Post n°111 pubblicato il 30 Aprile 2013 da ilsognor
Incastono la mia anima nel tuo sguardo rispecchiandomi nei riflessi dell’iride tra quelle infinite sfumature che mi trascinano in un mondo dove la tua unicità regna sovrana.
Libero i mei pensieri affidandoli al vento affinché li trasporti oltre l’orizzonte che ci sovrasta dove ogni desiderio si trasforma in realtà ed i sogni sono quotidianità da ingurgitare
Chiudo gli occhi inebriandomi nell’essenza della tua pelle che mi conduce le fragranze della tua imperiosa femminilità mentre le mie labbra sfiorano il tuo collo, perdo ogni ragione riverberandomi in quegli amplessi dalle mille sfaccettature che li rendono unici ed irripetibili nel loro essere.
Stretti, avvinghiati tra le nostre braccia danziamo nell’impero dei sensi peculiari nel nostro amarci incondizionato suggellandolo nell’unione dell’atavico nettare.
Spossati ci abbandoniamo nel nostro insaziabile Sguardo. @Kaen
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Post n°110 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ilsognor
Fermarsi ad ascoltare il silenzio che improvvisamente mi fascia. Lo sguardo rivolto al cielo a decrittare empirici disegni creati da tenebrose nuvole che giurano marosi di pioggia.
Seguire le follate di vento che combattono con qualunque energia per pulire lo sprazzo di cielo che ingabbia la mia anima.
Abbassando ogni barriera cancellando ogni muro non trovo la forza per rialzarmi a spiccare il volo. La tiepida aria primaverile non riesce a rinvigorire le mie ali ed allora, solo adesso, prendo coscienza, e mi abbandono alla mia ventura.
C@KAEN
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Post n°109 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ilsognor
Fermarsi ad ascoltare il silenzio che improvvisamente mi fascia. Lo sguardo rivolto al cielo a decrittare empirici disegni creati da tenebrose nuvole che giurano marosi di pioggia.
Seguire le follate di vento che combattono con qualunque energia per pulire lo sprazzo di cielo che ingabbia la mia anima.
Abbassando ogni barriera cancellando ogni muro non trovo la forza per rialzarmi C@Kaen
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Post n°108 pubblicato il 05 Aprile 2013 da ilsognor
Effondo fiumi di espressioni che si riversano nelle acque di un oceano lontano, essenze che si sbaragliano nell’immensità di acque salate nel loro sbracciarsi per emergere sulle increspature delle onde, accecano gli occhi disperdendo le forze del loro lottare
Stanche si inabissano in remote sacche ove il silenzio regna sovrano e alla luce non vi è permesso accesso.
Copyright ©Kaen
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Post n°107 pubblicato il 04 Aprile 2013 da ilsognor
Albe e tramonti a susseguirsi nel voler sigillare l’incanto dell’amore che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle sulle nostre pulsioni.
Amore che inonda l’aria lasciando dentro di noi pienezza e desiderio incontrastato, appagando ogni nostra bramosia pur non riuscendo a placare la nostra inedia.
Non vi sono coperte su lenzuola stropicciate ma il tuo corpo a sigillare i nostri umori uniti in un'unica materia.
Amore, il nostro, che ci dona ogni volta emozioni diverse e mai vissute.
Amore unico, travagliato ma desiderato con tutte le forze presenti in noi stessi …
Copyright ©Kaen
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Post n°106 pubblicato il 29 Marzo 2013 da ilsognor
Imbarazzo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Per imbarazzo (dallo spagnolo cinquecentesco embarazo, "ingombro materiale"[1]) si intende di solito uno stato emotivo più o meno intenso e generalmente di breve durata che si manifesta esclusivamente in una situazione sociale, comportando senso di fastidio o di disagio espresso in contesti psicofisiologici e comportamentali, anche per incertezze nel decidere rispetto a soluzioni in contrasto tra loro; per imbarazzo può intendersi anche un ostacolo, la difficoltà a risolvere un problema, o un semplice disturbo digestivo[2]. L'imbarazzo può essere un sentimento simile alla vergogna, ma il senso di vergogna può essere anche provocato da motivazioni che nessun altro conosce, mentre l'imbarazzo è sempre pubblico (riferibile al concetto di "ansia sociale"[3]). Inoltre l'imbarazzo di solito è causato da un atto socialmente inaccettabile piuttosto che moralmente sbagliato. La rappresentazione artistica dell'imbarazzo è più frequente nella letteratura umoristica, ad esempio in Una signorina in imbarazzo (A Damsel in Distress, 1919) di P. G. Wodehouse o nell'opera buffa, come in L'ajo nell'imbarazzo, libretto di Jacopo Ferretti tratto dalla omonima commedia del 1807 di Giovanni Giraud, già adattata per l'opera da altri librettisti e compositori, e musicata da Gaetano Donizetti.
