Creato da tommypa84 il 07/08/2006
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Post n°287 pubblicato il 03 Marzo 2009 da tommypa84
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Post n°286 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da tommypa84
Che i cattolici siano sempre più simili ai talebani lo sapevamo già e la cronaca quotidianamente ci ricorda come essi tentino di imporre la sharia vaticana anche ai non credenti. Così il cattolicissimo assessore alle politiche educative di Roma, Laura Marsilio, bandisce la carne dalle mense scolastiche romane per tutti i venerdì della quaresima, dimenticando che il nostro è uno Stato laico e non cattolico. Un'iniziativa stramba quanto più grave, poiché persino la CEI esonera gli under 14 dall’astenersi dalla carne. L'iniziativa ha suscitato così tante polemiche che il quotidiano Repubblica ha dedicato un articolo alla faccenda. Per questa volta gli studenti romani possono ritenersi anche fortunati: chissà che la prossima quaresima l'assessore imponga il digiuno perfino ai bambini!
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Post n°285 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da tommypa84
Proprio 409 anni fa (17 febbraio 1600) la santa chiesa cattolica apostolica assassinò il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, bruciandolo sul rogo in Campo de' Fiori a Roma, condannandolo come eretico. Il filosofo fu divorato dalle fiamme con la lingua in giova, ossia costretta dalla mordacchia affinché non lanciasse improperi e maledizioni. L'8 febbraio 1600, inginocchio, fu costretto ad ascoltare la sentenza di condanna a morte per rogo. La storia narra che si alzò e ai giudici disse: «Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam» («Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla»). Quei giudici non credo tremassero, la malvagità li aveva già corrosi. Stessa malvagità che spinge oggi il papa e la chiesa a condannare chi la pensa diversamente da loro. Giordano Bruno non è morto, vive in ognuno di noi, che ragioniamo con la nostra testa, senza affidarci alle barzellette cattoliche. Giordano Bruno è condannato in ognuno di noi condannato e zittito dalla chiesa cattolica su ogni tema. Guardando un documentario di History Channel su Benedetto XVI , il papa che imbarazza la chiesa, ho sentito una frase pronunciata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger (prefetto della congregazione della dottrina della fede, ex Inquisizione): "L'inquisizione fu un PROGRESSO perché da lì in poi nessuno poté essere condannato senza inquisitio, senza un'inchiesta. Anche all'epoca, insomma, era presente il concetto di giustizia". BANG!! Che belle parole! E chiamalo pure progresso… non oso immaginare allora cosa sia il regresso! E poi che belle inchieste"giuste" (sic!) fatte a suon di frusta, mordacchia e torture varie! Voglio ricordare Giordano Bruno e tutti gli altri VERI MARTIRI della libertà con questa canzone. Per chi volesse saperne di più basta un click Giordano Bruno |
Post n°284 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da tommypa84
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Post n°283 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da tommypa84
Il concordato mai rispettato! La vergogna delle vergogne, che concede alla chiesa cattolica innumerevoli privilegi, che la maggior parte dei cittadini ignora, e che la chiesa sistematicamente infrange. Risposta di Augias a una lettera Domani saranno ottant'anni dalla firma del Concordato poi recepito, grazie all'articolo 7, nella Costituzione. Venne approvato con il voto del Pci (contrari i socialisti), per evitare "ulteriori lacerazioni" al paese. L'art. 7 pone la chiesa cattolica in una posizione privilegiata rispetto alle altre confessioni, soprattutto trascina i Patti Lateranensi (1929) nel sistema costituzionale. Sul tema il professor Michele Ainis (Diritto Pubblico, Roma Tre) ha appena pubblicato (Garzanti) il saggio "Chiesa padrona" dove si legge: «Le istituzioni ecclesiastiche restano istituzioni di uno Stato straniero, la questione ci riguarda quando il diritto canonico contamina il diritto dello Stato italiano? e ci riguarda maggiormente quando da quel pulpito piovono scomuniche e indirizzi per condizionare la vita pubblica italiana». Lasciando da parte i dolorosi casi presenti, basta ricordare che nel marzo 2007 l'attuale papa tedesco esortò all'obiezione di coscienza in difesa della vita non solo farmacisti e medici ma anche i giudici che, a norma di Costituzione, sono "soggetti solo alla legge". Scrive Ainis: «Se potessero rifiutarsi di rendere giustizia facendo appello ai propri umori e amori personali, verrebbe scardinato lo Stato in sé, l'ordine civile». Il papa in realtà gioca sulla doppiezza del suo ruolo; può parlare alle coscienze, in quanto capo di una religione; ma può anche rivolgersi ai potenti in quanto capo di uno Stato sovrano. Sarebbe come se ai magistrati italiani si fossero rivolti il presidente francese Sarkozy o quello americano Obama. Certo ci sarebbe stata una protesta diplomatica per palese interferenza. Nel caso di Ratzinger non c'è stata per due motivi: l'oggettiva ambiguità (potrei dire il pasticcio) combinato con l'articolo 7, la tempra non proprio leonina dei politici italiani che dovrebbero tutti arrossire di fronte alla lezione di correttezza repubblicana data dal presidente Napolitano.
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Inviato da: tanguerocortes
il 01/05/2009 alle 23:43
Inviato da: onice0
il 21/03/2009 alle 13:30
Inviato da: BARABEL1
il 15/03/2009 alle 12:10
Inviato da: tanguerocortes
il 14/03/2009 alle 23:10
Inviato da: tommypa84
il 11/03/2009 alle 00:26