NOWHERE

sten VS elejan rain

era un giorno apparentemente come tanti,non ricordo l'ora ma il tempo si,come sempre.ricordo che quel giorno era freddo come un inverno e non sapevo cosa mettermi in caso fossi uscito.

ricordo che pioveva....

un giorno come tanti e decisi di fare due passi per un caffè.

non avevo molti amici ma tutti mi conoscevano,daltronde non avevo pretese,pochi tornano dopo 17 anni di carcere duro e il culo rosso come un babbuino.

ero fuori e pioveva,il viso si mischiava incauto alla pioggia,forse dov'era il mio perdono,forse dov'era la mia colpa.nella pioggia.

quel giorno lo ricordo bene poichè a mia insaputa insieme a Dio c'era il mio destino che,celato dietro i volti stretti e falsamente sorridenti dei compaesani,mi chiamava.

avevo le scarpe nuove,appena comprate per pochi euro,sembravano costose per questo le presi anche se il modo di vestirmi ormai stanco la diceva lunga sul mio stato economico.ma stavo bene.vivevo e per me era tanto.la libertà con le mani congiunte.

non lavoravo ma questa scelta non era mia ed ero sempre a piedi dato che la patente di guida non l'ho più,a piedi sempre quindi oltre ai vestiti anonimi mi servivano delle buone scarpe,per camminare.

i miei sogni ormai...eheh che dire ...che cazzo sono i miei sogni?spenti sicchè inesistenti credevo.

mi sbagliavo....

ed ecco che succede una cosa....un incidente! una donna messa sotto da uno scooter avventato che al solito non si ferma ma sorpassa l'auto ormai ferma!

corro......

la soccorro,non ho un dannato cellullare e nessuno si ferma!nessuno ma solo un nonnino che conosco bene mi passa un fazzoletto sporco del suo muco ma utile.per fare un laccio e fermare il sangue che esce dal braccio.

lei mi guarda e mi riconosce...ha paura di me appunto...perchè mi conosce.

... e ancora quella voce in me che urla....

lei mi guarda e mi dice:"non toccare il mio braccio!!"io avevo più paura di lei in quel momento ma ero sano,lei ferita. mi grida nel mio orecchio destro fino a spaccarlo!!

"non toccare il mio braccio!!" io mi alzo da terra e quasi dalle mie labbra stava venendo fuori un vaffanculo, mi giro e me ne vado....

lei mi richiama e mi dice:"aiutami..... ma non toccare il mio sangue"

torno indietro e rivedo la mia analisi,in un secondo avevo altri punti di riflessione.mi chino ancora ma dal lato sinistro per darle l'altro orecchio che non mi fischiava.le faccio un laccio,sono bravo nel primo soccorso.lei mi ridice:"ti prego sten non toccare il mio sangue"....lei voleva salvarmi.

lei era elejan in quel momento il mio migliore amico,il quel momento il mio perdono.

io sono sten e quel giorno ho contratto l'aids per contatto col sangue di elejan.

ma l'ho salvata....ho pagato il mio debito e la voce che sentivo era la pioggia.

Dio è nella pioggia e mi diceva che avevo pagato da tempo i mio debito,con lo stato ma non con lui.

sono sten e vivo a casa mia nel braccio della morte ma presi una vita 22 anni fa ed ora la pioggia prende la mia.

sono sten

una vita ho preso ed una vita ho dato...

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