Rosa Luxemburg

Un'analisi lucida ed efficace. Mi permetto di aggiungere che anche Mastella, in epoca non elettoralmente sospetta, ha esercitato questo ruolo. Poi, tolto di mezzo lui, restava disponibile solo la gente a sinistra del PD. Ora e' davvero esilarante vedere Veltroni a Ballaro' fare a gara con Formigoni per stabilire chi ha fatto entrare i romeni. Se il governo Berlusca precedente o quello recente Prodi. Penso che le discussioni tra dirigenti nazisti delle varie regioni annesse, per rimpallarsi gli ebrei e i rom sgomberati dai ghetti e campi (la storia non ha molta fantasia), avessero piu' o meno lo stesso tenore. Poi hanno approntato la soluzione finale e il problema e' stato risolto. Se questo Veltroni e' la sinistra parlamentare italiana dei prossimi 5 anni.. aridatece subito Mastella.

Hai ragione LA STORIA NON HA FANTASIA, ai rom e agli ebrei che riuscirono a fuggire verso est, ci penso' il comunismo a finire lo sterminio.....scusa Mac ma Stalin e Tito (Ante Pavelic per conto di quest'ultimo) non erano nazisti vero??

Vero. Con me sbagli indirizzo, bello de zio. Metto comunismo e nazismo esattamente sullo stesso piano. I tedeschi sono stati piu' efficienti nello sterminio, tutto qua. Detto questo, mi pare davvero patetico questo esercizio, ogni volta che si parla degli orrori del nazismo, di tirar fuori che "si, pero' il comunismo".. e viceversa. Un patetico escamotage per distogliere gli occhi dal PRESENTE.

A me pare piu patetico , cocco de mamma, che ogni qualvolta si parli di sterminio si faccia solo riferimento al nazismo, cercando di OMETTERE VOLUTAMENTE le decine e decine di milioni di STERMINATI dal Meraviglioso Comunismo.Saresti stato piu credibile e coerente se scrivevi "orrori del nazismo e del comunismo"...ma si sa la coerenza non la vendono mica alla COOP...

E chi le rilascia le patenti di "credibilita'" e "coerenza"? Te che sul tuo blog scrivi slogan cha hanno tutto quel vecchio buon sapore nazifascista tipo: "Pronti, ieri, oggi e domani al combattimento per l'onore di Patria"? Ma per favore. Con me non attacca, te l'ho gia' detto. Mai stato comunista, mai stato fascista. E di questo sono grato a me stesso. Queste diatribe idiote le lascio a te e ai tuoi amati nemici "rossi", senza i quali probabilmente ti annoieresti a morte. Ma ti conviene trovarti un hobby in fretta, temo. Che comunisti e fascisti siete come i panda e le tigri bianche, ormai.

Come sei patetico, oltre che bugiardo,:"Mai stato comunista" hahahaha, ma se nei tuoi blog li difendi a spada tratta, ricordo ancora la tua esaltazione nel difendere il comunista napolitano e gli errori/orrori da lui commessi, e a coloro che ti facevano notare le responsabilita di codesto comunista nei confronti di ungheresi e cechi,hai risposto INVITANDOLI A LASCIATE IL TUO BLOG.....Ma mi faccia la cortesia (diceva Toto).Io scrivo slogan di destra? ma certo SONO DI DESTRA,non lo nego e non lo nascondo,te invece giochi a rimpiattino, sei ma non sei, come si suol dire ne carne ne pesce....

Piantala di dire scicchezze condite di menzogne, Davide. Tu non hai semplicemente la facolta' di dire nulla sul mio conto, dato che non ti ho ancora nominato mio portavoce. Per il resto delle tue bugie, ti invito a proseguire la discussione sul mio blog, dove ti ho gia' messo al tuo posto una volta con il nick "rimortealcomunismo", se non sbaglio (o qualche idiozia del genere). Sempre che tu abbi il coraggio del tuo MENDACIO, ovviamente. Qui non proseguiro' oltre, come richiesto da Rosa.

