imagomentis - ***
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sopra un libro un bicchiere

di passaggio sull'occhioun nome e un visoe un mucchio di parolea farne corpo sull'animagioco di mani a tenderel'equivoco dei fianchied una bocca duttile ad ornarel'immagine increspata sopra il ventrela testa obliqua sul traslato dell'erose cinque dita a conca sulla chioma arruffatapagine ammonticchiate di conforto all'esistere e un prologo inespressoal ritoccarsi pelle su pelle e coitidi…
 

vortice all'occhio

 un'ennesima alba mi sorprendeancora vivo al mondonel silenziodi queste forme inutiliallo sguardoperché già viste altroveo perché lettein fogli frusti al visibileo vagheggiatinei giorni sgombri all'esisterele fattezze del sognoin fila indianatiepide al segnonella memoria piena di doppionistanno dietro alle rossetracce dell'erose si ingarbuglianonella forma del tempo circolarezampillando ricordi come stellebuie all'occhio dal temponel fondo del bicchierebrilla incoscienteun…
 

come l'alba e il tramonto

 ed è forse poiesis questo fare allusivodi parole il ristoroall'anima errabondanel richiamo velato d'immaginario e vero tra l'eros ed il logos tra il desiderio e il direper raccontarsi a cennidi una mancanza attonitadietro un lessico sparsosottinteso all'esisteredel ricominciamentoa cerchio anello mantrache ci fu dono e kaosdall'infinito imagoobliqua di riflessotra suoni e segnisignificati e simbolidi un…
 

la taverniera mesce

e c'è un sole che arrivapiccolo e caldosulle dune dell'animamentre il corpo slacciatosi assopiscela taverniera mesceliquido fulvoin una tazza blu di terracottae l'incavo dei seni denudatoda una traccia di stoffadebole all'occhiomostra un anello rosadi carne ritta al toccodello sguardosul ripiano legnosouna mano si arricciae la memoria curvatorna al passatodove ci fu qualcosache l'assopìprobabilmente il corpodivenne…
 

ed un abbaglio pitturato di blues

e c'è indolente una musica jazz sparsa nell'aria che sganghera a tratti gli occhi e se non fosse ancora mattinata un gotto giallo ci starebbe bene a togliere gli avanzi di memoria da questa testa che rumoreggia frasi in sottofondoe c'è persino una risata sfottente di una ventenne indocile che nel passato un po' mi…
 

vacuo d'impermanenza, divertissement

 come colpi di reni sul reale in essenzaa togliere le inesattezze della ragionecon spruzzi d'eros inesatti al toccoe suoni all'essere gesti e sommossequi e nell'altrove misto di immaginarioe concretezza all'esistere prima di alloraio foglia e persino pietra e faggio al solee olivo antico sulla scogliera e vermenella polpa e calabrone sul muro e luce al…
 

epifenomeno all'essere

se scrivo ancora è per sortedi promemoria all'esistereperché del fottere ormai me ne strafottoe il gioco frivolo dell'eros da gargotta- il déjà-vu del corpo stuzzicato -mi tedia l'iride forse è persino il kaos che affattura la pantomima effimera dell'egod'estasi quotidiana civettuoladentro un bicchiere trovola dissonanzae sul giacigliouna femmina succhiaciò che m'avanzail clown metafisico che sonosull'asta…
 

con gli occhi verdi ed i capelli rossi

 segni di sbieco tracciati in versistelle carminio oblique ai sognilune sui mariagli orizzonti rossilinee ondeggianti di scuro azzurro argenteoed è l'occhio che scrive la barricata all'urtodi cianfrusaglie esteticheutili al mondo e inutilial mio scrivere stancodi ricercare perle nella melmae immagini e visioni sparse nel kaosdi vortici e spiralicinte di eros e ammassi di memoriaammonticchiata in…
 

le rune rosse del mio piccolo sole

   le rune rosse del mio piccolo solesono segni nel cieloche appare fosco, sporcodi nubi sporche eppure il cieloha un sogno rosso che si mostra a lampicarmini sui contorni scarmigliatidei cirri scuri sull'orizzonte a cennied è un pensiero folle che s'involaall'alba incerta di cianfrusaglie sparsesugli occhi inospitali ai sensi,disincantati agli atti osceni, urgenti al vivere ed…
 

tra le righe di quei segni inchiostrati

     e sulle pagine dei miei libri umettati,come cosce dischiuse da spiluccare piano,scorrono mani ed occhiin grovigli caotici,da rammentare a caso,tra le righe di quei segni inchiostratiche diventano simboli,come tutto l'esistere in forma di parola,e si trastullanoin quello spazio bianco un po' ingiallito,quasi d'assurdo pallido,indefinito, erotico,folle crogiolo saturo della scrittura,dell'immaginario, del sogno 
 

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