Un cuore spettinato

E’ ancora fresco nella memoria dei più il suicidio di Napoleone il terrier, la scelta di vita monastica di Savonarola il cane nudo, la perenne bulimia in cui, tuttora, versa Giuliano il mastino napoletano per non parlare di tutti gli altri cani non assunti alle cronache mondane.

Fatto sta che tre mesi orsono, essendo ormai giunta in età per maritarsi, Lady Howe, non riuscendo ad innamorarsi di nessuno, aveva scelto, contro ogni desiderio del padre (la madre era, nel frattempo, fuggita con Camillo il castoro, lontano cugino) di dedicare l’inizio della sua vita ad un padrone.

Si era quindi messa a vagliare tutte le proposte che giungevano dal mondo umano, tramite il suo press-agent Clothilde la scimmia del Madagascar, e era giunta finalmente alla scelta finale.

Sarebbe andata a vivere con la Signora Luisa, donna alquanto intelligente, madre di due bambine che le aveva promesso lunghi viaggi per il mondo e innumerevoli passeggiate.

Ma quello che più di ogni altra cosa aveva convinto Lady Howe a scegliere Luisa era stata la presenza di un piccolo lago nella proprietà e tutti sanno quanto i labrador amino tuffarsi.

Purtroppo Lady non sapeva che Luisa era un po’ miope, anzi, diciamola tutta : era proprio cecata!
In realtà Luisa non voleva acquistare un cane, bensì un cavallo.

E, non appena Lady giunse nella proprietà, invece di ricevere un collare si vide mettere sulla schiena una sella e, al posto della sua ciotola di pappa di cereali bilanciati, le diedero una manciata di fieno e una carota!

Ma questo era ancora il minore dei mali.
Infatti la signora Luisa, che è si intelligente ma anche un po’ testarda e non ammetterebbe mai un errore, quando senti Lady Howe che si lamentava latrando violentemente, pensò bene di convocare immediatamente i veterinari più famosi della zona per curarle quella che lei pensava fosse una laringite.

A parere della signora, infatti, nessuno cavallo avrebbe mai potuto fare certi versi che assomigliavano tanto a quelli di un cane.

Convocati medici che conoscevano assai bene la testardaggine della signora e, ancora di più, le sue capienti finanze, pur riconoscendo immediatamente l’errore iniziale, decisero di assecondarla.

Infatti chi voleva acquistarsi la barca, chi aveva un paio di debitucci da saldare, chi pur non avendo alcun desiderio particolare  voleva iniziare ad averlo.

E fu così che sono iniziati gli interventi chirurgici alle corde vocali della sventurata Lady Howe, ad oggi già quattro.

In tutta questa vicenda ha poi assunto un ruolo fondamentale il marito della signora Luisa il quale, dopo un periodo di separazione, voleva a tutti i costi tornare a vivere con lei.

La Luisa, dal canto suo, non ne aveva alcuna intenzione ma non sapeva come rifiutarsi.

Un giorno, caso volle che, il consorte in visita da lei iniziò a starnutire violentemente e a grattarsi dappertutto, essendo allergico al pelo di cane.

Luisa che, in realtà, aveva già deciso di restituire Lady Howe perché si era stufata di pagare i conti salati dei dottori, colse la palla al balzo e capì che quello era il modo per tenere il marito non troppo vicino e quindi  decise di non restituire la povera Lady Howe.

Ora Lord Joshef ha presentato formale ricorso di affido al Tribunale Superiore della Razza Canina sperando che gli restituiscano la figlia prima che inizi a nitrire, pur sapendo che quei giudici sono facilmente corruttibili con una zuppa calda e un collare nuovo.

Si aspetta a giorni la risposta del Tribunale.