Creato da roby.floyd il 31/01/2014
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« Una volta Napoli cantava cosìUna volta Napoli cantava così »

Una volta Napoli cantava così

Post n°633 pubblicato il 23 Luglio 2020 da roby.floyd

 

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 23/07/20 alle 19:08 via WEB
Non ci sono parole. Emozione pura
(Rispondi)
 
roby.floyd
roby.floyd il 24/07/20 alle 13:30 via WEB
Mi fa piacere che percepisci anche tu certe atmosfere.
(Rispondi)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/07/20 alle 20:33 via WEB
Bè, la ragazza ci sa fare
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 25/07/20 alle 13:56 via WEB
Si, Noa poi possiede una qualità, un pregio in questo contesto, cioè, chi non conosce il napoletano da l'impressione di essere una vera napoletana grazie alla versatilità della sua voce ed agli 'ammiccamenti' vocali che sono molto simili a quelli delle interpretazioni napoletane.
(Rispondi) (Vedi gli altri 9 commenti )
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/07/20 alle 19:00 via WEB
Forse una certa cultura napoletana, per lo meno quella che ha prodotto certe canzoni o una certa ritualità quasi pagana, è il prodotto delle dominazioni, ma soprattutto dell'essere aperta verso il mediterraneo. Certe sonorità hanno qualcosa di arabeggiante. Noa è yemenita, quindi, è un po' avvantaggiata. Fra l'altro, una volta anche Omar Sharif aveva parlato di questa vicinanza napoletana alla cultura musicale arabeggiante.
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 26/07/20 alle 11:48 via WEB
Ok, è tutto esatto quel che esprimi...ma la lingua è totalmente diversa, nel napoletano trovi in alcune parole assonanze che si avvicinano allo spagnolo, ma soprattutto al francese, non di certo alla lingua araba... al limite "allà", ma ha tutt'altro significato rispetto a Maometto.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/07/20 alle 12:48 via WEB
No, non la lingua, ma certe sonorità
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 27/07/20 alle 13:59 via WEB
Si, sonorità in particolare del 1700.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/07/20 alle 19:21 via WEB
Soprattutto quelle più antiche, si
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 28/07/20 alle 13:49 via WEB
Si, e ritornando un attimo sulla lingua napoletana, oltre allo spagnolo ed al francese c'è anche una 'ndicchia di greco!
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/07/20 alle 20:22 via WEB
Anche del greco? Pensavo vhe fosse più presente nella cultura ed in certe parlate calabresi o pugliesi
(Rispondi)
 
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 29/07/20 alle 14:54 via WEB
Certamente no ai livelli che trovi in certi paesi della Calabria o della Puglia, ma parole tipo 'ciofeca' (schifezza, parola resa italiana da 'Toto'), oppure 'paccheri' (schiaffi, e ci hanno chiamato pure un certo tipo di pasta) sono parole greche o derivate comunque da questa lingua. E mo' che mi ricordo nel napoletano c'è anche l'arabo! Tamarro (l'equivalente di coatto romano, il cafone per intenderci) deriva dall'arabo, me lo disse un nordafricano.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 29/07/20 alle 19:48 via WEB
Ah si? Paccheri (buoni..... intendo quelli commestibili) e ciofeca sono termini di origine greca? E tamarro di origine araba? Francamente non me l'immaginavo proprio. Vabbè, termini genovesi come gabibbo (che deriva da habib=amico), musciamme (antico piatto a base di carne di..... delfino, ora sostituito con altro pesce), o mandillo (fazzoletto) sono di origine araba. Potere degli scambi marittimi e delle società aperte
(Rispondi)
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