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"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post n°538 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da 72rosalux72

 

Scajola si dice contrariato e sorpreso rispetto alla decisione della fiat di fermare tutto per due settimane e mandare i lavoratori in cassa. Altri erano gli accordi, sostiene.
Marchionne, il manager col maglione umano, dall'america ribatte che il governo sapeva e si meraviglia lui della meraviglia del ministro. Il quale ribadisce di non averne saputo niente e conferma di essere contrariato e sorpreso.
All'impronta viene da pensare che qualcuno stia mentendo, dicono cose talmente diverse! Invece non mente nessuno, son solo dichiarazioni per il popolo bue, ed è chiaro che una faccenda così importante il ministro e il supermanager l'hanno soltanto sfiorata senza stabilire cosa dire poi.
In questo mondo è fondamentale che un italiano vada a fare il capo in america, gli applausi ancora rimbombano. E siccome ci ha fatto fare bella figura non possiamo più di tanto contestarlo se decide di mandare a casa tutti epr due settimane oppure se dichiara che la fabbrica di termini imerese verrà chiusa entro il 2011 perchè improduttiva. Al limite ci si dichiara sorpresi e contrariati, e si butta là di aver studiato 6/7 soluzioni per riconvertire la fabbrica.
Quindi la fabbrica è già chiusa, la fiat ha deciso, il governo approva.

Giorni fa il vescovo della zona ha detto candidamente di non riuscire a capire il motivo della chiusura. La fiat ha avuto tanto da questa terra, adesso è ora che la fiat ricambi. Più o meno le parole ma la sostanza è questa. Naturalmente quando un prete si occupa davvero delle persone e della giustizia che deve essere anche di questo mondo, non viene manco percepito. Meglio che si occupi dei grandi temi, la Famiglia per esempio. Solo che la Famiglia senza il pane quotidiano è destinata a sgretolarsi, perchè nelle vere difficoltà – e perdere il lavoro è una vera difficoltà- le persone diventano tristi e ostili.
Hanno comprato il congelatore da tenere in garage perchè il reparto ghiaccio del frigo è troppo piccolo ( un lusso forse, o solo la voglia di sentirsi al sicuro). Poi pian piano si svuota, poi viene il giorno che mia mamma dice che è inutile tenerlo attaccato. Io avevo tredici anni, uno dei tanti episodi collegati alla cig di mia mamma e al suo successivo licenziamento.
Sfido ad essere sereni la sera, a fare le chiacchiere in libertà.

E la faccia sempre un po' schifata della marcegaglia stufa di spiegare a noi, ai lavoratori, le cose ovvie... “ non si può tenere tenere in vita un impianto instabile e improduttivo”. E ci fosse stato un giornalista lesto a replicarle: scusi, ma questo impianto ha sfornato milioni di auto che la fiat ha venduto, come mai è diventato instabile e improduttivo?
Magari lei avrebbe risposto, gelida, che adesso le auto non si vendono perchè c'è la crisi e non si possono pagare i lavoratori senza commesse. Il giornalista lesto allora chiederebbe spiegazioni circa la chiusura di termini imerese e l'apertura di una fabbrica in serbia. Se le auto non si vendono è inutile andare fino in serbia per produrle. Immagino la faccia della marcegaglia, disgustata da tanto populismo. Cosa vuoi insinuare? Che noi si va fuori da questo paese per pagare meno e guadagnare di più?
Mettono su sempre quel contegno insopportabile, questi padroni.
Ci fosse sempre il giornalista lesto allora chiederebbe perchè lo stato debba concedere incentivi per acquistare una macchina fabbricata in polonia o in serbia, che poteva produrre termini imerese magari.
Si potrebbe darli, 'sti incentivi, solo per le auto fatte qui, per gli elettrodomestici prodotti qui. Chissà se alla marcegaglia piace l'idea.

 
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Commenti al Post:
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/02/10 alle 16:21 via WEB
Son cose complicate.. economie di mercato.. che cosa vuoi che ne capiamo noi, popolo bue? :)))
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MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/02/10 alle 16:22 via WEB
Che poi non è bello ridere, con tutta 'sta gente che sta in mezzo alla strada cazzo...
(Rispondi)
 
lupopezzato
lupopezzato il 01/02/10 alle 19:49 via WEB
Le domande che metti in bocca al giornalista lesto sono tutte lecite però devi ammettere che quel giornalista fa finta di non sapere che un imprenditore, in un sistema capitalistico, è uno che fa impresa finchè fa utili e quando non fa utili sposta l'impresa laddove costi minori gli possano continuare a garantire reddito. L'occupazione? Non è un suo problema. Il problema lo hai centrato nella chiusura del tuo post. Il contraltare dell'imprenditore dovrebbe essere il Governo che deve preoccuparsi con politiche attente e dinamiche a fare in modo che sia i capitali che le attività non vengano trasferite all'estero e, soprattutto, non dovrebbe concedere benefit o incentivi senza contropartite sul piano occupazionale. Il problema, nei paesi con governi da quarto mondo come il nostro, è che si concedono gli incentivi pur di non perdere l'introito dell'Iva. Pazienza per l'occupazione. Ciao :o)
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Hyde1951
Hyde1951 il 06/02/10 alle 13:50 via WEB
Lupopezzato non ha torto: infatti non è un caso che i giornalisti siano incommensurabilmente più ripugnanti degli imprenditori.
(Rispondi)
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 13/02/10 alle 20:45 via WEB
I giornalisti? In questo paese la massima parte dei giornali è di proprietà di pochi imprenditori. Quelli che scrivono sono dei dipendenti che lo fanno sotto dettatura. Il giornalismo è qualcosa di troppo serio per appartenergli.
(Rispondi)
 
orion971
orion971 il 13/02/10 alle 17:43 via WEB
Se il vescovo della zona non capisce il motivo della chiusura è un analfabeta economico. Si chiude perché quel sito produttivo è semplicemente in perdita, ogni giorno che rimane aperto la Fiat perde i soldi. Non mi è simpatica la Fiat, ma il mondo funziona così: tu stessa continueresti ad andare al lavoro se le spese che devi sostenere per recarti sul posto sono maggiori degli introiti del tuo stipendio? Il profitto è lo scopo di tutti, imprese e persone.
(Rispondi)
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 13/02/10 alle 20:40 via WEB
Beh, in tema di alfabetismo economico mi sembra non solo analfabeta ma anche presuntuoso dire che "il mondo funziona così" perchè così non funziona il mondo ma così funziona il capitalismo. Quel capitalismo che finchè fa utili va tutto bene e quando smette di fare utili scarica la manodopera sugli ammortizzatori sociali ovvero sullo stato. Sorvoliamo sul fatto che gli utili sono strettamente legati allo sfruttamento.
Molto comodo questo capitalismo, vero? La cosa squallida è vedere la gente che nuotando, galleggiando o affogando nella merda della più colossale crisi che uomo ricordi, scopre sulla sua pelle che il capitalismo, malgrado le sue manie di grandezza e le sue teorie del cazzo, quando fallisce mette la coda fra le gambe e chiede aiuto allo stato. A questo punto la politica si sostituisce allo stato e decide di rifinanziare il capitalismo, sempre con i soldi dei cittadini ovviamente. Quei cittadini che con il loro lavoro pagano le tasse ovvero strutture e infrastrutture, poi con il risparmio finanziano il capitale a fondo perduto e poi quando il capitale fallisce perdono il lavoro ed i risparmi ma attraverso le tasse sono sempre loro a rifinanziare il capitale. Ecco come funziona il sistema foraggiato dalla politica dei privilegi. Una mano lava l’altra.
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