Creato da walkingbass il 22/09/2007
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CURIOSITA': Le Vacanze

Post n°55 pubblicato il 11 Agosto 2008 da walkingbass
 

Il Cinese di Nitra è andato in vacanza! In realtà il, Cinese di Nitra, epico personaggio che da il nome a questo blog non lavora più nel ritrovo solito di chi vuol farsi del male (so che in pochi capiranno). Il fatto ha gettato sconforto su coloro che credevano di darsi da fare creando un piccolo circolo "culturale" che invece di svilupparsi intorno ad un thè pomeridiano, si ingolfana di involtini primavera, three kinds of meat on iron plate, chicken with asparagus serviti appunto dal nostro unto eroe.
Ma dopo un attimo di iniziale sconforto, abbiamo saputo che il Cinese di Nitra in realtà ha soltanto cambiato il luogo dei suoi servigi, e noi, in crisi letteraria, tentati nello spostare la sede del circolo, ci siamo ravveduti ritenendo irrinunciabile la cura della panza, che altrimenti non avrebbe più reso possibili le nostre elucubrazioni, frutto di notti insonni a causa del "cemento" ingurgitato.

Cosi si riprende e che dire, che è tempo d'estate, tempo di Olimpiadi, ed ahinoi tempo di guerre, decise proprio nel momento in cui c'è una disattenzione mediatica dovuta al riversarsi del mondo su Pechino. E si perchè non ci fossero state le olimpiadi gli occhi del mondo sarebbero puntati sull'Ossezia ed avremmo assistito a dibattiti per cercare di capire chi ha ragione visto che si tende a pensare che "i separatisti" abbiano sempre torto e che invece la madre Russia dell' "amico Putin" sia la grande protettrice...protettrice degli interessi economici!

Si perchè la cosa è alquanto complicata. Ora se ho capito bene la Georgia è uno stato indipendente e l'Ossezia è una regione di essa che vuole l'indipendenza...l'indipendenza dalla Georgia...ed allora che c'entrano i russi?!?! Perchè mai i russi devono schierarsi?!
La farsa, letteralmente la farsa, è che la scusa è un "aiuto all'esercito Georgiano" che poi, guarda caso, decide di ritirarsi mentre gli aerei russi continuano a bombardare.

La stragegia è da giochi a nascondino di bambini dell'asilo, ma il momento mediatico è assolutamente abominevole. Mentre Putin era impegnato nell'omaggiare lo spirito Olimpico, con il mondo addosso, dall'altra parte si muovevano le armate e tutto era pronto.

C'è una cosa che non capisco e che nessuno ci dice, ma perchè i Russi sono tanto interessati ad avere il controllo (tramile la Georgia) di una regione come quella?!

Secondo me la risposta è scontata...!!!

il fatto è che: ll benessere di molti vale più di qualche vita!

Ahoj t'e

 
 
 

AMORI: Cascarci ancora

Post n°54 pubblicato il 24 Giugno 2008 da walkingbass
 
Foto di walkingbass

L'Amore è bello, l'amore è una brutta bestia.

Giusto per prendere una posizione cominciamo da scriverlo con la A maiuscola dove più ci piace e con la a minuscola dove ci piace meno. L'Amore è bello perchè è un modo per vivere euforicamente anche le piccole noie della vita che spesso è basata su una routine disarmante. E' bello perchè da importanza a piccole azioni di tutti i giorni, ti fa scoprire aspetti nuovi del tuo carattere, ti mette in relazione con comportamenti vissuti, reali, di cui spesso non hai coscienza. L'Amore è bello perchè è una sfida verso l'avanti, una corsa o passeggiata verso una condizione dapprima molto instabile e passionale, poi stabile e rilassante che ti fa star male se privato dell'altro. L'Amore è cosi, lo si prende come un picco, diviene una sinusoide smorzata e nessuno vuole diventi una funzione a gradino o una costante. Però magari è proprio quando diventa una costante non nulla, che l'Amore è bello, perchè diviene l'altopiano su cui dominare senza aver paura dell'altezza, senza vedere il burrone che c'è sotto di noi.

