Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post N° 402

Post n°402 pubblicato il 20 Aprile 2008 da 72rosalux72

Quando ho iniziato a lavorare in libreria, dopo un mese di prova, il capo mi fece un contratto a progetto, spiegandomi senza tanti giri di parole che gli conveniva.
Ripeto: non è che non fosse sicuro di me e che volesse attendere prima di farmi un contratto di lavoro umano, semplicemente aveva ( ed ha) a disposizione forme di rapporti di lavoro regolate dalla legge che gli permettono di risparmiare. E lui le usa.
A parte lo stipendio, che non si può nemmeno chiamare così, visto che il contratto che mi fece prevedeva un compenso annuo che poi tra di noi dividevamo mensilmente, e che comunque era più basso di quel che prendo ora, ebbene, le cose stavano così: contributi pari al 19percento del suddetto compenso annuo, quindi una miseria; niente ferie, nel senso che quando ad agosto la libreria chiuse per 22 giorni io venni pagata per i restanti lavorativi; niente malattia, quindi se avevo la febbre o dovevo andare dal dentista, o mi sforzavo e lavoravo lo stesso, oppure i giorni di assenza mi venivano detratti dal compenso mensile. Sperando sempre che non mi venisse qualcosa di serio; in teoria non avevo nemmeno diritto alle festività, ma qui fui io a convincerlo, ammetto senza tanta fatica, che non poteva togliermi il compenso del primo maggio quando la libreria è chiusa e gli altri vengono pagati.
Il tutto per 40 ore la settimana, per lavorare la domenica durante il natale e per stare sempre fuori casa e poco col figlio. Naturalmente la situazione mi pesava, c’erano giorni che entravo in libreria e avrei voluto spaccare tutti gli scaffali, altri che il solo pensiero di tirarmi su dal letto mi faceva venire il mal di testa. Sarò esagerata io, ma la vivevo come una condizione di sfruttamento perfetto, specie perché vedevo che al lavoro non mi venivano lesinate responsabilità, come quella della cassa, per esempio.
Dissi al capo, guarda che se mancano soldi la colpa è di quelli che hanno l’indennità di cassa, sia chiaro.
Alla scadenza del contratto decisi di anticiparlo. O mi fai un contratto di lavoro che mi permetta anche di vivere, o… boh, non lo sapevo nemmeno io. Cercare un altro lavoro, certo, ma intanto chiedere aiuto ai genitori e con addosso un senso di sconfitta. Ricordo di avergli detto: se mio figlio ha bisogno di andare dal pediatra voglio portarcelo io e non delegare sempre la nonna; se ha la febbre a 40 voglio restare a casa con lui invece che trasportarlo in macchina vestito come un eschimese; e se sono io a beccarmi le placche alla gola e febbre alta, come successe, vorrei poter restare al calduccio un paio di giorni senza vedermi decurtato il compenso. Tuo nipote quando ha preso la polmonite è stato a casa con la mamma che lavora in comune, e penso che per te sia stato assolutamente normale.
Vero, tutto sommato sono stata fortunata. Lui aveva bisogno di una persona affidabile, diciamo così, e poi gli piacque il mio modo di farmi avanti. Insomma, non l’avessi fatto starei ancora con quel contratto di merda.

Dal demonologo ho detto che sono favorevole all’abolizione della legge 30 sul lavoro e ho votato il partito che senza “ma anche” l’ha detto chiaro. Ho aggiunto anche un altro paio di cose, per la verità: la reintroduzione della tassa sulle successioni e soprattutto sulle donazioni, con un tetto ovviamente; e la tassazione dei patrimoni oltremodo ricchi. Così che la gente che campa di rendita dia un contributo vero alla crescita della società.
Quando leggo che a sinistra si predilige l’aspetto culturale, intellettuale, mi viene da ridere. Mai ho votato in maniera così materiale.
Eppure il dem mi dice che le mie posizioni
  
presuppongono un sostrato ideologico, senza il quale fatalmente cadi nel qualunquismo”.
Non è vero, caro dem. Le mie posizioni sono un prodotto del vissuto che, insieme alla storia, è il migliore maestro di vita.
