MAGLIE 2013/14 GAETANO SCIREA « La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so dire cosa, ma sono orgoglioso di farne parte. » (Gaetano Scirea) IL CIELO E' BIANCONERO SEMPRE CON NOI
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FABIO GROSSO INDOSSERA' LO STORICO NUMERO 6 DI GAETANO SCIREA
Post n°679 pubblicato il 03 Settembre 2009 da juve_in_my_heart
A FABIO GROSSO IL 6 DI SCIREA! Cobolli: «Grande giocatore: di classe e anche di talento». TORINO, 2 settembre - Il neoacquisto della Juventus, Fabio Grosso, avrà la maglia numero 6 di Gaetano Scirea, l'indimenticato campione bianconero di cui domani ricorrono i vent'anni della scomparsa. «Indossarla sarà un onore e un grande privilegio», ha detto il campione del mondo del 2006 (che ha ereditato la casacca di un iridato dell'82 in Spagna), che è stato contattato dal sito internet del club juventino nel ritiro di Coverciano. «Portare il numero di Gaetano Scirea, una leggenda del calcio, un uomo che ancora oggi è un esempio per tutti noi calciatori - ha aggiunto Grosso - contribuisce a farmi sentire, da subito, parte di una storia sportiva straordinaria. Spero di meritare la fiducia della società, di ripagare i tifosi e i compagni per l'affetto con cui mi hanno accolto». COBOLLI: «UN GIOCATORE DI CLASSE» - Un grande uomo e un grande giocatore, che ha incarnato alla perfezione lo stile e lo spirito della Juventus. Il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli ricorda così Gaetano Scirea, di cui domani ricorrono i vent'anni dalla scomparsa. «Il 3 settembre 1989 fu per me una giornata normale - ricorda Cobolli sul sito internet del club - sino a quando non appresi dalla televisione la notizia della tragica morte (in un incidente stradale, n.d.r.) di Gaetano Scirea in Polonia». Il tempo non ha cancellato il ricordo di questo grande campione: «Era un giocatore di classe - ha sottolineato Cobolli - che ha rappresentato la Juventus giocando tanti anni in bianconero, in un ruolo che ora non è più attuale, quello del libero, ma che lui interpretava in maniera molto dinamica». «Aveva degli ottimi piedi - ha continuato il n° 1 bianconero - ed era capace di impostare il gioco», oltre che «di segnare grandi gol»: «ne ricordo due mirabolanti - ha detto Cobolli - fatti al Toro che mi riempirono di gioia e soddisfazione». Fonte: Corrieredellosport.it
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