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Post n°240 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da fugadallanima
ho fatto un viaggio... non è stata la mia valigia rossa a portarmi, ma io ho portato lei... All'arrivo stranamente non sono riuscita a trattenere una risata. Ho riso da sola in lontananza, ho riso e mentre ridevo mi rendevo conto che quella risata era un pianto. Si piange per la gioia, io ridevo per scacciare le lacrime. Perchè aspettare tanto per fare questo viaggio? Perchè accettare scuse per non partire? Perchè non l'ho fatto prima? Mi ci sono voluti giorni per capirlo, per capire veramente, e forse domani mi renderò conto di non avere ancora capito. Da lontano le cose possono sembrare brutte, anche peggiori della realtà, però ti resta sempre il dubbio di sbagliare, ti resta sempre una speranza. Non volevo perdere quella speranza, volevo che la realtà non fosse quella che temevo. Avevo paura. Ho fatto un viaggio, un lungo viaggio, ma sentivo via via che mi avvicinavo che cercavo disperatamente di allontanarmi. Assurdo allontanarsi quando arrivare era stato per mesi il mio unico desiderio. E la mia risata nel buio della stazione è stato cercare di allontanare le mie paure Dentro quella risata ho congelato tutto quello che avrebbe potuto farmi male. Ci penseremo domani, ci penseremo poi.... Solo che il poi arriva, arriva anche se non lo vorresti, arriva. Non è arrivato subito, sono riuscita a tenerlo lontano per quei giorni e per altri ancora. E non riuscivo a scrivere, non volevo scrivere proprio per impedirmi di pensare. Anche senza scrivere, i pensieri sono arrivati, sono qui. Così dolorosi all'inizio da creare barriera e da fare tanto male. Il dolore di quando ti rendi conto di credere di stringere tra le mani un tesoro e poi ti accorgi che è solo una bolla di sapone. Giorni amari a cercare di capire, quando in realtà c'è poco da capire. Non sono gli altri che cambiano e non possiamo cambiare gli altri e neppure il resto del mondo. Posso cambiare solo me stessa, cambiare per quello che si può cambiare, cambiare quel tanto da farsi meno male possibile. Cambiare per volersi un pò di bene. Volersi un pò di bene? Ecco cosa pensavo questa sera. Volersi un pò di bene. Poi così come vengono i pensieri improvvisi, ho sentito un respiro nuovo. Perchè solo un pò di bene? No, volersi molto bene, molto molto bene. E pensare di volermi molto bene mi ha fatto sentire bene. Testa più leggera, cuore più leggero e mi sono sentita dentro di nuovo le emozioni, quelle stesse emozioni che sono tanto brava a chiudere dentro i miei cassetti.... E sento ancora forte quel bene e quelle emozioni per chi ancora riesce a farmi battere il cuore. E per fortuna non si è soli, per fortuna c'è ancora qualcuno che con le sue parole mi è vicino.
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