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1) “Reduce” Giovanni Lindo Ferretti
2) “Cuore di Cuoio” Cosimo Argentina
3) “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”  Mark Haddon
4) “Undici minuti” Paulo Coelho
5) "Il cacciatore di aquiloni" Hosseini Khaled 
6) "Una questione privata" Beppe Fenoglio
7) "L'albergo delle donne tristi" Marcella Serrano
8) "Il baro" Luca Damiani

9) "Continuano a chiamarlo calcio" Gigi Garanzini

 

10) "Manituana" Wu Ming
11) "Mille splendidi soli" Hosseini Khaled
12) "Non buttiamoci giù" Nick Hornby
13) "Ti prendo e ti porto via" Niccolò Ammaniti
14) "Il diario di Jane Somers" Doris Lessing
15) "Fango" Niccolò Ammaniti

 

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Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da indistintobrusio

Titoli di coda
 
Non ti resta che indugiare
Quando un film è al suo finale
Solitario, spettatore
Di una storia mai banale
 
C’è tensione nelle ossa
Ci son pieghe e lineamenti
E la voce che si incarta
In attesa degli eventi
 
Sottraendoti ai rumori
Evitando distrazioni
Non ti accorgi che la fuori
C’è una fila di emozioni
 
Senti solo un gran fruscio
Nelle frasi appena dette
E lo sguardo sempre assorto
In ipotesi perfette
 
Si consuma il gran finale
Poco spazio per agire
Troppo tempo ad ascoltare
Resta il senso da capire
 
Senza più nessun tormento
Il passato è cancellato
Uno sguardo all’orizzonte
Un vestito mai indossato
 
Che sia bene o che sia male
Lo sa bene il grande attore
Che in un film tutto succede
Senza l’ombra  di un errore
 
Ci sono strade e prospettive
Nuovi giorni  e nuove lune
Nuovi sogni e nuove scene
ma son altre le fortune
 
La realtà non è finzione
Non si interpreta una parte
In amore si combatte
Non si mescolano carte
 
Se finisce la speranza
Non c’è più niente da fare
Un finale già scontato
Non ti può certo salvare
 
A quel punto tocca andare
Nuove mete da esplorare
volti estranei da scoprire
tanta voglia di gridare
 
Serve solo ricordare
Se ritrovi quell’ardore
Come è strano non soffrire
Quando c’è di nuovo amore
 
Quando nasce una emozione
puoi dormire senza affanni
Costruire meno muri
Per proteggerti da inganni
 
Ci vuol solo gran pazienza
E il coraggio di aspettare
Che si aprano di nuovo
Gli spettacoli del cuore
FB

 
 
 

Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da indistintobrusio

“il dito accusatore dell' uomo

 troverà sempre una donna a cui dare la colpa”

 
 
 

Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da indistintobrusio

Mille splendidi soli di Hosseini Khaled

Devo essere sincero....quando ho letto l'ultima pagina di questo libro, un magone, un nodo alla gola, una gran voglia di piangere mi ha assalito...

Ancora una volta Hosseini mi ha catapultato in Afghanistan e attraverso le sue parole mi ha fatto vivere le emozioni, le paure, la disperazione del suo popolo. La cosa più sorprendente (a mio parere) rimane la sua incredibile capacità descrittiva, attraverso abili metafore ti permette di immaginare esattamente i luoghi in cui la storia si consuma, con la sua poesia sono riuscito anche questa volta a sentire persino gli odori di quesi posti a me così lontani....

