dal baule del nulla

Carina, peccato che sia uno di quei cantautori praticamente rimossi dalla memoria nazionale.

E' stato piacevole riascoltarla; in effetti l'autore è praticamente scomparso (musicalmente) dopo la canzone.

Buon pomeriggio mio caro Roberto, si ho avuto il grande piacere di vedere l'inizio di Sanremo, al contrario non riesco ad ascoltare il brano da te proposto. Devo ammettere che lo scenario era al quanto spettacolare ed al di fuori della banalità. Ovviamente resta un mio modesto parere in quanto dopo si vola fra i pensieri e desideri di essere liberi. Un caro abbraccio

Invece questa canzone mi rese un pò 'giustizia', nel senso che, da bambino, usavo dire 'a me mi' venendo subito ripreso in famiglia e, ancor peggio, a scuola, dalla maestra, sia verbalmente che sulle esercitazioni scritte, bollato con cerchietti o sottolineature col lapis in rosso... E dopo la canzone rivendicai la 'mia' espressione a casa come forma corretta (vedete? E il titolo di una canzone, la cantano in tv e nessuno dice niente!), non potei fare le 'rimostranze' alla maestra perchè facevo le medie. Sai, non ho mai visto un festival per intero, al limite qualche spezzone, e ancora non ho visto nulla dell'edizione di quest'anno... E aspetto altre canzoni come questa che 'omologhino' certi miei strafalcioni grammaticali ancora presenti in me! Ma, al di là di tutto, la tua presenza qui, rappresenta fonte di gioia, altro che festival, che possa piacere o meno. Un abbraccio anche a te!

Grande Roberto. E' o non è Poesia, questa?.. Una che nella mischia, ha quel lusso di essere assaporata con occhi grandi.. grandi, come quelli di Charlot.

Galeotto fu quel 'a me mi...' che ha fatto si di pescarla dal dimenticatoio e metterla qui, e sfido chiunque, che, chi ha più o meno la nostra età se la ricordano ancora, nessuno l'ha dimenticata, una fiaba amara e candida allo stesso tempo oltre a ciò che hai menzionato. E ti ringrazio di aver passato qui, una mezz'oretta del tuo prezioso tempo, ne sono stato molto lieto. Buonanotte.