Post n°1797 pubblicato il
25 Aprile 2010 da
nadir63l
Noi, Juventus
Per chi non misura la passione con un interesse ed un ricordo diventa storia, la nostra storia bianconera.....
"Noi, Juventus", è il titolo di una nuova rubrica che presto lanceremo nel nostro sito, composta dai ricordi e dalle emozioni che hanno accompagnato la nostra vita accanto alla Vecchia Signora.
Metti nero su bianco il tuo racconto ed invialo al nostro indirizzo mail: redazione@giulemanidallajuve.com.
Sarà pubblicato sul nostro sito e condiviso da chi come te vive la Juventus come una vera passione.
il primo capitolo
Capitani coraggiosi
di Morrison
Viene un momento nella carriera di un predestinato in cui posi la pietra d'angolo, in cui capisci che il segnale che attendevi è giunto.
Succede al minuto 16 della ripresa dell'illusoria vittoria di 2 settimane fa contro il Fulham, Zac richiama Trezeguet in panchina e la fascia approda sul braccio sinistro di Claudio Marchisio. Eccolo il momento, ecco il segno: si chiude un cerchio.
Ma chi é Claudio Marchisio? Claudio rappresenta idealmente ognuno di noi, Claudio è uno di noi, é il ragazzino che da bambino si innamora di quel pallone che rimbalza e unitamente a quel pallone si innamora di questi nostri stupendi, inimitabili e bistrattati colori. Bianconero autentico, cresciuto nel cortile con gli amici e entrato nella Real casa fin dai pulcini! Chi di noi non ha mai sognato almeno una volta da ragazzino un simile percorso?
Claudio irrompe nel nostro mondo in un freddo inverno di serie B, quella stramaledetta serie B, che per alcuni tifosi "disattenti" era un "lavacro da cui ripartire più forti", per altri, tipo GLMDJ, era l'inizio dell'incubo. Accade che si giochi al San Paolo di Napoli e il buon Deschamps ha il centrocampo ridotto ai minimi termini (guarda il caso). Il merito del francese sta nel lanciare in una bolgia simile un ragazzino che fino ad allora aveva contato solo qualche panchina. Claudio risponde presente e dopo 20 minuti guardinghi si presenta al mondo bianconero a centrocampo, punta Amodio, lo salta in doppio passo e punta il limite dell'area concludendo con un sinistro in corsa pregevole per coordinazione e potenza, solo centrale. Sono li che guardo la partita e sinceramente rimango incuriosito da questa giocata fatta da un esordiente che mostra senza dubbio personalità.
Però penso, il ragazzino sembra avere attributi. Gli attributi ci sono eccome, oltre alle spiccate qualità tecniche e tattiche, tanto che Claudio non esce più di squadra facendo accomodare in panchina giocatori con un carriera in A alle spalle come Giannichedda o altri giovani su cui erroneamente gli "intenditori" di corso Galileo Ferraris avevano riposto fiducia (Paro).
Io adoro Claudio anche per questo per averne intuito immediatamente le doti e il nostro feeling sportivo sboccia definitivamente in un torrido pomeriggio a Frosinone dove lui solo, a fine partita viene a salutare chi come me s'era fatto 10 ore di pullman per essere li a seguire la nostra passione. Claudio si batte il petto, ci saluta, solleva il lembo della maglia dal lato dello stemma e lo bacia.
L'anno successivo va a "farsi le ossa" a Empoli, mentre a Torino il suo posto é occupato dai Tiago e dagli Almiron, ma fortunatamente ritorna e diventa immediatamente una delle rarissime luci di questa grotta degli inferi che sembra l'attuale squadra. Arriva anche il suo primo gol con la nostra maglia su splendido assist di Del Piero. Achi lo segna? A chi può segnare un gobbo autentico? alla Fiorentina in casa.
Si susseguono i riconoscimenti (giudicato il miglior giovane del campionato, il miglior Under 21 della competizione continentale) e naturalmente Mister Lippi non tarda a convocarlo in Nazionale. Quest’anno, al momento, é davvero una delle pochissime cose da salvare nella peggiore stagione della storia bianconera.
Parlavamo della fascia all'inizio. Io credo nei segni del destino. A te la nostra fascia Principino, il compito di riportare questa maglia ai fasti che le spettano, che tu sia il tramite tra i campioni scesi in B, la vergogna di Porcopoli e l'approdo, anzi il ritorno sul trono che da sempre ci appartiene.
Vogliamo qualcuno cresciuto con noi, vogliamo qualcuno che dia il sangue per la maglia, vogliamo qualcuno che abbia il coraggio di difendere la propria Juventinità, vogliamo qualcuno che insegni ai campioni che verranno (quando tornerà la Juventus) che cos'é la Juventus, che gli dica: io c'ero!
Quella fascia é in buone mani, in mani coraggiose, le mani di Claudio Marchisio bianconero autentico!
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