma che prevede interventi nel manifatturiero e nel campo energetico, verrà sviluppato nella zona Asi di Manfredonia e Monte Sant’Angelo .“E’ stato un incontro molto positivo che è servito ad evidenziare l’importanza del progetto industriale del Gruppo Seasif, anche alla luce della prossima messa a disposizione al Gruppo dei Nastri Trasportatori del Porto industriale di Manfredonia. L’incontro è servito anche a riprendere la tradizionale collaborazione con le Organizzazioni Sindacali che conferma la reciproca convinzione dello sviluppo culturalmente improntato alla costante sinergia delle forze sociali”. Così Ivano Chierici, Presidente Reggente di Confindustria Foggia al termine dell’incontro che è servito anche a tracciare il crono programma dello sviluppo progettuale.

 

Le organizzazioni sindacali, che hanno apprezzato il loro coinvolgimento ad un processo concertativo, hanno positivamente valutato le potenzialità di sviluppo territoriale e portuale dell’investimento, riservandosi di comunicare il definitivo parere, dopo il necessario approfondimento documentale che verrà realizzato nei prossimi giorni.

 

L’iniziativa sviluppata su aree Zes – Zone Economiche Speciali, godrà di una accelerazione procedurale importante e genererà oltre 400 unità lavorative dirette oltre all’indotto.

 
 
 

Alta velocità, il Comune di Foggia prende posizione: «Stazione, non una fermata» Alta velocità, il Comune di Foggia prende posiz

Post n°30409 pubblicato il 12 Febbraio 2023 da forddisseche

Alta velocità, il Comune di Foggia prende posizione: «Stazione, non una fermata»

Alta velocità, il Comune di Foggia prende posizione: «Stazione, non una fermata»
 
I commissari chiedono a Rfi di modificare il progetto per il terminal di Cervaro

11 Febbraio 2023

Massimo Levantaci

  

Non una semplice fermata per Foggia sulla linea dell’alta capacità, ma una vera e propria stazione. I commissari mettono la firma, con i poteri del consiglio comunale, in calce a una richiesta che dovrebbe essere chiara e inequivocabile, notificata negli atti inviati dal Comune (ante-scioglimento). Richiesta che invece Rfi, nel progetto definitivo presentato in conferenza di servizi il 22 giugno scorso, spezzetta in tre segmenti: prima la fermata, poi la stazione, infine una terza fase con il collegamento all’aeroporto Gino Lisa, senza peraltro specificare il cronoprogramma dei tre interventi salvo solo il primo. Il Comune di Foggia, gestione commissariale, dopo riflessione attenta, riannoda adesso i fili del discorso e sottolinea le ragioni di un progetto più articolato.

È l’ufficio Urbanistica a precisare come la necessità di «realizzazione della Stazione, in luogo della semplice Fermata» serva a «garantire l’intermodalità nel rispetto della proposta di revisione della rete TEN-T operata dalla Regione Puglia nell’ambito del suo adottato Piano dei Trasporti e degli obiettivi strategici comunitari». Nel deliberato viene puntualizzato come una rivisitazione dei contenuti sia obbligata per la portata degli interventi che ricadranno su una città di 150mila abitanti e il suo hinterland (non meno di 1 milione di persone). «Per la rilevanza delle ripercussioni dell’opera sul sistema urbano - si legge - alcuni temi ed azioni progettuali non risolti con sufficiente definizione nel progetto definitivo, debbono trovare puntuale riscontro nel progetto esecutivo dell’opera come dettagliatamente descritto nella richiamata relazione dei Servizi Tecnici del Comune». Premessa questa che costituisce «parte integrante» della deliberazione.

Dunque quali i principali rilievi segnalati? La stazione, non la fermata, garantirebbe l’interconnessione della sosta di Cervaro con la vicina statale 16 e appunto con l’aeroporto Gino Lisa distante dal futuro terminal appena 3,5 chilometri. Gli uffici tecnici del Comune (il piano è stato predisposto dalla dirigente del servizio Urbanistica e sviluppo economico, l’ingegner Concetta Zuccarino) ipotizzano una serie di collegamenti veloci tra la nascente stazione e quella di Foggia centrale in piazza Vittorio Veneto «con la realizzazione di una linea di Bus Rapid Transit con mezzi elettrici che colleghi la Stazione Centrale con la Fermata AV passando per piazza Cavour attraversando la periferia sud della città».

Proposta di deliberazione che la commissione straordinaria fa sua in merito alla richiesta di «esprimere parere favorevole alla realizzazione della Nuova Fermata AV di Foggia al km 4+000 della Linea Foggia-Potenza, alle seguenti condizioni e prescrizioni su temi ed azioni progettuali non risolti con sufficiente definizione nel progetto definitivo che debbono trovare puntuale riscontro nel progetto esecutivo dell’opera».