Mussolini allowed Pavelić to live in exile in Rome and train his paramilitaries for war with Yugoslavia[...] Pavelić remained in Italy until the beginning of World War II. As the leader of the Ustaše he directly ordered, organized and conducted a campaign of terror against Serbs, Jews, Gypsies, and anti-fascist Croats. Pavelić's Ustaše regime was arguably the most murderous in relation to its size in the whole of occupied Europe[...] According to these testimonies, German officers themselves were dismayed by the atrocities committed by the Ustaše, to the extent that they occasionally intervened to stop the bloodshed (Jasenovac, 1941), arrested one of the most notorious Ustaše (Friar Miroslav Filipović/Majstorović, Banja Luka, 1942) and disarmed an Ustaše detachment [...] A Gestapo report to Himmler (17 February 1942) on increased Partisan activities stated that "Increased activity of the bands is chiefly due to atrocities carried out by Ustasha units in Croatia against the Orthodox population. The Ustashas committed their deeds in a bestial manner not only against males of conscript age, but especially against helpless old people, women and children. The number of the Orthodox that the Croats have massacred and sadistically tortured to death is about three hundred thousand."[...] Two weeks later (dopo l'attentato del 10 aprile 57 contro pavelic), the Argentine government agreed to the Tito government's request to extradite Pavelić, and he went into hiding. (da wikipedia)

In 1999 a suit was filed at a court in San Franciso against the Vatican Bank (Institute for Religious Works) and against the Franciscan order, the Croatian Liberation Movement (the Ustashe), the National Bank of Switzerland and others. The suit was filed by Jewish, Ukrainian, Serb and Roma survivors, as well as relatives of victims and various organizations that together represent 300,000 World War II victims. The plaintiffs demanded accounting and restitution. One of the lawyers representing the plaintiffs is Jonathan Levy. "Many of the plaintiffs have been reluctant to be pictured, after all these years," says Levy. "Many are still terrified of the Ustashe, the Serbs particularly. Unlike the Nazi Party, the Ustashe still exist and have a party headquarters in Zagreb." Upon the occupation of Yugoslavia, the German Nazis and the Italian Fascists formed an "independent" state in Croatia, which was basically a Nazi puppet state. Pavelic was appointed poglovnik, the leader of the country. He hastened to meet with Hitler and allied himself with the Fuehrer. When Hitler invaded the Soviet Union, Pavelic sent Ustashe units to fight alongside the Nazis and then joined the declaration of war against the United States. Ustashe leaders declared they would slaughter a third of the Serb population in Croatia, deport a third and convert the remaining third from Orthodoxy to Roman Catholicism. Anyone who refused to convert was murdered. Immediately upon the establishment of its puppet government, the Ustashe set up militias and gangs that slaughtered Serbs, Jews, Romas and their political foes. Catholic priests, some of them Franciscans, also participated in the acts of slaughter. The cruelty of the Ustashe was so great that even the commander of the German army in Yugoslavia complained. According to various estimates, about 100,000 people were murdered at the camp, among them tens of thousands of Jews (it is interesting to note that some of the heads of the Ustashe were married to Jewish women). Throughout Croatia about 700,000 people were murdered. The partisans, led by the Croat Communist Josip Broz Tito, and the Chetniks - Nationalist Serb royalists - fought the Ustashe. (articolo su haaretz http://www.haaretz.com/hasen/objects/pages/PrintArticleEn.jhtml?itemNo=670245)

suppongo che potrai continuare da solo a scoprire per conto di chi pavelic lavorasse.

A te rispondo solo: http://www.storiainrete.com/pdf/numero17/croazia.pdf in italiano,cosi ti sara piu facile capire.Buona lettura.

boh. il testo che hai linkato (ma non letto), dice proprio questo (mescolato a un giustificazionismo italiota imbecille): pavelic, il duce dei croati era un filonazista particolarmente feroce. non agiva per conto di tito o dei partigiani comunisti ma per conto di hitler e di mussolini (ma questo il testo che riporti lo trascura) che lo aveva protetto, ospitato, e aveva contribuito ad addestrare le sue milizie. questo è talmente vero che nei primi anni 90, durante l'orgia delle guerre interyugoslave, i muri di tutt'italia erano pieni di scritte 'croazia libera' fatte dai fascistelli del fronte della gioventù: alludevano agli ustasha (curiosamente dopo decenni si chiamavano ancora così) croati che combattevano "contro il comunismo" yugoslavo titino (o quello che rimaneva) e in difesa della cattolicissima croazia (occorre dire, ad onor del vero che non erano i soli). perché il duce pavelic era ancora uno dei loro idoli.