Sul qualunquismo, parolone usato perlopiù alla sprovvista, ne avrei da dire. Un esempio soltanto:
non c’è nulla di più qualunquista che sostenere e credere che gli immigrati portino insicurezza.

Eppure è il messaggio che sta passando in questi giorni. Questa faccenda ha davvero un ottimo “sostrato ideologico” vista la visibilità unilaterale di cui sta godendo.
Mesi fa, in un comune della mia regione, un marito italiano ha ucciso con le botte la moglie incinta di otto mesi, e davanti ai figli che hanno visto scorrere il sangue della madre. Non credo che simbolicamente possa accadere un crimine peggiore. Eppure la notizia è andata scemando senza che calderoli annunciasse una proposta di legge per difendere le donne italiane dai loro mariti italiani.
Non è che, per via di questo “sostrato ideologico”, finiamo per ritenere pericoloso soltanto quello che viene da fuori e diamo per scontato che in casa nostra le brutture siano fisiologiche?!

E non è qualunquismo pretendere che le persone che lavorano lo possano fare con tutti i diritti. Ma ho visto che adesso è in voga sparare sui sindacati, l’altra casta. Pare che non abbiano fatto nulla per questo paese,
pare addirittura che se non ci fossero i sindacati sarebbe meglio.
Bene. Rimettiamoci alle singole volontà dei capi e speriamo che quel giorno siano di ottimo umore.

Ps: senza i sindacati mia mamma non avrebbe mai ottenuto la cassa integrazione, e in una famiglia di operai col mutuo della casa da pagare era tanto importante ottenerla.
Senza tutela sindacale sarebbe rimasta a piedi.

 
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Commenti al Post:
MacRaiser
MacRaiser il 20/04/08 alle 20:25 via WEB
Rosaa.. mi meraviglio di te! Come ti permetti di parlare di un altro blogger sul tuo blog?? Oltretutto per criticarlo?? Chiedi subito scusa! :p Scherzi a parte, sono d'accordo (con qualche riserva che pero' ora non ho il tempo di buttar giu') su tutto il resto del tuo post. Ciao ;)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 20:39 via WEB
ma no, volevo solo tentare di spiegare perchè non si può dire "sostrato ideologico" ogni volta che si parla di una scelta a sinistra. mi sa tanto un modo per spazzolare via la discussione, ma il demonologo lo sa che non sono d'accordo. solo che a rispondere sul suo blog avrei fatto un commento più lungo del suo post. rileggendo, comunque, ha ragione chi mi ha detto che è un post deludente perchè c'è poca analisi e tanta pancia. delle volte però è meglio così. rosalux
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/04/08 alle 21:43 via WEB
Capitato qui per caso, leggendo questo post m'ha sopraffatto una tentazione. E così, se una mattina troverai dei fiori nell'ingresso delle tua -non so quale- libreria saranno per te e li avrò lasciati io. Massimo
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 20:42 via WEB
ti ringrazio, epr il pensiero e per le parole. ciao, manola.