Deliberazione «immediatamente eseguibile». Schema reso coerente con «il programma urbanistico approvato con la Delibera di Giunta Comunale n. 51 del 29 marzo 2019 con le prescrizioni impartite con il presente provvedimento». Rfi che dovrebbe in questa prima fase del 2023 procedere all’avviamento delle attività negoziali propedeutiche alla consegna lavori prevista agli inizi 2024 (l’attivazione della fermata entro la fine del 2025), è chiamata dal Comune di Foggia a tener conto di rilievi e analisi non superficiali prima di poter procedere.

 
 
 

Beffa finale per il Foggia, i rossoneri sfiorano il colpo a Crotone. Sfortunata deviazione di Garattoni Di Saverio Serleng

Post n°30408 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da forddisseche

Beffa finale per il Foggia, i rossoneri sfiorano il colpo a Crotone. Sfortunata deviazione di Garattoni

È il secondo pareggio consecutivo dopo quello con la Gelbison. In classifica, in attesa delle gare di domani, i rossoneri conservano la quarta posizione

Beffa finale per un buon Foggia che sul campo del Crotone stava compiendo l’impresa. A vanificare la gioia del successo uno sfortunato autogol di Garattoni a due minuti dal 90’, dopo che i rossoneri, passati in vantaggio con Frigerio ad inizio ripresa, stavano controllando la partita. Primo tempo all’insegna dell’equilibrio con le due squadre che badano essenzialmente a non prenderle, con il Foggia pericoloso in contropiede. Nella ripresa al 9’ la formazione di Fabio Gallo la sblocca: cross di Schenetti per Frigerio che insacca alle spalle del portiere rossoblu. Il Crotone subisce il colpo e il Foggia per poco non trova la rete del raddoppio con un’altra bella azione di ripartenza che vede protagonisti Garattoni e Schenetti con quest’ultimo che chiama al miracolo l’estremo calabrese.

Inizia la reazione dei padroni di casa che prima vanno vicini al pareggio con Cuomo (bravo il portiere rossonero Thiam a salvare la propria porta) e poi ristabiliscono la parità all’88’ con Golemic, complice una sfortunata deviazione di Garattoni. Per il Foggia è il secondo pareggio consecutivo dopo quello con la Gelbison. In classifica, in attesa delle gare di domani, i rossoneri conservano la quarta posizione dietro a Catanzaro, lo stesso Crotone e il Pescara.

Tabellino e pagelle (da Italpress)

CROTONE-FOGGIA 1-1 (TABELLINO) CROTONE (4-3-3): Dini 7; Calapai 5 (40′ st Papini sv), Golemic 5.5, Cuomo 5, Crialese 4.5; Awua 5.5 (14′ st Carraro 5.5), Petriccione 5.5, Vitale 4.5 (26′ st D’Errico 5.5); Pannitteri 5 (1′ st Kargbo 6), D’Ursi 5, Tribuzzi 5.5. In panchina: Branduani, Gattuso, Bove, Gigliotti, Spaltro, Ranieri. Allenatore: Lerda 5. FOGGIA (3-5-2): Thiam 6.5; Leo 6, Di Pasquale 6.5, Rutjens 6; Garattoni 5.5, Frigerio 7, Petermann 6, Schenetti 6 (26′ st Bjarkason 6), Rizzo; Iacoponi 5 (37′ st Peralta 6), Ogunseye 6. In panchina: Nobile, Pirrò, Kontek, Markic, Battimelli, Odjer, Capogna. Allenatore: Gallo 6. ARBITRO: Galipò di Firenze 6. RETI: 9′ st Frigerio, 44′ st aut. Garattoni. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 4.152. Ammoniti: Golemic, Thiam, Garattoni, Frigerio, Rutjens. Angoli: 4-3. Recupero: 0′; 5′.

 
 
 

Il gelato made in Foggia che ha un cuore letterario: ecco le “coppette d’amore” di Alessandro Galano 11 Febbraio 2023

Post n°30407 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da forddisseche

Il gelato made in Foggia che ha un cuore letterario: ecco le “coppette d’amore”

Rocco Naviglio è un giovane imprenditore foggiano che ama la sua terra: altrove, forse, avrebbe fatto più soldi, ma di certo avrebbe dovuto rinunciare al cuore. «Il gelato per me è un mezzo di comunicazione – sostiene – con il quale valorizzare il territorio attraverso le sue straordinarie materie prime, i piatti tipici, i prodotti della tradizione».

