Post n°486 pubblicato il 03 Dicembre 2017 da roby.floyd
BACK IN BLACK (1980)
Un classico! E potrei chiudere qui...e invece devo pur scrivere qualcosa e spiegare (a chi?) l'imprescindibilità di un disco che ha marcato indelebilmente il rock degli anni '80. E pensare che c'è chi lo considera solo un grande album... "Back In Black" è stato, inaspettatamente, la linfa vitale che centinaia di gruppi hard attendevano a bocca aperta, il colpo di bacchetta sul leggio dato dai maestri del boogie rock'n'roll. E tutto questo alla faccia della cattiva sorte che si era portata via Bon Scott solo un anno prima! L'album nero degli australiani è l'omaggio irriverente, scanzonato, quasi irridente, alla morte dell'amico. E quasi a rafforzare il clima di sfida, di scherzo con il satanismo dilagante, è proprio "Hells Bells" a prendere per il naso il fato. Non so dire se gli AC/DC fossero veramente consapevoli della miccia che avevano innescato con questo vinile, per una sorte di romantico senso della fatalità mi piacerebbe pensare di no, di certo i risultati andarono al di là di ogni previsione: all'epoca una moltitudine di fotocopie invase il mercato del rock; da Back In Black in poi, non furono solo i poveri di idee a ricalcare gli AC/DC...ci si misero pure gruppi che di squarci di genialità, almeno in passato, non avevano tanto difetto...un esempio su tutti? Gli ZZ Top di "Eliminator": il loro metallico, micidiale "chack-tump" della batteria deve tutto agli AC/DC! E poi, come dimenticare i primi anni ottanta, dove se non suonavi come gli AC/DC, gli Iron Maiden o i Metallica, in ambito hard rock, non avevi benchè minima possibilità di farti ascoltare? "Back In Black" è una rara miscela, una (forse) irripetibile connessioni di brani tutti azzeccati, perfetti: uno dei più grandi heavy dancing albums di tutti i tempi. E non credo che qualcuno possa contestarlo...
Co-fondatore insieme al fratello Angus e 'centromediano-metodista' degli AC/DC, una delle chitarre ritmiche più strepitose della storia del rock; comunque era già fuori dalla band dal 2014 per la sua malattia pur partecipando all'ultimo album della band. For those about to rock (we salute you). Buona giornata anche a te!
Nei giorni scorsi ho ascoltato qualche loro brano alla radio. C'era chi faceva (e fa) casino, più che Musica, e chi faceva (e fa) Musica. Loro facevano Musica.
Anche gli AC/DC, nella loro ultraquarantennale carriera, hanno avuto degli alti e bassi. Angus Young è rimasto l'unico superstite della band storica, atteso che anche il cantante Brian Johnson, ossia colui che rimpiazzò Bon Scott dopo la sua morte, ha seri problermi di voce, tant'è che il tour dell'anno scorso fu sostituito, direi degnamente, da Axl Rose, il cantante dei Guns'n'Roses. Chissà se Angus saprà ancora stupirci dopo aver perso ben due fratelli nel giro di poco tempo (anche George, musicista e produttore discografico è morto pochi giorni prima di Malcolm).
Mah! E' una cosa inevitabile in musica, ma in generale anche nello spettacolo, quando qualsiasi cantante o band di un certo rilievo si sciolgono o vengono a mancare; e allora ecco le compilation o dvd commemorativi...per farla breve un pò come indietro tutta. Riverisco.
Inviato da: occhi_digatta
il 23/06/2021 alle 11:08
Inviato da: ReCassettaII
il 17/03/2021 alle 13:44
Inviato da: cassetta2
il 12/10/2020 alle 09:33
Inviato da: Roberta_dgl8
il 27/08/2020 alle 21:48
Inviato da: ditantestelle
il 20/08/2020 alle 17:28