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Post n°347 pubblicato il 25 Luglio 2015 da fugadallanima
E' come andare a raccogliere nuvole col retino delle farfalle. (mai posseduto un retino per le farfalle, mai catturata una farfalla sono belle, ma da lontano) Fatica sprecata..... Poi... non voglio nuvole prigioniere, anche le nuvole sono troppo vuote per me oggi, troppo leggere, troppo inconsistenti. Voglio una roccia, solida, grigia, ferma, immobile col suo passato di storia, una roccia che sia li da sempre e che sempre resterà. Una roccia su cui posare la mano per sentirne il calore lasciato dal sole al tramonto, una roccia da accarezzare per sentirne la pietra liscia, una roccia su cui sedermi e riposare. No, non devo sedermi, non posso o i ricordi mi raggiungeranno tutti e non avrò più la forza di rialzarmi. Una roccia, la nostra delle lunghe passeggiate nel fondovalle. Si camminava verso il tramonto, con il ghiacciaio sullo sfondo, sui sassi del torrente in secca, per arrivare al "sassone" la "nostra roccia" E arrivati mi davi la mano per salire .... ero capace ma la tua piccola gentilezza era così piacevole. E restavamo sdraiati nel tepore ad ascoltare i suoni della montagna: il rumore lieve del ruscello ogni anno più piccolo, il fischio delle marmotte e se eravamo fortunati il volo dell'aquila sulle nostre teste. Sono tornata in Valle, ci sono tornata coi nostri ricordi, nostri perchè tu non eri già più. Camminavo per ore e fingevo, fingevo disperatamente tu fossi con me, ti parlavo, parlavo con la mente e con la mente sentivo le tue risposte. Un'altra vita, quella dopo la morte, dicevano. E ci credevo, dovevo crederci disperatamente, ma .... un segno, un segno di non c'è mai stato. Ed ero io a dirti vai, vai non cercare il mio dolore, lo dicevo, lo dicevo davvero. Ma era solo un grido disperato per cercarti, per dire torna, restami accanto.... Quanto tempo è passato ed ancora quando il cuore scoppia così, immagino il tuo passo nel vialetto, l'odore delle sigarette, gli sportelli chiusi...... Se tu fossi ancora qui, avrei dove posare il cuore e tutto sarebbe diverso. Se tu fossi ancora qui...... E cosa oggi mi porta così disperatamente a cercarti? Tuo figlio che lavora per casa... i lavori che facevi tu.... gli spazi che hai lasciato vuoti e quelli che sono ancora pieni di ricordi ed il volo dei fagiani.... Incredibilmente assudo vero, la cosa che di te mi piaceva meno, oggi mi porta a desiderarti con tanta disperazione. Ti voglio bene, ti voglio ancora bene, senza te com'è difficile sapere da che parte andare. Ma non posso stare ferma, però.... oggi.... oggi non ho la forza di camminare.... Domani ....
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