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MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 20/04/08 alle 22:21 via WEB
Io rispetto il tuo voto come quello di tutti; avendo tre figli non posso non pensarla come te sul futuro, precario, che probabilmente li attende, salvo avere qualche santo in paradiso. Tuttavia mi pare che molti voti della neo formata sinistra arcobaleno siano andati alla lega, almeno al nord è successo questo. Bisogna avere il coraggio di prenderne atto e capire perchè. Ora la lega si spaccia per "partito dei lavoratori"... sta cavalcando l'onda.. bacchettando confindustria, ad esempio. Ha capito che il momento è favorevole, che la gente "del nord" vuole un "partito del nord", perchè lì l'alto tasso di immigrati c'è. Che non siano tutti delinquenti poi è un dettaglio, e a loro non conviene svelarlo, nè dire che senza gli immigrati come andrebbero avanti le loro fabbrichette? Non dicono nemmeno che l'immigrazione clandestina c'è sempre stata e sempre ci sarà, finchè non il sistema giudiziario italiano non sarà all'altezza di quello degli altri paesi, dove di fatto, i delinquenti, stentano ad andare. Quindi la gente ha votato per chi le diceva ciò che voleva sentirsi dire, il fatto clamoroso è proprio il successo della lega nord. Per la violenza alle donne mi fanno vomitare, loro e le loro stastiche.. 4 donne violentate al giorno, 1 su quattro è straniero... e nessuno si scandalizza di quel quattro???? Siamo ancora all'anno zero, mia cara.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 20:57 via WEB
d'accordo con te, marion. e lasciando stare a chi siano andati 'sti benedetti voti della sinistra arcobaleno ( lega, pd, astensione) quel che mi preoccupa è l'invisibilità alla quale sono destinate tante battaglie, prima su tutte quella contro il lavoro precario. rosalux
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/04/08 alle 22:57 via WEB
Se ti riferisci a me (ed è ovvio che sì), sbagli bersaglio. Il senso del mio discorso, chiarissimamente espresso, è che questo sindacato non può difendere adeguatamente, e soprattutto credibilmente, i lavoratori. Peraltro credo fermamente nella concertazione, credo fermamente che il contributo dei lavoratori e dei loro rappresentanti, sia fondamentale per la cultura del lavoro e la crescita del paese, credo fermamente che la cultura d'impresa non consista nel trattare i lavoratori come bestie o macchine. Credo fermamente tutto questo. E credo fermamente che queste non siano le finalità somme del sindacato. Credo fermamente che un sindacato che di fatto costituisce l'ottava azienda privata del paese - anche sfruttando il lavoro precario, vedi un po' - non sia un soggetto adatto al ruolo che deve ricoprire. Credo fermamente, soprattutto, che la malversazione e il cattivo utilizzo del denaro pubblico sia un male, che danneggia i lavoratori due volte: come lavoratori e come cittadini. E la malversazione non ha colore politico. Spero di esser stato chiaro. PG.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 21:11 via WEB
sì, mi riferisco a te. leggo con piacere il tuo "credo fermamente" che nel blog di antonia non si era capito che ci credessi fermamente, e infatti mi ero stupita. forse per risponderti nel dettaglio dovrei leggere anche io l'altra casta, ma intanto posso fare un'osservazione generale. com'è che in questo paese è sempre colpa delle istituzioni e mai della società civile?! inoltre, in una situazione come questa, drammatica per me ma in fondo sopportabile per te, visto che sei riuscito a votare lega nord alle amministrative, è così tanto divertente sparare su quel poco che rimane a difesa dei lavoratori? a meno che tu non pensi abbia ragione montezemolo, oppure che la lega nord possa rappresentare insieme i lavoratori e gli imprenditori, ma hai fatto professione di un "credo fermamente" che non lascia dubbi. ps: commento deludente.rosalux
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 23:31 via WEB
Intanto andrebbe detto che tutto quel discorso era riferito ad un post che contestava Montezemolo e le sue affermazioni, cui ho risposto che invece diceva una verità incontrovertibile. Poi, essendo fermamente convinto di quel che ho detto più sopra, ribadisco che questo sindacato non fa il bene dei lavoratori, perché ciucciare una parte enorme di risorse pubbliche per clientele e parassiti, in realtà le sottrae a chi ne avrebbe bisogno: le classi meno abbienti. E non è che la società civile sia inerte, è inerme, che è diverso. Inoltre c'è il fatto che la sinistra, ergendosi a coscienza critica del paese, dovrebbe essere la prima a condannare questo sindacato e costringerlo a fare semplicemente quel che deve fare un sindacato in un paese normale. Se non lo fa, perché in fondo sono "dalla nostra parte", perde di credibilità. E non ha più i titoli per provuovere campagne contro, ad esempio, il conflitto di interessi, i favori fiscali alla Chiesa, e la trasparenza della vita politica. A meno di accettare che i peccati son diversi a seconda dei peccatori che li commettono. O se preferisci, dimostrare che si è sempre laici con le religioni e i credo altrui. A me queste cose fanno schifo, e lo dico. in ogni caso, sono assolutamente dell'idea che non occorre occupare quante più poltrone e potere che si può, per difendere bene i lavoratori di una fabbrica o, nel caso, i commessi di libreria. Anzi. PG.