Khaled Hosseini ci delizia nuovamente con un romanzo epico afgano, le cui protagoniste sono due donne, Lisa e Mariam, con le quali vivrete, piangerete, soffrirete e riderete per tutta la durata, quasi certamente brevissima, della lettura (io l'ho letto in tre giorni!!!)
Le vite di queste due donne sono separate da un abisso di differenze; Mariam è cresciuta in una "kolba" vicino a Herat, nell'Afghanistan occidentale, e la sua vita sarà eternamente condizionata dal essere una "harami", una bastarda, perchè concepita da una relazione avuta al di fuori del matrimonio. Laila, al contrario, muove i suoi primi passi in una grande e caotica Kabul, dove donne completamente occidentalizzate camminano fianco a fianco a giovani ragazze coperte dal "burqa" e rispettose in tutte e per tutto alla sharia.
Laila vede, nel suo futuro, gli studi universitari, una carriera importante e la possibilità di vivere una vita di amore con Tariq. Mariam, dal canto suo, non ha molte aspettative se non quella di imparare ad essere una brava moglie, senza pretese e con un grande spirito di sopportazione.
Sarà la guerra ad unire le vite di queste due donne in eterno.
In Mille splendidi soli, Khaled Hosseini ripercorre, come già aveva fatto ne "Il cacciatore di aquiloni", la storia politica dell'Afghanistan. Dalla caduta della monarchia, nell'aprile 1978, precisamente il giorno della nascita della dolce Laila, al dominio comunista, dalla ritirata dei convogli sovietici grazie alla lotta e ai sacrifici dei mujahidin, giovani combattenti afgani appartenenti a diverse etnie, al loro successivo scannarsi a vicenda. Proprio quest'ultimo si rivelerà per il popolo afgano il periodo più straziante, più crudele e spaventoso che porterà Kabul alla distruzione. In migliaia moriranno durante i combattimenti, molti bambini diventeranno orfani, troppi genitori piangeranno la morte dei rispettivi figli e i destini della giovane Laila e della sfortunata Mariam si incroceranno.
Ne nascerà una splendida storia di amore e amicizia raccontata con parole semplici dalla penna di Hosseini, il quale ci dimostra nuovamente la crudeltà e l'ingiustizia nelle quali sono costrette a vivere le giovani donne islamiche. Una forte spinta alla riflessione per tutti noi occidentali.
Mille splendidi soli di Hosseini Khaled vi ruberà tutto; per prima cosa il tempo libero che, senza rendervene conto, verrà interamente dedicato alla sua ininterrotta lettura e, subito dopo, sarà la volta del vostro cuore e della vostra anima.
Per cui ve lo consiglio...e fate come me...non abbiate paura di emozionarvi!!!

 
 
 

Post N° 195

Post n°195 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da indistintobrusio

La canzone dell'amore perduto

(Fabrizio De Andrè)

Ricordi sbocciavano le viole
con le nostre parole:
"non ci lasceremo mai,
mai e poi mai"
Vorrei dirti, ora, le stesse cose
ma come fan presto, amore,
ad appassire le rose
così per noi.
L'amore che strappa i capelli
é perduto ormai.
Non resta che qualche svogliata carezza
e un pò di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti
al sole di un aprile
ormai lontano li rimpiangerai.
Ma sarà la prima
che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

 
 
 

Universo - Cristina Donà

Post n°194 pubblicato il 27 Settembre 2007 da indistintobrusio

Parlami dell'universo
di un codice stellare che morire non può
di anime in continuo mutamento
e abbracci nucleari estesi nell'immensità
dove tu mi stai aspettando adesso...

...dentro una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
sino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso.

Cantami dell'universo
di un codice stellare che mentire non può
cadono nel vuoto in un momento
miliardi di segnali
che accendono l'immensità
dove tu lo sai che poi mi perdo...

...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
fino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso...

perchè niente è cambiato
anche se tutto sembra diverso...

miliardi di segnali che accendono l'immensità....

...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
fino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
e tu sei...
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo...

 
 
 

Post N° 193

Post n°193 pubblicato il 25 Settembre 2007 da indistintobrusio

<<...It was gravity which pulled us down and destiny which broke us apart
You tamed the lion in my cage but it just wasn't enough to change my heart.
Now everything's a little upside down, as a matter of fact the wheels have stopped,
What's good is bad, what's bad is good, you'll find out when you reach the top
You're on the bottom.

Idiot wind, blowing through the buttons of our coats,
Blowing through the letters that we wrote.
Idiot wind, blowing through the dust upon our shelves,
We're idiots, babe.
It's a wonder we can even feed ourselves.>>

Bob Dylan

 
 
 

Da non perdere....

