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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 420

Post n°420 pubblicato il 17 Giugno 2008 da 72rosalux72


Adesso che anche a la repubblica si sono svegliati, adesso che è (di nuovo) chiaro che il berlusca pensa agli affari suoi spacciandoli per affari della collettività – tutti abbiamo un processuccio sulle spalle, no?-, adesso che pure dentro al pd qualcuno si accorge che il dialogo a colpi di sorrisi è soltanto una menata, beh, mi sento meglio.
Anzi, mi sento a casa. In una scommessa personale ho puntato su una leggina su misura in materia di giustizia entro i cento giorni; il mio antagonista era sicuro di vincere, non perché il clima politico fosse cambiato, ma perché la considerava una mossa politica sbagliata. In teoria lo sarebbe, ma abbiamo a che fare con berlusconi quindi la politica non c’entra un cazzo. C’entra il potere.

Leggevo oggi ezio mauro con una puntina di insopprimibile orgoglio. Ha scritto cose, su come quest’uomo usa il potere per fini personali, che il manifesto va dicendo da mesi. L’avessi letto senza conoscere l’autore e la fonte, l’avrei distinto da un articolo della rossanda solo perché lei scrive molto meglio.
Ohhh, finalmente il berlusca che abbiamo imparato a conoscere, con i suoi giudici di estrema sinistra, il suo fregarsene dell’indipendenza dei poteri, la sua megalomane convinzione che essendo capo del governo può decidere tutto senza stare a sentire nessuno. E’ sempre lui, e in molti non ne abbiamo mai dubitato.

Vorrei essere una mosca per sapere cosa dice veltroni quando non lo sente nessuno.