L'amore è una brutta bestia, perchè all'inizio ti inebria ti fa cambiare, cancella la tua indole, la modella e la plasma ma non definitivamente. L'amore è una brutta bestia perchè il richiamo degli istinti primordiali fa perdere il controllo su se stessi, riduce a servo controllato e consapevole che insegue il proprio destino; ti strumentalizza in un certo senso ma non puoi farne a meno perchè l'ammissione è una rinuncia che si paga a caro prezzo verso l'altro. L'amore è una brutta bestia perchè dopo il picco iniziale, la sua sinusoide smorzata corrisponde al riemergere delle tue azioni, del tuo modo di essere della tua indole di partenza, non c'è nulla da fare, diminuisce quella copertura pacate e poco veritiera, fuoriescono le tue consapevolezze vivendole come insicurezze e debolezze. L'amore è una brutta bestia perchè quell'asintoto verso la costanza può rappresentare una costante troppo piccola se non lo zero.

E cosi alla lunga diviene una mera equazione, Amore = amore ma non viene ma una ugualianza e l'uguale vale nella più conformista delle coppie, quella dove alla fine è meglio accompagnarsi per non stare soli, quella dove oramai son vecchia/o, quella dove voglio un figlio che mi sento sfiorire, quella che alla fine tocca farlo perchè la vita va cosi.
In tutti gli altri casi si tratta di una disugualianza, in alcuni casi Amore > amore in molti altri casi, forse la maggioranza, Amore < amore e cosi in teoria la coppia dovrebbe "splittare" dovrebbe far finire il loro sodalizio come fossimo di fronte ad un contratto da stracciare.

In generale essendo 2 le equazioni (la lei, la lui) alla fine il sistema non ha mai soluzione certa, insomma se si decide di finire porca miseria si finisce con il litigare perchè le percezioni sono totalmente diverse e si comincia a discutere e litigare sul come e cosa abbiamo fatto per arrivare al nostro asintoto: da chi dice che non è stato fatto abbastanza, a quelli che dicono che è stato fatto troppo, fino a quelli che non capiscono che l'altro è fondamentalmente un lupo solitario.
Infine pure nella peggiore delle disugualianze le coppie continuano e non si capisce più quale Aamore vale, ma poco importa i sottili e strani equilibri della vita di coppia ammettono anche strane combinazioni.

In tutto questo una cosa è certa, in ogni situazione c'è il richiamo dell'animale che è in noi, la storia finisce, la logica ce lo dice, la mente ci fa già pensare ad altre spiagge, il cuore è altrove, lo spirito di libertà prevale su tutto, ma al richiamo del desiderio, quello primordiale che t'ha fatto innamorare non rinuncia mai nessuno, sarà perchè quel frutto lo si conosce bene, si conosce il sapore, l'odore e la preziosità nel coglierlo e nel mangiarlo. E cosi si torna indietro forse un pò inconscientemente, forse un pò stupidamente ed il durante è un ardore senza fine, senza la necessità di rubare il fuoco o di dar sfogo alla fantasia.

E' solo dopo che si dice, "ma mannaggia perchè ci son cascato ancora!". Non c'è nulla da fare cosi vanno le cose, non c'è razionalità, non c'è matematica, solo noi ci troviamo la fisica, ma è solo un modo per ammettere che in realtà non abbiamo capito nulla solo...

l'Amore è bello, l'amore è una brutta bestia!

"equazionale"

 
 
 

SOCIETA': Cellulari dappertutto

Post n°53 pubblicato il 21 Giugno 2008 da walkingbass
 

Non so se c'avete mai fatto caso, ma spesso andando in giro la sera per locali, trovate tipi e tipe attaccati al cellulare illuminati a giorno sui loro volti dal display multicolor come fossero su un set fotografico.
Ci faccio caso molto spesso, in un paese come il nostro il cui tasso di cellulari per abitante è altissimo, tra quello personale, a quello per l'amante più quello aziendale, ognuno ne ha almeno tre pure se l'età non è quella da business man.
Forse il cellulare serve o quantomeno ha cambiato le abitudini in meglio che farne a meno sembra quasi impossibile. Ora sono il primo che dice che obiettivamente serve, però, per tornare alle lucine nei locali, spesso non capisco l'uso spropositato che se ne fa quando si esce la sera.