Post n°192 pubblicato il 25 Settembre 2007 da indistintobrusio

I'm NOT HERE

Che cos'è allora I'M Not There se non una perfetta commistione di generi, un alveare di riflessioni (liberamente, è il caso di sottolinearlo, ispirate alla vita del cantautore) e letture possibili delle differenti anime di un uomo. Proprio perchè in ogni individuo coesistono diverse personalità, una pluralità di sfaccettature che emergono imprevedibilmente a seconda delle circostanze, ad Haynes non interessa la semplice ricostruzione storica, ne tanto meno la mera rivisitazione biografica, come evidente sin dai primissimi minuti della pellicola, quanto piuttosto la comprensione più profonda del suo personaggio. Ecco quindi che di Dylan conosceremo gli esordi attraverso le imprese di uno sfrontato ed ambizioso ragazzino fuggiasco (uno straordinario Marcus Carl Franklin) e il raggiungimento della notorietà introdotto dalle immagini di un'inchiesta televisiva sul folksinger Jack Rollins. C'è poi Arthur Rimbaud (riletto da Dylan prima di altri esponenti del panorama musicale della seconda metà del secolo scorso), sovversivo narratore del film, costretto ad un'intervista/interrogatorio sulla sua poesia. Ancora la svolta rock impersonata dalla più che mai divina Cate Blanchett, qui un'androgina Jude Quinn, e il conflitto tra vita privata e notorietà sulle orme di un divo del cinema. Ultimo, ma non meno caratterizzante è un vecchio Billy the Kid interpretato da Richard Gere, ancora fuggiasco come in giovinezza, come sfuggente ai riflettori è oggi il vero Dylan. A lui le conclusioni, "Per la maggior parte del tempo, non so chi sono" recita l'ultima battuta; si direbbe quasi un testamento poetico del film.

 
 
 

Post N° 191

Post n°191 pubblicato il 22 Settembre 2007 da indistintobrusio

<<...Io sono perso sono confuso
Tu fammi posto allarga le braccia
Dedicami la tua notte
La notte successiva
E un'altra ancora
Dedicami i tuoi giorni
Dedicami le tue notti
Oggi domani ancora
Stringimi forte coprimi avvolgimi
Di caldo fiato scaldami di saliva rinfrescami...>>

GLF

 
 
 

Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 19 Settembre 2007 da indistintobrusio

<<...La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo
e poi mi sveglio e nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo
cose, da dimenticare...
frasi, da dimenticare
Parole, suoni voci che pungono veloci
invidie, torti, gelosie, "non eravamo amici?"
frasi, da dimenticare...>>

 
 
 

POLITIC KILLS

Post n°189 pubblicato il 17 Settembre 2007 da indistintobrusio

politik kills politik kills politik kills
politik kills politik kills politik kills
politik kills politik kills politik kills
politik need votes
politik needs your mind
politik needs human beings
politik need lies

thats what my friend is an evidence politik is violence
what my friend is a evidence politik is violence

politik kills politik kills politik kills
politik kills politik kills politik kills

politik use drugs
politik use bombs
politik need torpedoes
politik needs blood
thats what my friend is an evidence politik is violence
what my friend is a evidence politik is violence

politik need force poltik need cries
politik need ignorance politik need lies

politik kills politik kills politik kills
politik kills politik kills politik kills
politik kills politik kills politik kills

politik kills politik kills
politik kills politik kills

politik need force poltik need cries
politik need ignorance politik need lies

politik need force poltik need cries
politik need ignorance politik need lies

politik kills politik kills
politik kills politik kills

 
 
 

Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 13 Settembre 2007 da indistintobrusio

Il caos uccide il pensiero: ecco il Manifesto per il silenzio

Silenzio

La vita nelle grandi città sta diventando insopportabile. Il rumore, il caos e lo smog stanno rovinando la vita di molte persone. Soprattutto il rumore ci sta distruggendo: non riusciamo a sentire gli altri e, spesso, non riusciamo neanche a sentire i nostri pensieri. Anche pensare, riflettere sta diventando molto difficile. E se il silenzio è d’oro e andrebbe ritrovato, ecco che qualcuno ha pensato bene di iniziare una lotta contro il rumore.

Il professor Stuart Sim ha pensato bene di scrivere un linro, il “Manifesto for silence“, ripreso anche dal Financial Times. In questo manifesto il docente di critica teorica alla University of Sunderland afferma che il rumore è uno strumento di una guerra intrapreso dal progresso economico contro l’essere umano. Perchè è nel silenzio che l’uomo pensa. E se non c’è il silenzio, non può esserci il pensiero.

Il libro è un vero e proprio inno al silenzio e alla capacità di riflessione dell’essere umano. E per creare del silenzio, non serve rinchiudersi in un rifugio a 2000 metri: bastano alcuni piccoli accorgimenti. Come spegnere il cellulare o non parlare a vanvera. Perchè ascoltare noi stessi e il nostro pensiero è molto più importante

 
 
 

Post N° 187

Post n°187 pubblicato il 10 Settembre 2007 da indistintobrusio

Domenica, 9 Settembre 2007La lingua che Grillo sa parlare

C’è un rischio che in queste ore va concretizzandosi nel “discorso pubblico” di giornali e tv. Che tutti, sotto l’impressione del successo del V-Day, si mettano a discutere del “potere di internet” e del “potere dei blog”, senza realmente sapere di cosa si tratta.