 
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Commenti al Post:
72rosalux72
72rosalux72 il 18/06/08 alle 22:08 via WEB
appena posso mi viene di tartassare veltroni e il suo sciagurato progetto politico. i risultati siciliani hanno chiuso il cerchio, fossi un'elettrice del pd chiederei che la classe dirigente andasse a casa. sul resto, bah, hai letto quella cosa di galimberi sull'elettore non rappresentato in parlamento che si sente fuori dalla "storia"? ecco, io mi sento così.
(Rispondi)
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 18/06/08 alle 22:25 via WEB
Non l'ho letta.. mi mandi il link? Personalmente ho votato sempre (tranne che nelle penultime) formazioni che o non sono riuscite ad entrare, oppure hanno avuto una pattuglia di deputati e uno, magari due senatori. Non per questo mi sono mai sentito "fuori dalla storia", tutt'altro. A distanza di anni, regolarmente mi sento dire "e' vero, avevi ragione". Specialmente da quelli che erano i piu' "blindati" e sicuri di se'. Specialmente da quelli che votavano per "effetto domino". Erano fuori loro.. solo che non erano abbastanza avveduti da accorgersene in tempo.
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72rosalux72
72rosalux72 il 18/06/08 alle 22:38 via WEB
lo incollo, è una risposta nella sua rubrica delle lettere su repubblica delle donne. .... "Non pensiamo mai agli effetti esistenziali che può produrre la scomparsa di una rappresentanza politica, al senso di spaesamento che sconcerta gli individui, fino a dar loro l'impressione di essere fuori dalla storia o di essere appartenuti a una storia ormai fuori corso, nonostante che i valori rivendicati e testimoniati nella loro biografia appaiono a essi ancora validi, anzi fattori essenziali per una società in cui riconoscersi. Per molti la politica non riveste alcun interesse, per altri ha i tratti di una partita di calcio dove chi vince si esalta e chi perde per qualche giorno si deprime, ma ci sono anche persone che, non vedendo i valori per cui sono vissuti rappresentati da nessuno, avvertono una sorta di esclusione sociale, assaporando fino in fondo l'impotenza del singolo a cambiare una società che si muove non in un'altra direzione, ma in nessuna direzione, mentre il vuoto d'orizzonte è riempito da un appiattimento su un presente momentaneamente saturato da gratificazioni consumistiche e da competizioni individuali sui posti di lavoro dove si è persa ogni traccia di solidarietà. Confrontandosi con gli altri, queste persone appaiono ingenue, i loro valori illusioni tramontate, l'immagine che a loro ritorna è quella di chi si è ingannato per una vita e ancora non ha capito che la solidarietà e l'aiuto reciproco sono le virtù dei deboli o comunque di chi non ha la forza di affermarsi sugli altri. Le idee per cui queste persone sono vissute vengono confinate nelle "ideologie" e la loro storia relegata nella "storia del secolo scorso". In questo modo si sentono "vecchi" se non addirittura fuori dalla storia. La loro depressione non è esistenziale, ma l'effetto di una crisi culturale. E siccome non riescono ad aggrapparsi alla gioia diffusa dalla pubblicità televisiva, guardano al futuro senza speranza, in una sorta di resa, perché le loro idee e i loro valori a livello politico non li rappresenta più nessuno. Ma grazie a Dio non possono cambiare idee se non sconfessando la loro biografia. E c'è solo da sperare che questa loro ostinazione possa essere raccolta da qualche istanza politica capace di dire ancora e nonostante tutto che una società non ha futuro a colpi di sfrenato individualismo e indifferenza per chiunque ci passi accanto più debole o più sfortunato di noi."
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MacRaiser
MacRaiser il 19/06/08 alle 07:55 via WEB
Sono d'accordo sul fatto che la grandissima parte dei cittadini vive la politica come il calcio, tant'e' che spesso ho parlato, in passato, di "tifo da stadio" e della cronica incapacita' di molti bloggers (per restare nella fattispecie) di intendere, o anche solo intuire, la distinzione tra le proprie opinioni e la propria persona. Accade cosi' che quando si critica aspramente una loro affermazione, essi reagiscano sentendosi gravemente ingiuriati personalmente, ed insultino pesantemente per reazione. Questo modo assurdo e infantile (eppure praticato dalla maggior parte degli italiani) di intendere la politica e praticare il dibattito, fa si' che per costoro sia quasi impossibile affrontare un cambio di opinione od un errore di valutazione politica, senza viverlo come una gravissima sconfitta personale; a volte addirittura esistenziale. Ma dico nulla di nuovo; sono meccanismi comprensibili e conosciuti a chiunque abbia letto mezzo libro di psicologia. Tornando a bomba, non provo il sentimento di Galimberti, al contrario: so che il progresso, nella storia, e' stato sempre rappresentato dal volto dei singoli leader o da piccoli gruppi; mai da movimenti collettivi, o da grandi partiti. In politica, le "grandi taglie", sono portatrici di conservazione, se non di cio' che alcuni ancor oggi chiamerebbere "reazione". E so che le idee e i valori di progresso a volte scompaiono per lunghi periodi di tempo, per poi ricomparire, come i fiumi carsici, all'improvviso da un'altra parte, magari piu' impetuosi di prima. Per questo ti dico, Rosa, che non mi sento affatto spaesato, ma che anzi forse e' proprio questo il momento "giusto" perche' possa "darwinianamente" emergere una figura od un gruppo nuovi, a sinistra. Che facciano opera di bonifica rispetto a questa classe dirigente uolteriana assolutamente incapace di altro, nella migliore delle ipotesi, che di fare "autostop" della politica; senza avere meta che quella del vincere per vincere, a qualsiasi prezzo. Costi pure adottare le tattiche e i metodi di gioco dell'avversario (per restare nella metafora calcistica), se questi paiono essere piu' efficaci, e svendere le proprie idee, i propri valori.. non importa. Lo spaesamento non e' mio, e' loro, se guardi bene. E' vero, oggi nessuno mi rappresenta, in parlamento.. ma preferisco aver votato chi non e' presente, che aver dato la mia fiducia a chi invece rappresenta l'assenza assoluta delle idee. E finora, cosi' facendo, non sono mai stato io, piu' tardi negli anni, a dovermi vergognare del mio voto. Ciao :)
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72rosalux72
72rosalux72 il 22/06/08 alle 16:26 via WEB
non credo che "darwinianamente" possano emergere una figura o un gruppo nuovi, tenendo conto di come il potere viene esercitato in questo paese. il ricambio già c'è, lo sappiamo. parisi sta tentando di dirlo, ma mi pare una voce nella tempesta. sul resto, io mi sono molto ritrovata nelle parole di galimberti, vorrei averlo scritto io. sai, non è facile accettare quel.. "zitta tu, che non sei manco in parlamento"
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