Sono un critico di natura e la prima domanda che mi faccio quando vedo belle ragazze e ragazzi interessanti messaggire con altri è: ma con chi staranno messaggiando?
Si perchè alla fine la chiamata è una, dura poco a meno che non sia la morosa che poi però, una volta tranquillizzata non si mette a chiamare ogni 5 minuti. Ed allora a chi sono rivolti tutti quei messaggini e perchè quando tu hai deciso di farti bella/o per andare in un locale, hai scelto gli amici con cura per passare una bella serata poi spendi parte se non tutta la tua serata a messaggiare a qualcuno? Non era meglio uscire con quel qualcuno?

Il grosso della questione è proprio questo: ma perchè invece di messaggiare cosi tanto con qualcuno non ci si esce direttamente? Che sia un amante segreto con moglie/marito al seguito che non si possa esternare oppure un moroso/trombamico obbligato da impegni di forza maggiore?
Il fatto è che la cosa non è bella, perchè quando in una serata di mezza estate, con gente presa a bere e ballare (anche troppo) qualcuno sta cercando qalcun'altro per comunicare dire qualcosa e molto spesso provare emozioni.
Non importa che il messaggino, sia dolce oppure semplicemente di comunicazione o esplicitamente erotico/pornografico, quello che dovrebbe contare è che la persona con cui ti senti legato da un filo comunicativo non è li con te ed a parte per i motivi nobili che conosciamo mi chiedo perchè e se sotto non ci sia una situazione spiacevole.

Alla fine non credo ci sia soluzione se non il fatto che vedere ragazze sempre con il cellulare in mano mi sconcerta perchè dico...ma godiamoci la serata eppoi vediamo come va il futuro....ma non cerchiamo sempre quello che non c'è perchè risulterebbe un rincorrere l'effimero ancora non definito

Relax please

 
 
 

SPORT: Vincere lo scudetto

Post n°52 pubblicato il 15 Giugno 2008 da walkingbass
 

In questo periodo in cui tutta l'Italia si riversa in casa memore delle notti mondiali, noi andiamo indietro a quando si assegna lo scudetto. Lo scudetto è giusto un piccolo scudo italico che si cuce sulle magliette di chi vince il campionato italiano nella propria disciplina. Non importa che sia calcio, basket o pallavolo, che sia pallanuoto o tamburello, lo scudetto ce lo avranno cucito solo pochi giocatori di un momento che grande o piccolo che sia raccoglie un numero esorbitante di sportivi dalle divisioni più basse fino alla seria A.
Credo che la sensazione sia la stessa, sia che siano i giocatori dell'Inter a vincerlo oppure una squadra di provincia che magari l'ha vinto nell'hockey a rotelle. Certo il potere mediatico della vittoria sarà diverso, non scenderà gente in piazza, ma però l'orgoglio di chi l'ha vinto e dei tifosi che riempiono il palazzo è sempre quello si tratti del calcio o della pallavolo.

Ma c'è una cosa che accomuna tutti gli scudetti d'Italia, di tutti gli sport e cioè i tifori ed il loro atteggiamento...

I tifosi infatti dicono "Vinciamo lo scudetto" come se fossero loro la in mezzo al campo a soffrire, fossero loro poi a cucirsi quel piccolo scudo tricolore sulle loro magliette, come se l'identità ed il senso di appartenenza ad una città fosse più forte del lato economico che ci gira dietro e del numero di stranieri che spesso non fanno parte di quella città che tanto si ama.
Non importa insomma, la gente, il tifo, in strada ci si riversa uguale, come fosse il loro scudetto come se quell'orgoglio di essere i migliori fosse ancora loro, fosse loro il festeggiare in un palasport pieno e cantare la classica delle classiche we are the champions.