Non c’è alcun dubbio che il blog di Beppe Grillo sia stato e resti la leva possente della sua capacità di mobilitazione. E a stretto rigore non è neanche vero che “tutti” lo abbiano (e lo abbiamo) ignorato, ognuno parli per sé. La domanda giusta è: quante sopracciglia di intellettuali e commentatori, di redattori capo e analisti dei media si sono inarcate davanti al tema del “potere di internet” quando Grillo non era ancora un leader di massa? Molti: erano scettici, non ci credevano, ma solo perché misuravano l’acqua con il metro, invece che con la scala dei liquidi, valutavano il mezzo internet con il metro degli altri media.

Ora si commette un errore diverso e più ampio: si riconosce ad internet un potere perché uno solo ce l’ha fatta, ignorando la “macchina sociale” che c’è sotto. Il che non sarebbe grave, se questa “macchina” non contenesse i modi di pensare, di manifestarsi e di agire di una opinione pubblica, cioè nostri, che diventa sempre più ampia e potente.

Detta in poche parole - ma ognuno dovrebbe sentirsi motivato ad appofondire - l’internet del 2007 (o web 2.0) è un “posto” che qualcuno ha giustamente chiamato “la parte abitata della rete”. No, non c’entra Second Life, un altro abbaglio da sopravvalutazione di noi giornalisti, che siamo regolarmente abituati a scambiare una parte per il tutto, pensando che la parte lo rappresenti e spieghi. Il punto è che dentro la rete si svolge, su base quotidiana, serenamente, normalmente, la seconda vita di una parte crescente di noi, dove i rapporti e la vita sono quelli di oggi, “amori liquidi” e sentimenti forti. E questo non ha niente a che fare con l’internet come la conoscemmo dieci o undici anni fa. Per la verità già allora esistevano i gruppi di discussione, le chat, le liste di distribuzione tematiche, dove avvenivano cose buone - la solidarietà, l’approfondimento specialistico - e cose peggiori (i gruppi razzisti, per esempio), come sempre avviene nelle cose umane. Un posto dove c’erano discussioni costruttive e altre distruttive.

Il massimo della vita allora, dieci anni fa, era pagare una bolletta on line o comprare un libro in America. E mentre noi perdevamo il nostro tempo a dire che lo sboom delle borse di inizio secolo era la fine di quell’illusione chiamata internet, nasceva, non notata, tutta la seconda generazione di quel “primo inizio”. Nascevano strumenti tecnologici che sono in realtà forme di espressione umana fondate sul dialogo, dove il dialogo era reso possibile dal fatto che il mio testo poteva “parlare” col tuo, “linkarsi”, dirsi che ci stavamo ponendo le stesse domande, e i nostri testi insieme diventare una sorta di onda che toccava altri siti e altre persone. Dove tutto questo poteva essere ricombinato insieme in forme di auto-editoria, cioè di libertà di espressione ignote al mondo come lo abbiamo conosciuto finora. Ora che è arrivata l’onda anomala, sarebbe il caso di chiedersi qual è la fisica che l’ha provocata.

Una delle leggi di fondo che la reggono è che siamo tutti cicale che cantano la propria canzone, anche se possiamo dare l’impressione di essere un coro uniforme. Ma quando c’è un fatto che “prende”, magari lo scandalo della morte di un ragazzo che nessuno indaga e investiga (è successo), allora le mie tre righe sono riprese dalle sue sei righe e quindi c’è un altro che aggiunge altre righe e ripubblica e poi succede ancora e ancora e ancora. Il passaparola ha conquistato il potere di fare eco, e quell’eco sta scuotendo i palazzi dei media e i ponti della comunicazione tradizionale.

La capacità di Grillo è stata quella di aver capito che quel canto era un nuovo pubblico e un nuovo inizio per un artista che era stato emarginato dai circuiti che contano. Oggi lui si propone alle cicale come la migliore di loro, ma l’onda che lo porta è un’onda possente e nessuno può sapere se vincerà l’anima degli individui (e quindi la capacità critica) o se con internet abbiamo scoperto un nuovo modo di farsi della manipolazione. A Grillo è toccato  di vivere in prima persona un “leading case” forse planetario, perché fenomeni di questa intensità non se ne sono ancora conosciuti nemmeno negli Stati Uniti.