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Post n°105 pubblicato il 28 Marzo 2013 da ilsognor
Voglio vivere tra le tue braccia e perdermi in quelli istanti che solo tu mi hai saputo donare.
Facendomi conoscere L’amore
Copyright ©Kaen
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Post n°103 pubblicato il 26 Marzo 2013 da ilsognor
Accartocciato in un angolo dell’universo osservo figurazioni scorrere lungo i miei pensieri quasi palpabili come immagini di un vecchio film in bianco e nero, colori assoluti contrastanti opposti che non si attraggano ma nel loro respingersi creano nell’universo disarmonia ed un precario equilibrio su cui si basa il corso della vita. Provo a scrutare la mia anima, a sbriciolare la mia ragione, il mio esser uomo, ma non mi trovo, cerco nelle mie tasche quella luce che trascina la bellezza dell’amore, con la punta delle dita tasto gli angoli remoti delle sacche cercando di afferrare l’ incanto, l’essenza della vita, la festosità dell’amare, ma le mie mani rimangono vuote, le mie dita screpolate dal freddo che s’è creato nella sua assenza. Osservo, scompongo il mio io e mi rendo conto del mio non saper amare. Si sgretolano le convinzioni del mio saper donare l’amore, le certezze nell’amare, nel donare senza chiedere, nella bellezza di un bacio, nel desiderare di vivere l’amore. Non so amare e non conosco il valore dell’amore. Solo adesso che le certezze non sono illusioni e le illusioni non sono verità mi colloco tra quel disequilibrio tra il bianco ed il nero, nutrendomi della disarmonia che vi regna attendendo invano il solo tramontare e le tenebre avvolgere le mie stanche spoglie. So di non saper amare .
Copyright ©Kaen |
Post n°102 pubblicato il 25 Marzo 2013 da ilsognor
Smarrirsi in un unico abbraccio svincolarsi dalle proprie zavorre per vivere nell’interezza le emozioni che fluiscono nelle vene legandosi In un unico respiro facendo degli altrui desideri i propri sogni le proprie aspirazioni respirando con l’altrui respiro parlando attraverso le sue labbra sentendosi un unico corpo sagomando in sola essenza.
Fai delle tue aspirazioni la mia luce. Rivestiti dei mie sentimenti colorando con essi il tuo sguardo e profumando la tua pelle.
Amami e abbandona ogni tua logica in questo amore
Copyright ©Kaen
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Post n°101 pubblicato il 22 Marzo 2013 da ilsognor
Annuso l’aria di nuova primavera intrisa nella fragranza della tua femminilità. Assaporo lentamente quel primordiale miele che stilla da un’intimità celata, agli occhi dei profani, ma illuminata, e svelata ai miei.
Amando nella pienezza di se stessi si perde la certezza della razionalità. Gli occhi dell’amore liberano i nostri passi verso orizzonti mai esplorati carichi di unicità nelle emozioni, profanatrici di segreti inconfessati e demolitrici di barriere che sembravano invalicabili .
Perdersi coscientemente uno dentro l’altro è aspirazione di vita nell’amarsi
Copyright ©Kaen
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Post n°100 pubblicato il 20 Marzo 2013 da ilsognor
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Post n°99 pubblicato il 20 Marzo 2013 da ilsognor
Uno scrigno inabissato nel profondo degli oceani, la sua imperiosa femminilità, nascosta ai raggi di un nuovo sole nato nel crepuscolo di un era colma di nubi, strati di acqua a celarne i suoi ornamenti offuscati agli occhi dell’ intelletto, impedendone il suo riverberarsi.