A giugno 2023 la sua bottega di gelato artigianale compie due anni: un piccolo avamposto nel capoluogo daunio, in viale Colombo, con affaccio su un modo nuovo di concepire uno dei prodotti di punta del made in Italy. Così martedì 14 febbraio, alle 18.30, sarà ospite della libreria Ubik, in una serata per spiriti romantici in cui l’arte del gelato si fonde con il piacere della lettura: quale luogo e momento migliore in cui fare, come dice, comunicazione?

È il “Gelato Letterario”, primo appuntamento di un piccolo ciclo di incontri a tema che, per San Valentino, sarà incentrato sull’argomento amoroso, come conferma il sottotitolo di questo incontro: “Coppette d’amore”. Reading e degustazione, dunque, in cui Naviglio racconterà la sua filosofia basata sul concetto di educazione al gelato artigianale sostenibile. «L’idea è nata in piena pandemia – racconta in merito – mentre tutto il mondo fuori era incupito. Ho creato un concetto innovativo di gelateria che offre un’esperienza multi-sensoriale in un ambiente intimo. La bottega è la mia casa, un piccolo tesoro che condivido: il mio sogno è diventato realtà e ha il dolce sapore di un gelato».

Un sapore – e una mission – che non si esaurisce ai consueti gusti e al consuetissimo modo di intendere questa esperienza culinaria: «A Natale ho rivisitato i dolci tipici di Capitanata, realizzando un gelato alle mandorle atterrate, uno alle cartellate, un altro alla pizza sette sfoglie. In questi giorni, invece, ho trasformato le famose “chiacchiere” di Carnevale in crema-gelato. Destagionalizzare significa proporre qualcosa in ogni periodo dell’anno: servire gelati “caldi” in inverno e dissetanti d’estate».

Dalle sue parti, poi, si lavora con la corrente domestica, ottimizzando i consumi elettrici in un’ottica di sostenibilità ambientale, scegliendo prettamente materie prime locali. Non c’è industria nei suoi coni ormai sempre più amati dai foggiani che, soprattutto durante la bella stagione, si assiepano davanti alla sua bottega per assaggiare i gusti della settimana. Questi, pertanto, variano sempre, come in quei ristoranti a chilometro zero in cui il menu varia a seconda del pescato del giorno, della verdura di stagione, in linea con i ritmi della natura.

Per questo San Valentino in libreria poi, Naviglio proporrà un gusto inedito, romantico. «Ho pensato a una crema di fiori di ibisco e petali di rose – anticipa – con un cuore di gelée al lampone, ricoperto da un cremoso di cioccolato fondente. Ho immaginato l’ibisco come l’anima della donna, con quella nota di acidulo che si fonde con la parte sensuale della rosa, mentre il lampone è l’inatteso, il bacio».

Quanto al cioccolato, be’, non può mancare: che San Valentino sarebbe senza?


Alessandro Galano

 
 
 

Benemerenza del Papa al pompiere foggiano che salvò la Sacra Sindone dall'incendio

Post n°30406 pubblicato il 10 Febbraio 2023 da forddisseche

Benemerenza del Papa al pompiere foggiano che salvò la Sacra Sindone dall'incendio

 
Nel giorno del 70esimo compleanno di Mario Trematore, che nel 1997 compì il gesto eroico

09 Febbraio 2023

Redazione online

  

Domani 10 febbraio, l'architetto foggiano Mario Trematore compie 70 anni e riceverà la benemerenza dal Santo Pontefice a seguito dell'azione eroica compiuta nel 1997, quando da pompiere salvò la sacra Sindone dall'incendio. Mettendo a rischio la propria vita, Trematore riuscì a salvare la preziosissima reliquia, che ancora oggi è visibile ai tanti pellegrini provenienti da ogni arte del pianeta. Gli auguri giungono anche dai suoi amici foggiani, l'architetto Dario Zingarelli, a capo del team di ricercatori storici su padre Pio, e dall'associazione Pro Padre Pio "l'Uomo della Sofferenza" di Torino per voce del vice presidente Giuseppe Saldutto, che lo conobbe proprio a seguito dell'azione eroica. La notizia fece ben presto il giro del mondo e soltanto adesso si è saputo che uno degli eroi di quella notte ha origini foggiane, essendo nato in via Arpi del capoluogo di Capitanata. Un territorio al quale Trematore è rimasto sempre legato, avendo avuto anche la possibilità di conoscere San Pio da bambino San Pio. A San Giovanni Rotondo, inoltre, Trematore ci è tornato anni fa con la sua mamma. La benemerenza che riceverà domani, si somma a quella ricevuta dalla Repubblica Italiana.

 
 
 
 
 

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