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Ciao, amica mia...

Post n°158 pubblicato il 20 Marzo 2011 da alla09

E' morta una mia carissima amica...aveva scoperto di essere malata a luglio, la malattia se l'e' portata via in pochissimi mesi, distruggendola nel corpo e nell'anima. Una persona speciale....con cui la vita non è stata tenera, riservando tanti problemi e dolori,eppure ha avuto sempre una gioia di vivere enorme. Un esempio per tanti che hanno molto e non sanno apprezzare niente. Potrei scrivere tante cose...ma non me la sento. E forse sarebbero riflessioni banali...come trovare un senso in tutto questo? Ma d'altra parte hanno forse senso la sofferenza , la malattia e la morte che colpiscono migliaia di persone ogni giorno, anche bambini e ci lasciano indifferenti perchè sono per noi sconosciuti... o al più fotogrammi di un telegiornale?

E' di altro tipo la riflessione che invece volevo condividere su questo blog. La mia amica, come me, non aveva una "famiglia tradizionale": c'era lei, la madre-ormai anziana e resa inconsapevole dall'alzheimer- e la figlia. Al funerale c'era molta gente, amici , colleghi, ma...quello che mi ha colpito era la solitudine della figlia. Si vedeva benissimo che accanto a lei non c'era una famiglia, qualcuno che condividesse realmente il suo dolore e la sostenesse..tutti noi soffrivamo, certo, ma era un dolore diverso..alla fine ognuno salutava e se ne tornava a casa propria, alla sua vita...soltanto la vita di quella ragazza era cambiata radicalmente, per sempre.

Questa è la vera solitudine. Non è la mancanza di compagnie, amicizie, quelle si trovano sempre...è trovarsi soli ad affrontare i grandi dolori e le grandi gioie della vita che, inutile sostenere il contrario, può realmente condividere con noi soltanto chi ci ama, chi è parte della nostra famiglia. E' una condizione che io conosco bene...ricordo la morte di mio padre, ricordo le preoccupazioni della gravidanza, il timore che quacosa andasse storto...e sarei stata da sola ad affrontare le conseguenze. Forse proprio perchè l'ho provato in prima persona, l'ho visto in questa ragazza, sicuramente molto più giovane e fragile di me.

Ed ho anche pensato a mia figlia che tra qualche anno potrebbe essere al suo posto...pure lei non ha nessuno oltre me. Non posso farci nulla. Se non cercare di renderla autonoma e indipendente il più presto possibile, in grado di badare a se stessa e gestire la propria vita ( ed in questo la mia amica ha in parte sbagliato, purtroppo). E sperare che abbia più fortuna ( o sia più brava di me) e magari trovi l'amore, una persona con cui costruire un vero progetto di vita.

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Commenti al Post:
donnaemadre
donnaemadre il 05/04/11 alle 16:04 via WEB
Sì, dobbiamo costruire per i nostri figli un tessuto sociale, perché i legami non sono solo quelli di sangue. Poi, appena avremo modo di sentirci, ti racconterò un episodio analogo.
(Rispondi)
milena266
milena266 il 05/08/11 alle 13:08 via WEB
dove sei?? :D .....manchi!!
(Rispondi)
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Il mio calvariopostato da La mamma
Venerdi 13 Aprile 2007 ore 19:38:10 

Azzurra nasce il 21 ottobre del 2002 a Cecina con parto naturale. Alla nascita pesava 2 kg e 120 ed era lunga 46 cm, per il resto era tutto a posto. Dopo una settimana di ospedale torna a casa. Azzurra mangia e dorme. Il 30 dicembre alla visita di controllo Azzurra pesa 5 kg ed è lunga 56 cm; va tutto per il meglio. Intorno al mese di febbraio si inizia a intravedere un rallentamento nella crescita, sia in peso che in lunghezza. Il tutto coincide col ritorno della mamma a lavoro e col primo vaccino. Il pediatra fa eseguire un esame delle urine che risulta positivo allo streptococco fecali. Si interviene con l’antibiotico. L’infezione passa ma Azzurra non aumenta ugualmente di peso e non allunga. Nel mese di maggio viene inviata dal pediatra da un endocrinologo dell’ospedale di Pisa che visita la bambina, esegue una serie di ecografie e dichiara che Azzurra gode di perfetta salute e che la mamma è troppo apprensiva. Insoddisfatti i genitori di Azzurra la portano da un nutrizionista di Pisa che consiglia una ecografia celebrale per escludere patologie gravi. L’ecografia viene effettuata insieme a quella per il gastropirolospasmo ed entrambe risultano perfette. A giugno Azzurra viene ricoverata all’ospedale di Livorno, qui le viene dato il Peridon un farmaco che aiuta la digestione in quanto favorisce lo svuotamento dello stomaco. Le cose migliorano Azzurra si attacca per la prima volta al biberon e mangia più volentieri, Dopo 2 settimane di degenza viene dimessa. Passa una settimana la mamma torna per il controllo e comunica ai medici che Azzurra non vuole mangiare di nuovo. Le consigliano di non andare più a lavoro perché Azzurra soffre di anoressia da distacco materno. La mamma resta a casa il più possibile e Azzurra continua a crescere fisicamente molto poco e si inizia anche a intravedere un ritardo psicomotorio. Nel mese di agosto Azzurra viene portata da un medico dell’ospedale Gaslini di Genova che visita la bambina e conclude che ha i riflessi un pochino lenti ma che gode di perfetta salute. Il ritardo di Azzurra si nota sempre più; Adesso a 10 mesi si limita a portare le cose alla bocca sta seduta molto poco, non riesce a premere, non ha forza e ha sempre l’affanno. I genitori si rivolgono prima da una dottoressa omeopata che intuisce che vi è qualcosa che non funziona a livello metabolico che può essere di origine genetica oppure causato anche dal vaccino, consiglia di eseguire alcuni accertamenti rifiutati però dal pediatra. 

............................................................. 
..per il seguito della storia, leggete il messaggio n.47

Per contribuire e per seguire giorno per giorno il calvario, ma anche il cammino di speranza di questa bambina e della sua mamma coraggiosa il blog è http://insieme_per_azzurra.blog.tiscali.it/ 


 

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