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MacRaiser
MacRaiser il 24/04/08 alle 11:55 via WEB
Se e' per questo, seguendo la tua linea logica, dato che il capo di confindustria ha preso la laurea copiando e fu cacciato da fiat perche' vendeva "incontri" con Gianni Agnelli, dovrebbe star zitto lui per primo.
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ecogipa
ecogipa il 21/04/08 alle 10:11 via WEB
il sindacato è una casta.il sindacato è nato per dare una voce agli operai, per dare pari dignità oltre che per far vaklere i propri diritti.il sindacato si è allineato al contesto politico. non si è modernizzato, continua con lotte ideologiche solo per visibilità, alla fine incide poco.Incide molto nel settore pubblico, o dove lo "scambio" si può ancora fare.torno al settore alitalia.alitalia ha assunto a dismisura, con la complicità dei sindacati.la mala gestione è frutto anche di una quantità di piloti e hostess che fanno ridere le altre compagnie europee e piangere noi contribuenti.i sindacati cosa fanno ora, diffendono i posti di lavoro sapendo che sono indiffendibili. per andare nelle piccole aziende io personalmente ho assistito a scambi di favore sindacato titolare, tipo devo far fare un giorno di sciopero per solidarietà alla persona(operaio) che non può essere assunta, ma io sono dalla vostra parte.Secondo esempio.Il sindacalista prima di fare la riunione con gli operai ascoltava il titolare per capire fino a dove poteva "cedere", non importa se tutto fosse anche contro gli operai, dopo faceva la riunione con i dipendenti facendo passare come vittoria quello che il titolare gli aveva riferito.per il resto come in ogni cosa ci sono sindacati che fanno bene il proprio lavoro altri invece che sono dei lavativi, anzi mi danno l'idea di voler fare i sindacalisti perchè voglia di lavorare proprio non ce l'hanno.ciao.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 21:13 via WEB
io vorrei sapere che ti ha fatto il sindacato, devi averci una questione personale molto seria. rosalux
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ecogipa
ecogipa il 23/04/08 alle 09:47 via WEB
nessuna, non mi sono mai iscritto, e mai lo farò. penso solo che il loro ruolo va rivisto,e se facessero più i sindacalisti e meno gli imprenditori tutti i lavoratori ne troverebbero vantaggio....e io magari mi iscrivo.ciao
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anacleto.mitraglia
anacleto.mitraglia il 21/04/08 alle 22:31 via WEB
Se non c'erano i sindacati col caz..che lavoravamo 5 giorni e 40 ore. Ricordo quando mio padre e tutta la mia famiglia lavorava di sabato. Era un'altra Italia, (forse migliore ?). Io adesso devo pure lavorare 2 weekend su quattro per tirare su qualche soldo in piu'..ma questa e' un'altra storia. Vorrei vedere comunque come sarebbe stata l'Italia senza le conquiste sindacali e senza il '68.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/04/08 alle 23:36 via WEB
Mi spieghi che c'entrano i meriti di 40 (o 20, o 10) anni fa, con i soprusi, le ruberie, le malversazioni, i privilegi e le loro rendite, di oggi? Il sindacato per anni ha fatto bene il suo lavoro. Perché non continua a farlo più? Cosa lo legittima, ad esempio, dal non presentare bilanci e non pagare l'ICI? Dall'usare a man salva lavoro precario, in nero e senza tutele sindacali, ad esempio?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/04/08 alle 11:04 via WEB
Molto istruttivo, e del tutto a proposito. Quante altre aziende (pubbliche e private) sono state gestite così da politica E sindacato? Sempre convinta che QUESTO sindacato sia da difendere? http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/economia/alitalia-20/giannini-colpevoli/giannini-colpevoli.html. PG.
