Creato da roby.floyd il 31/01/2014
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Una volta Napoli cantava così

Post n°599 pubblicato il 19 Giugno 2020 da roby.floyd

 

 

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 19/06/20 alle 19:47 via WEB
Bellissima versione, piena di virtuosismi vocali fra l'altro
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 20/06/20 alle 14:12 via WEB
I vocalizzi finali sono un grido liberatorio, una catarsi.
(Rispondi)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 21/06/20 alle 02:51 via WEB
Vero
(Rispondi)
Cherrysl
Cherrysl il 19/06/20 alle 21:00 via WEB
Parto subito dicendo che questa canzone a me piace moltissimo. Lo so che lo dico per molte canzoni, però credo di poter dire che questa insieme a Tu si na cosa grande sono le mie canzoni napoletane preferite. Alan Sorrenti ha avuto secondo me non poche difficoltà a cantarla in falsetto, dunque bravo e la sua è una versione molto intensa
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 20/06/20 alle 14:19 via WEB
In realtà, e parto da un discorso molto più ampio, Alan Sorrenti rappresenta un grande mistero della musica italiana; per chi conosce i primi lavori compresa questa originale quanto dissacrante 'Dicintencello Vuje' i suoi virtuosismi vocali erano il vero marchio di fabbrica che trasmetteva un'emotività e sensibilità pari in Italia solo a quella di Battisti ed al Graziani più illuminato e la dimostrazione è questo classico immortale, praticamente lo fa suo e facendo storcere un pò il naso ai puristi della canzone napoletana. Tristemente conosciuto per i suoi noti successi, Alan era altro, molto altro.
(Rispondi)
several1
several1 il 21/06/20 alle 11:54 via WEB
Piaceva pure a me questo Alan e questa canzone
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 21/06/20 alle 15:00 via WEB
Successivamente deve aver sbattuto la testa da qualche parte...oppure un indizio ce lo da Battiato in una sua famosa canzone: "Siamo figli delle stelle pronipoti di sua maestà il denaro".
(Rispondi)
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