Stavo pensando questo, di essere il tifoso medio che sente anche lui la vittoria, quando mio fratello festeggiava in un tripudio di quadratini verdi, bianchi e rossi lo scudetto in mezzo al palasport, pensavo questo quando tutti intorno a me pensavano la stessa cosa; questo è anche nostro.
E non importa se magari io l'ho visto crescere giocando, abbiamo giocato insieme e poi contro, fino ai momenti bui e quelli gioiosi, nei palazzetti anonimi di una Bologna un pò naif fino al tripudio di televisioni e cronisti che in quel momento si ricordano che esisti.
Si insomma nessuno ha l'autorità di arrogarsi un diritto di superiorità sullo scudetto, neanche il giocatore stesso che ha faticato, lo scudetto è di tutti è li è del sistema squadra, città, giocatori, tifosi, è un qualocosa di astratto ma dal valore unico e morbido.

Lo sport partiva dalle antiche olimpiadi moderne passando da De Coubertain, lo sport ha sostituito gli attriti ed ha creato una evoluzione culturale sopraffina a tal punto che molti tensioni tra Stati sono state risolte in nome dello sport....ecco perchè...lo scudetto è di tutti, più di un titolo personale è qualcosa che spesso da un senso ad una appartenenza.

Da non sottovalutare

P.s.- il post è un omaggio al fratellone che lo scudetto l'ha vinto davvero!

 
 
 

CITTA': Praha e la sua magia

Post n°51 pubblicato il 11 Giugno 2008 da walkingbass
 
Foto di walkingbass

Ogni volta che porti a Praga un amico, esordisce sempre con: "Roma è nettamente più bella"!

L'apertura forse non è delle migliori, ma già paragonare una città a Roma vuol dire che di strada ne ha fatta, ma se ad essere paragonata è Praga allora qualcuno può rimanerci male. Son quelli tipo me che hanno un debole particolare per questa città un pò pazza, un pò sbarazzina, un pò femmina maliziosa, dove la Moldava è un giardino all'aperto per famiglie, turisti e sposi sognanti dal buffet sul battello!
La città non è poi cosi grande, almeno quella parte che normalmente vedono i turisti, Stare Mesto e Mala Strana, tralasciando una marea di cose, dal parco di Troia, alla belle vie di Praha 5, dal quartiere pieno di feste studentesco di Zitchov al mercatino di Pankrac, ma questo basta per fermarsi su ponte Carlo all'imbrunire e vedere il parlamento e la cattedrale in una immagine unica.

Fosse per me Praga non è comparabile!
Non è solo una questione di chi è più bella, ma una questione di feeling, di sensazioni che si provano passeggiando per le piccole stradine del centro in cerca di birrerie succulente. A Praga ci sono alcune cose che esaltano la personalità di alcuni, come lo spirito dei paesi dell'est in un misto di solitudine culturale che ti ricarica. Il fatto di stare soli in quel gioiello ti pone sul punto di cercare nuove sfide ed ogni posto, luogo, locale, mostra o concerto è una occasione per sentire qualcosa che nel nostro mondo è sconosciuto. Non si può descrivere, ma è un qualcosa che lo si può solo vivere ma al di fuori di Piazza Venceslao dove milioni di negri ti chiedono se vuoi entrare nei night club. Lo spirito del Praghese autoctono è totalmente diverso dal brulicare di tedesci, giapponesi ed italiani che popolano la città durante le feste o weekend, è un lento intercedere con la vita molto più sommesso e molto meno chiassoso che nei chiostri pieni di turisti che si bevono finti cappuccini. E lo si vede dai prezzi, sempre economici per chi vive fuori, proibitivi per non dire assurdi per chi in repubblica ceca ci vive e sa qual'è lo standard.

Cosa dire di più...che la città è una discola femmina che ti rapisce, ti conquista e non ti lascia più. Il suo fascino è contagioso e stimolante ed in alcuni punti potrete anche mettervi a piangere e ringraziare di esserci finiti in quel posto, come sulla terrazza di Visherad dove dominate la città e la piccola ansa della Moldava dove un piccolo campeggio vi aspetta nel cuore bello della città.

Praga è ribelle, non s'è mai piegata a certe occupazioni, ha cresciuta sul suo stile e sulle sue convinzioni, ha fatto la burbera ma ha conquistato la sua libertà, la sua dignità ed ora si mostra e si comporta allo stesso tempo giusto perchè non tutti possono o vogliono entrarci dentro.

Alla fine del viaggio direte solo una cosa: Roma è bellissima, Praga è poesia!

Fatelo...

 
 
 
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