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72rosalux72
72rosalux72 il 22/04/08 alle 22:26 via WEB
rispondo senza aver letto l'articolo del tuo link perchè non si apre. lo cercherò. è di oggi invece la notizia che in casa ferrari si è firmato un accordo con fim e uilm, ma non con la fiom, che è il sindacato più rappresentativo dentro l'azienda. "La Fiom, che ha convocato un'assemblea con i lavoratori, propone un referendum sui nuovi orari di lavoro ipotizzati. "L'accordo separato con Fim e Uilm, escludendo la Fiom che é in maggioranza alla Ferrari - commenta Giorgio Cremaschi, della segreteria nazionale Fiom - chiarisce cosa intende Montezemolo quando attacca i sindacati. La Confindustria ha deciso di tornare agli anni '50 sperando di superare cosi' gli enormi errori fatti in questi anni. Sarebbe ora che si rispondesse all'arroganza di questa finta disponibilità al dialogo e alla democrazia, che in realtà maschera la prepotenza di sempre. Comunque questa linea finirà in un danno per chi l'ha promossa come è sempre avvenuto". Secondo Cremaschi, l'accordo "rischia di danneggiare pesantemente la salute dei lavoratori. Per questo faremo in modo che la Ferrari sia sottoposta a tutte le verifiche ispettive necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori". sarà un caso, ma proprio a casa di montezemolo.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/04/08 alle 22:44 via WEB
Questa è l'opinione della FIOM. Che cosa sia poi la FIOM, è cosa degna di miglior studio... PG.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/04/08 alle 22:47 via WEB
E quali siano in realtà le condizioni di vita e di lavoro all'interno della Ferrari, anche questo andrebbe approfondito... lo sai che hanno dei salottini da tè per le pause di metà turno?
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
72rosalux72
72rosalux72 il 23/04/08 alle 22:58 via WEB
davvero?! conosci qualche operaio della ferrari che durante il turno di notte si sia intrattenuto nel "salottino da tè"? tanto per avere un riscontro. ma vedo che per te le opinioni della fiom sono della FIOM, quindi altamente discutibili. vallo a dire alle acciaierie di terni.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/04/08 alle 23:21 via WEB
Hanno il salottino da tè, e molte altre cose di questo tipo. Ma sei stata tu a parlare della Ferrari, facendono un caso simbolo nazionale: ti ho solo fatto presente che non lo è. Ma ti faccio una domanda semplice: i ministeriali sono il 30% in più della media europea, e producono tutti insieme la metà della PA tedesca. Pieno di nullafacenti, insomma, non licenziabili perché il sindacato dice che non sono in più e producono eccome.tanto paga lo stato. Tu accetteresti il licenziamento del 30% di loro, per investire quei soldi in sostegno per le donne separate con figli, e altre situazioni del genere? Considera che i soldi non crescono sugli alberi (come vuol far credere il sindacato)... PG.
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ildemonologo
ildemonologo il 22/04/08 alle 23:31 via WEB
Cara Rosalux, mi sono preso qualche giorno per ponzarci sopra. Rileggendo quello che ho scritto ho avuto la sgradevole sensazione di essere caduto nello stesso peccato del quale accuso altri: ovvero l'eccesso di dottrina... alla fine, nello sforzo di predicare la non categorizzazione ho categorizzato io stesso. Il fulcro del discorso non sta però nella natura del problema quanto le soluzioni che si pensa di attuare per risolverlo: è lì che si gioca la partita. Nessuno sano di mente potrebbe, ritengo, fare l'elogio del precariato tout court ma sicuramente va riconosciuto che un impulso al mercato del lavoro lo ha dato. Vi è da migliorare, sicuramente, ma l'abolizione della legge 30 mi sembra un panicello non in grado di affrontare le sfide dell'oggi... e comunque anche chi ha un posto a tempo indeterminato ha le sue gatte da pelare perchè, se mi permetti, oltre che lavoratori siamo clienti e quindi, in un certo modo, padroni del mercato. Sul sindacato non credo sia questo il posto giusto per discettare: la mia opinione è che abbia avuto grandi meriti ed altrettanti demeriti: il non riconoscere questi ultimi non permetterà di accrescere i primi. Per il resto e cosa più importante rispetto a poche e peraltro banali considerazioni, una grande ammirazione per la prima parte del post... perchè al di là delle posizioni ideologiche e delle querelle da blog so riconoscere una cosa bella e di valore quando la vedo. E l'ho vista. Un abbraccio.
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72rosalux72
72rosalux72 il 23/04/08 alle 23:12 via WEB
alla fine categorizzare è una delle attività preferite dell'essere umano, e io non conosco nessuno che non si adoperi in questo senso. e nonostante i distinguo che fai vedo cha siamo d'accordo. grazie per le parole.
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