Kit&MÜrt - UGàL
Ho guardato dentro un bugia ed ho capito che è una malattia dalla quale non si può guarire mai...
Post n°194 pubblicato il 18 Maggio 2010 da merendero77
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Post n°193 pubblicato il 08 Maggio 2010 da merendero77
Il tempo si ferma Quando mi abbracci Mentre ti bacio Quando mi guardi Mentre mi sorridi Quando mi parli Mentre camminiamo Quando ti tengo per mano Mentre dormi e ti sto a guardare Quando respiri e rimango ad ascoltare... Mi sembra di cogliere il "sempre" Mentre tutto il resto si ferma...
Il tempo si ferma un attimo acora Mentre scrivo Quando parlo di te Mentre ricordo Quando ti penso Mentre cammino da solo Quando la mattina mi sveglio e non ti trovo Mentre vorrei tanto averti vicino... Tutto il resto poi riparte lentamente Ed io svogliatamente ricomincio ad inseguire il quotidiano.
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Post n°192 pubblicato il 08 Maggio 2010 da merendero77
PROFUMO
I primi sprazzi di primavera erano giunti anche a Milano dopo un inverno piovoso, nevoso e freddissimo. Libero, uscito che fu dall’ufficio, perso nei suoi pensieri leggeri, si incamminò come al solito lungo via Torino trapassando le migliaia di solitudini che affollavano la strada con un sorriso appena abbozzato sulle labbra, un sorrisetto di chi è felice e se ne fotte di quello che sta intorno e forse neppure lo vede. La prospettiva era cambiata. Prese a camminare e senza avere una meta mentre si guardava intorno senza vedere con la testa tra le nuvole. Senza accorgersene si ritrovò in piazza Cinque Giornate. Il palazzone ad angolo della Coin era già illuminato a giorno a primeggiava lucente nella piazza. Liberò attraversò la porta automatica della Coin e fu catapultato in quel mondo perfetto di profumo, musica diffusa e scaffali ordinati e studiati per attirare il cliente e stimolare gli appetiti di acquisti. Si diresse verso la scala mobile per raggiungere il piano uomo: qualche acquisto per la primavera non avrebbe guastato, anzi, ora che si sentiva “nuovo”, avvertiva anche l’esigenza di rinnovare tutto nella sua vita, anche il suo look e il suo guardaroba. Diretto verso la scala s’accorse della profumeria, gli venne una idea malsana e tornò indietro. Passò tra gli scaffali del reparto donne e cominciò a cercarlo. Lo vide. Riconobbe la scatola della confezione dorata. Il tester c’era. Si guardò intorno per un po’ di pudore e se ne spruzzò abbondantemente. Posò subito il tester e voltandosi chiuse gli occhi e inspirò profondamente col naso. Era il profumo preferito di Valerié e se la immaginò proprio lì al suo fianco, il tempo si fermò un attimo, e poi, ridendo un po’ anche di se stesso, si incamminò verso la scala mobile.
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Senza parole Riabbracciami ancora, Ho perso le parole... Scoppia all'improvviso la felicità Ed è così difficile fermarsi a pensare... Si è così troppo impegnati a vivere... Spero che i miei occhi parlino e scrivano anche per me... Baciami ancora, Non mi pare ancora vero... Ora che sei tra le mie braccia E' facile confondere realtà e immaginazione E Inciampano fra i denti le parole Spero che i miei occhi lo dicano per me...
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Post n°190 pubblicato il 01 Aprile 2010 da merendero77
La mamma, anziana signora di quelle che sfidano le ingiurie degli anni affidandosi alle abili mani di estetiste e parrucchiere, un po' troppo bionda, con il rossetto un po' troppo rosso, si rivolse a suo figlio visibilmente scocciata per la lunga attesa all'autolavaggio: "Quello lì, il marocco, passa quella pezza come sopra alle uova, non ne vuole sapere proprio!" |
Post n°189 pubblicato il 27 Marzo 2010 da merendero77
Vorrei conosce il suono della tua voce E sentirla chiamare il mio nome... Vorrei stringerti le mani E avvertirne tutto il calore... Vorrei vedere luccicare i tuoi occhi neri E leggerne dentro un'emozione... Vorrei sentire il tuo abbraccio già famigliare E scoprire che il profumo della tua pelle E' fresco come quello del mare... Vorrei che tu fossi proprio quella che non speravo Quella che non speravo più potesse arrivare... Vorrei riempirmi i polmoni del tuo sorriso E scoprire che il tuo sorridere E' come un giorno di primavera che scoppia all'improvviso E sai che l'inverno sta ormai per terminare... Vorrei scoprirti piano piano Ed ogni giorno ritrovarmi felicemente sorpreso E sospeso sopra un filo, trattenere il respiro per un batticuore... E ancora, vorrei conoscere il sapore delle tue labbra E diventarne dolcemente dipendente... E morirne sempre di voglia Non sentendosi mai sazi veramente... E vorrei poi che non svanissi anche tu, Come la brina che evapora silenziosa al primo sole Che c'è adesso e un attimo dopo non c'è più... E vorrei poi che non avessi anche tu "paura" Di uno perso sempre con la testa sulla luna Che di domande ne ha tante e di risposte nemmeno una... E vorrei poi che non ti venisse mai a noia Uno che non è "pratico" per niente E a volte si perde dietro "frivolezze" Solo per cercare un pò di infinito in tutto questo niente... E vorrei poi infine che avessi orecchie per ascoltare Queste mie parole sempre troppo sussurrate Che si confondo in tutto questo urlato ciarlare E rimangono sospese a metà senza sapere arrivare...
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Il cielo troppo scuro Di una notte illune Si perde dentro il mare Senza orizzonti a separare... Le stelle paiono così vicine Che se alzo un dito le posso toccare... Mi perdo Chè mi sembra di volare Dentro l'universo senza fine... Non cerco risposte in questa notte... Non cerco risposte dietro quelle stelle... Non cerco risposte che nessuno e niente mi potrà dare Ma almeno mi sforzo di pormi domande intelligenti...
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Com'erano belli quei tempi quando bastava farsi un mezzo spinello per sentirsi veramente liberi! Adesso siamo cosa? Come posso sentirmi libero? E com'erano belli quei tempi quando a parlare di sogni non ci si sentiva ingenui. Adesso siamo cosa? Come posso sognare senza dovermi vergognare un po' o sentirmi infantile? Come erano belli i tempi quando c'era il futuro e non le fini annunciate del mondo... Ho fatto un mutuo. Ho speso quello che guadagnerò nei prossimi trent'anni, lavorerò per la banca, contrarrò altri debiti per la macchina, per la tv al led, per il portatile e l'iphone e dovrò accettare qualsiasi condizione di lavoro per non finire a fare il barbone. Vivrò sempre con l'ansia di andare in protesto, di essere insolvente... Come erano belli quei tempi! Era solo inganno, forse solo follia... ma adesso che cosa siamo? Questa è la realtà, forse più folle di quella vecchia follia...
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AREA PERSONALE
GUCCINI
e di colpo ti accorgi
che non sono più quei
fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi
attorno non scorgi le cose consuete,
ma un vago e indistinto profilo...
E un giorno cammini per strada
e ad un tratto comprendi che
non sei la stessa che andava
al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta
e tu quasi ti arrendi capendo
che a battito a battito
è l'età che s'invola...
![](http://images.wikio.com/images/p/26f1/poesia-e-rabbia-nei-piccoli-capolavori-di-francesco-guccini.jpg)
![](http://www.studentistatale.it/portale/images/stories/letto_marta.gif)
CIAO
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