Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post n°495 pubblicato il 21 Aprile 2009 da 72rosalux72

Se un muratore cade da un'impalcatura e si frattura le gambe - o se un operaio muore bruciato in acciaieria - è per colpa sua: si è distratto, non ha rispettato le norme di sicurezza. Quante volte ci hanno raccontato questa favoletta, i padroni. Ogni volta che c’è un infortunio sul lavoro, ogni volta che un lavoratore perde la vita, loro hanno le mani pulite come i democristiani raccontati da Francesco Rosi in “Mani sulla città”. Se non è colpa del destino cinico e baro, è colpa sua. Ma nel paese europeo in cui si uccide di più chi crea ricchezza per la collettività, finalmente erano arrivate norme serie per individuare tutti i livelli di responsabilità prima risiede in chi sta sullo scalino più alto della catena di comando, che è poi chi ha il potere di spesa e di decisione per rendere sicuri gli impianti e i processi lavorativi. La prassi giudiziaria, corroborata dalla Cassazione, confermava questa tesi.

I tempi, però, sono cambiati. Si sono spenti i riflettori sulla ThyssenKrupp, sul lavoro si continua a morire come e più di prima ma le vittime sono tornate invisibili. Se non ne muoiono sette alla volta, o almeno tre nello stesso posto, non c’è notizia. Poi al governo è tornato Berlusconi, il presidente imprenditore che non può restare insensibile al grido di dolore dei suoi colleghi, quando denunciano gli alti costi del nuovo testo unico sulla sicurezza che ha visto la luce durante il governo Prodi sull’onda dell’emozione creata dalla strage di Torino. Così, ecco pronto il nuovo Testo, una controriforma che ci ributta indietro di anni, a tanti morti fa quando la colpa era sempre dell’operaio, mai del padrone e dei suoi manager. In una sorta di vendetta berlusconmarcegagliana, le multe per il mancato rispetto delle norme da parte dell’impresa diminuiscono e di carcere, di fatto non si parla più. Licenza di uccidere, e non siamo in un film ma in fabbrica e nei cantieri.
Non basta, bisogna introdurre la norma per liberare i top manager dalle loro responsabilità. Detto fatto, se ci sono sottoposti coinvolti nella stessa inchiesta, la responsabilità ricadrà su di loro, loro andranno sotto processo, ammesso che non ci sia qualcuno ancora più in basso su cui scaricare il fastidio, fino ad arrivare alla base della piramide: l’operaio, sempre che no sia bruciato in acciaieria. Peggio del lodo Alfano, che dichiara non processabili i vertici dello stato ma solo per la durata del mandato.

Non basta ancora. Bisogna fa saltare i processi in corso in cui sono imputati gli alti vertici industriali. Detto fatto, il Testo unico che una volta varato dal governo entrerebbe immediatamente in vigore, avrebbe effetto retroattivo. L’effetto ammazza-processi, quello ThyssenKrupp in primis, annullando il lavoro certosino del giudice Raffaele Guariniello, colpevole di aver risalito l’intera catena di comando, individuando i livelli crescenti di responsabilità.

Il lodo ThyssenKrupp si può e si deve fermare, anche se il tempo stringe. Altrimenti, al prossimo funerale operaio i sopravvissuti potrebbero non limitarsi a buttare giù per le scale della chiesa solo le corone di fiori dei loro padroni.

Da il manifesto, 21 aprile 2009

 
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Commenti al Post:
MacRaiser
MacRaiser il 21/04/09 alle 23:08 via WEB
Mah, sai.. ormai gran parte dei lavoratori dell'edilizia e degli altri settori "a rischio" incidenti sul lavoro, sono stranieri.. quindi il danno in fondo e' limitato.
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72rosalux72
72rosalux72 il 21/04/09 alle 23:14 via WEB
a torino sono tutti italiani e incazzatissimi. piuttosto, a me pare che per "certi" lavori non si facciano tante moine. tutti nobili, tutti signori...
(Rispondi)
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 22/04/09 alle 07:39 via WEB
Gli italiani sono gli unici che possono incazzarsi. Gli altri 2 volte su tre stanno a nero e mosca.
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 22/04/09 alle 10:21 via WEB
Poi sai, parra' strano, ma io considero "morti sul lavoro" anche quelle di chi annega traversando il canale di Sicilia. In fondo in fondo (e' il caso di dirlo), ci sono anche loro.
(Rispondi)
 
72rosalux72
72rosalux72 il 21/04/09 alle 23:09 via WEB
andrà a finire che la colpa è di chi muore sul lavoro, di queste teste calde che pensano di essere invulnerabili. oh sì, il ministro sacconi si è detto disponibile a una modifica del testo, ma grazie. pare anche a me un tantino ingiusto questo itinerario all'indietro in quanto a responsabilità. e cerchiamo di capirci. un metalmeccanico piglia circa 1200/1500 euro al mese e fatica più di un somaro per almeno 40 ore la settimana. deve pure controllare che in fabbrica sia tutto in ordine?!
(Rispondi)
 
mano1dgl0
mano1dgl0 il 22/04/09 alle 01:52 via WEB
Purtroppo gli incidenti sul lavoro e le morti bianche ci sono sempre state.con questo non voglio dire che ce ne devono essere ancora. Il problema è che ci devono essere i controlli,con pene severe come una multa da 5000 euro in su alla chiusura del cantiere,perchè non si può morire di lavoro nel 2009,sono passati tempi dell'esercito industriale di riserva di Marx. Mariano
(Rispondi)
 
lupopezzato
lupopezzato il 22/04/09 alle 17:29 via WEB
Aver fatto quel testo spinti dall’onda emotiva non è certamente un merito di un governo che non ha nessun merito. Così come non c’è da meravigliarsi che un governo fascista sia più sensibile al costo del lavoro piuttosto che al costo della vita. Mi pare abbastanza ovvio che un sistema che utilizza il lavoro non per produrre ricchezza da ridistribuire ma per produrre utili non può prescindere dai costi. La sicurezza come il salario come la contribuzione non sono altro che componenti di un costo dal quale il padrone non può prescindere. Dovrebbe essere lo Stato a mettere i paletti? Quale Stato? Quello che nazionalizza le imprese che falliscono assumendosene il debito? La cosa divertente è che si continua a blabbeggiare di libero mercato, d’impresa privata, di liberismo. Quello del cazzo, of course.
(Rispondi)
 
sonosvizzeroperfort
sonosvizzeroperfort il 23/04/09 alle 16:20 via WEB
Immagino che sia molto denigrante ed umiliante per voi vedere che il proprio governo fa delle leggi contro il proprio popolo e solo per difendere l'interesse di pochi. Avete tutta la mia comprensione.
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