Un blog creato da GDTeo il 18/03/2007

Lost In The Ozone

Mi sono perso nei miei pensieri. Era un territorio non familiare.

 
 
 
 
 
 

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« PEZZI DI METALLO...SOL...L'APPUNTAMENTO ADOLESCE... »

L'APPUNTAMENTO ADOLESCENZIALE (parte 1)

Post n°58 pubblicato il 04 Novembre 2007 da GDTeo
 

first dateNel "giorno di vecchiaia che uno ha" ci si ritrova a pensare al passato e a rimpiangere la giovinezza... poi il pensiero cade sull'adolescenza e si lascia perdere.


Da giovani è peggio.

Voglio parlare di un episodio chiave dell'adolescenza, il PRIMO APPUNTAMENTO.

Partiamo dall'inizio, descrizione del protagonista:

"Maschio, apparentemente vivo, di età stimata tra i 13 e i 15 anni (con punte di 27), intelligenza ancora dislocata nell' area pelvica (sede originaria), fisicamente inappetibile, mentalmente instabile, emotivamente sicuro della propria incapacità e meccanicamente impreciso (ma stà di fronte o di sotto? Ha i denti?), cartello "torno subito" inserito nella scatola cranica."
Teo pensiero: Mi ricorda qualcuno...

Il nostro eroe è interessato ad una ragazza, una normalissima ragazzina, carina, con gusti prettamente adolescenziali e con un cervello "non pervenuto". Frase tipo del soggetto: "Ma NOOOOOOO, i Backstreet Boys (Blue/Finley/Take That/cazzonesò) sono i più grandi della terra, chi lo conosce De Andrè!!!".

Il problema è che anche la più normale delle quattordicenni al nostro caparbio protagonista sembrerà così:

"Donna, anzi, Angelo della Morte, in grado di creare e distruggere con un gesto della mano o una parola... Se tu le vai bene allora tu sei bene, Se le vai male allora sei merda. Il suo potere deriva dalla custodia della porta della felicità, della fonte del calore, dell'antro di giovinezza... Una cosa che nella mente del povero malcapitato è un incrocio tra una conchiglia, un collina al contrario e un dado da 12 per la riparazione di aerei... Ma sopratutto è una che SA' (cosa? Mistero della Fede)"

Inoltre i film insegnano che è una che non ci stà...

Non ci stà per cosa?

Per niente. Il nostro eroe, con una solida cultura forgiata da anni e anni di film adolescenziali d'oltreoceano, crede (anzi, sà) che una ragazza, VA' CONVINTA ad uscire e che, una volta fuori, stà all'uomo cercare, con favolosa astuzia e sprezzo del pericolo, il contatto fisico... Contatto che sarà sempre una vittoria, sia che esso sia un bacio che toglie un pò della polvere decennale dalle labbra, una carezza, o, più probabilemente, un sonoro calcio nei testicoli con sollevamento e separazione dei tanto amati gioielli (ragazze mie, non fà male, di più)...

Il pensiero che ad una ragazza possa far piacere il contatto, o che lei stessa lo cerchi per prima, è solo una patetica ERESIA che và punita secondo il rituale della santa madre chiesa (di Chuck Norris).

Con queste premesse, capirete che il chiedere un appuntamento non è cosa facile, e che il nostro eroe preferirebbe piuttosto un'operazione a cuore aperto fatta dal macellaio sotto casa.

Le strategie con cui "convincere" la malcapitata (perchè lei non ci stà, ovviamente) possono sembrare all'apparenza casuali, ma non lo sono mai... ne scrivo alcune:

LETTERA D'AMORE: Il nostro eroe, come un romantico stilnovista, scrive al buio della propria stanza una lunghissima lettera, dove, in un orgia di complimenti, umilia tutto sè stesso, utilizzando frasi che, nella sua mente "delicata", funzionano, tipo: "Ti prego, concedimi un appuntamento, ti falcerò il prato, ti farò i compiti, ti farò uscire con un altro..."; o anche "Sò che non ti merito, ma dammi una possibilità..."; o la migliore " Se ci tieni alla vita della nonna presentati alle fontanelle alle tre di sabato, sola e disponibile..." (e questa, devo dire, funziona..)

FURTO DI NUMERO DI CELLULARE: Il nostro condottiero riesce, con l'astuzia, la sagacia o tramite servili promesse fantozziane, ad estorcere il numero di telefono della malcapitata da qualche suo amico. Iniziano una serie di messaggi anonimi: "Ciao, sono un ammiratore segreto, rimango tale finche non sò per certezza e tramite la firma di un contratto che ci stai..." oppure "Ciao, forse mi avrai notato, o forse no, non mi espongo spesso, anzi, non mi avrai notato di sicuro..." oppure, la più gettonata, un SMS con sù scritto "Pronto è la salumeria Marconi?... Scusi, ho sbagliato numero" (da nostalgici dei tempi cupi, quelli del telefono fisso).

UTILIZZO DELLA CUGINA: Strategia all'apparenza sicura...all'apparenza. L'impavido si rivolge alla (creduta) fidata cugina, ogni impavido ha una cugina e ogni cugina di impavido è sempre migliore amica della malcapitata... E' matematico. Alla cugina il nostro eroe chiede di combinare un appuntamento, raccomandandosi ossessivamente, con un discorso le cui parole chiave sono "discrezione", "serenità" e "se non vuoi non fà niente, è una cosa buttata lì per caso, non ci ha pensato molto". Il discorso della cugina all'amica avrà le seguenti parole chiave "innamorato", "disperato", "arrapato" e "vibratore bifallico a tre velocità".... Giusto un pelo diverse.

Ovviamente il presentarsi, fare due chiacchiere e chiedere di uscire con un semplice "Se sei libera sabato, ti và di andare..." è considerata un'offesa alla razionalità della SCIENZA DELL' APPUNTAMENTO... E come tale punita con l'espulsione dalla comunità scientifica.


La "scelta del posto", la "vestizione e profumazione del guerriero" e lo "svolgimento della battaglia" alle prossime puntate, se avete voglia di sapere come và a finire...
 
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I am a drifter on a hungry empty sea
There is no one on earth to rescue me
The winter storms they freeze me
Summer burned alive
I can't remember when another soul passed by
Marooned and stranded, on the Islands of the Damned
There is no one on earth to take my hand
There is no voice to speak, no soul for company
The sun goes down like blood into the Western Sea

Alone and dying, and a thousand miles from home

I know I never was so broken and alone
I searched the sky for God, shivered to the bone
Drowned in sorrow, Lost in the Ozone

No hand for me, abandon me

Wash over me, watch over me, drowned forever
Alone and crying, and a thousand miles astray
Alone upon the cruel sea, forsworn and cast away
I turned my face to god, but his face was turned away

Lost in the Ozone, nothing left to say

Lost in the Ozone, nothing left to say
Nothing left to say, nothing left to say
Wash over me 
 
 
 
 
 
 
 
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