Nessuno, nemmeno quelli che studiano la rete, può ancora valutare l’energia che potrà muovere, soprattutto perché ormai la scintilla del raccordo col reale è scoccata e qui la rete si ritira, entrano in scena gli altri mezzi e il mulino di parole della politica. Ma la fisica dei primi tempi, dell’ascesa del movimento e della nascita di un leader, è stata quella dei “meme” e del passaparola: abituatevi a questi termini, potrebbe succede ancora molte volte. E quella della “conversazione” diventare la grammatica della comunicazione di massa , che da queste parti significa “fra gli individui”, di questi anni. (V.ZAMBARDINO)

 
 
 

ME VOY...

Post n°186 pubblicato il 04 Settembre 2007 da indistintobrusio

Porque no, supiste entender a mi corazón
Lo que había en el,
Porque no, tuviste el valor
De ver quien soy

Porque no, escuchas lo que esta tan cerca de ti
Solo el ruido de afuera
Y yo, que estoy a un lado desaparezco para ti

No voy a llorar y decir, que no merezco esto
Porque, es probable que
Lo merezco pero no lo quiero, por eso

Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y
Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y

Porque sé, que me espera algo mejor
Alguien que sepa darme amor
Dese que endulza la sal
Y hace que, salga el sol

[Me Voy lyrics on http://www.metrolyrics.com]

Yo que pensé, nunca me iría de ti
Que es amor, del bueno de toda la vida
Pero hoy entendí, que no hay suficiente para los dos

No voy a llorar y decir, que no merezco esto
Porque, es probable que
Lo merezco pero no lo quiero, por eso

Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y
Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de tiiiii…iiii…...

Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y
Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y

Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y
Me voy, que lastima pero adiós
Me despido de ti y me voy

Visto che non hai saputo capire il mio cuore
e quello che c'era in lui
visto che non hai avuto la capacità
di vedere chi sono

visto che non ascolti tutto ciò
che ti sta vicino
ascolti solo il rumore che c'è fuori
ed io, che sto da parte
sparisco per te

non piangerò nè dirò che
non merito questo,
perchè probabilmente lo merito
ma non lo voglio, per questo...

me ne vado, che peccato, ma addio
ti saluto e me ne vado,
che peccato, ma addio
ti saluto

perchè so, che mi aspetta qualcosa di meglio
qualcuno che sappia darmi amore,
quello che può addolcire anche il sale
e che fa in modo che sorga il sole

io pensavo che mai me ne sarei andata via da te,
che era amore vero, durato per tutta la vita
però oggi ho capito, che non è
sufficiente per noi due

non piangerò nè dirò che
non merito questo,
perchè probabilmente lo merito
ma non lo voglio, per questo...

me ne vado, che peccato, ma addio
ti saluto e me ne vado,
che peccato, ma addio
ti saluto (x4)

 
 
 

ON THE ROAD OF SPAIN...

Post n°184 pubblicato il 04 Settembre 2007 da indistintobrusio

4-5-6 Barcellona

7 Benicassim (Costa Azahar)

8 El Campello/Alicante (Costa Blanca)

9 Benidorm

10 Cabo de Gata (Almeria- Costa del Sol)

11 Villaricos (Creamfield)

12 San Jose (Cala Monsul, Playa de los Genoveses)

13-14-15 Tarifa (Costa della Luz)

16 Granada

17 Valencia

18 Terragona

19 Girona

 
 
 

Una delle folli tappe del tour...

Post n°183 pubblicato il 21 Agosto 2007 da indistintobrusio

 
 
 

On the road...again!!!

Post n°182 pubblicato il 03 Agosto 2007 da indistintobrusio

 
 
 

Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 03 Agosto 2007 da indistintobrusio

 
 
 

???

Post n°180 pubblicato il 03 Agosto 2007 da indistintobrusio

 
 
 

ITINERARIO

Post n°179 pubblicato il 03 Agosto 2007 da indistintobrusio

ON THE ROAD TOUR...

DESTINATION ESPERANZA

4 agosto Partenza: ROMA (RYAN AIR)

4 agosto Arrivo: BARCELLONA (SUN&MOON HOSTEL)

7 agosto Consegna Furgone MERCEDES VITO 9p

7 agosto Partenza per  ALMEIRA (CABO DE GATA)

MALAGA

GRANADA

MARBELLA

12 agosto Arrivo TARIFA

JEREZ

GIBILTERRA

TANGERI (AFRICA)

20 agosto Rientro a ROMA

TARANTO

SALENTO

 
 
 

- 4 !!!

Post n°178 pubblicato il 30 Luglio 2007 da indistintobrusio

Destination.... ANDALUSIA

 
 
 
 
 

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