Concatenazioni che nel loro trascinarsi rubano il respiro ingollando in un angolo dell’universo quell’aria di magia colorata dalla semplicità del compiacersi .
Essenze, libere in corpi avvinghiati ove la carnalità non è padrone, inondano l’aria ricadendo tra le pieghe di lenzuola stropicciate ed una coperta troppo corta per offuscarne la propria assenza.
Assistendo ai mutamenti di un grembo che urla l’imperiosa femminilità, provo a raccoglierne l’assenza di quelle sfaccettature che profumano di primavera .
Copyright ©Kaen
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Post n°98 pubblicato il 19 Marzo 2013 da ilsognor
Smania, aspirazione di avvinghi passione intrisa nelle entusiasmi, emozioni di un amplesso mutevole.
Ingurgitando l’estasi del conoscersi diveniamo essenza di infuocati riverberi, perenni nel loro rincorrersi verso quell’orizzonte mai troppo lontano e mai troppo vicino, che affrancandosi in una rinnovata follia incantatrice inebriano gli animi e le menti.
Nella completezza del proprio donarsi si sfamano gli occhi della ragione ricevendo l’essenzialità di quell’essere unica sostanza nella bellezza primordiale dell’amarsi.
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Post n°97 pubblicato il 17 Marzo 2013 da ilsognor
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Post n°96 pubblicato il 16 Marzo 2013 da ilsognor
Non cerco tranquillità. Non ho bisogno di parole che ingentiliscono il mio peregrinare. Non ho bisogno di miraggi sahariani per rifocillare l’arsura della mia essenzialità. Non ho bisogno di chimere ingannatrici pronte a sfidarmi nell’illusione di un vivere non vissuto
Volevo solo sentire sulla mia pelle la dolcezza dei tuo occhi, il profumo del tuo tegumento ambrato, l’essenza primordiale della tua aura, essenza di vita per un rozzo pellegrino pronto a sfidare a mani nude le ripide e scoscese pareti di una inespugnabile montagna.
Ho paura di sognare; nella mia reviviscenza lo sgomento ha afferrato la conciliazione, che solo poche ore prima, si era impadronita della mia esistenza.
Ho paura del sogno peculiare di una verità inconfessabile.
Vorrei vivere e non sopravvivere
Copyright ©Kaen
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Post n°95 pubblicato il 14 Marzo 2013 da ilsognor
Fiumi di parole a rincorrersi verso l’infinito di un orizzonte mai scoperto, occhiate ad incunearsi nell’ iride di sguardi che si aggrappano all’essenza della vita.
Sentirsi, ascoltarsi nei propri battiti del cuore, mentre nella ragione si riversano acquazzoni carichi di pensieri senza trovare un mare dove sfociare.
Vivere l’emozione di un incantesimo che profuma di unica essenza intrinseca nel proprio appartenersi.
Copyright ©Kaen
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Post n°94 pubblicato il 13 Marzo 2013 da ilsognor
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Post n°93 pubblicato il 12 Marzo 2013 da ilsognor
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Post n°92 pubblicato il 07 Marzo 2013 da ilsognor
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Post n°91 pubblicato il 07 Marzo 2013 da ilsognor
Perdermi nel tuo sguardo quando il tuo corpo freme vibrando come corde di violini pizzicottate da mani esperte di orchestrali di antica data, mentre il piacere s’impossessa della tua ragione.
Scapitare in quegli occhi che indossano i colori di un arcobaleno mai nato, nel corso di una tempesta di amplessi indescrivibili. Non vi sono parole e cantori, ad oggi, capaci nel descriverne l’intensità o le sfumature,
Impossibile resistere, nessun argine di cemento o acciaio imbriglia, il desiderio di vederci avvinghiati intenti, da attori protagonisti, in quella danza ancestrale che ogni essere umano desidera almeno una volta vivere nella sua pelle e nella sua ragione.
Sazia, mansueta la mia sete con il nettare atavico che sgorga dalla tua fonte femminile. Fa che il tuo respiro sia linfa per il mio vivere imbrigliami tra le pareti della tua anima, mia sovrana.
Copyright ©Kaen
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