Rosario

UN TUFFO NEL PASSATO

QUESTO POST SI COMPONE DI DUE PARTI

CLICK SULL'IMMAGINE SOTTOSTANTE PER VEDERE QUELLA SCRITTA DA LUMIL

 Gli anni 70. Erano ancora gli anni di carosello

la TV era in bianco e nero (almeno fino al 78) ed esistevano solo due canali: RAI1 e RAI2.  Le trasmissioni iniziavano verso le 11.00, si interrompevano fra le 14 e le 17 , riprendevano poi con i programmi per noi ragazzi, e proseguivano fino alle 23.30, orario in cui terminava la programmazione giornaliera, per riprendere poi il giorno dopo, con le stesse modalità. Finché, nel 1975, iniziarono le trasmissioni di Koper Capodistria e nel 1979 quelle di RAI3, ed iniziò una nuova era che, nel 1980, si manifestò completamente con l'avvento delle TV private Italiane con Canale5

Sono nato in un paesino delle colline romagnole: Predappio Alta (La Prè per gli abitanti della zona), un paese piccolo ma meraviglioso, dove tutto era a misura d’uomo, malelingue comprese … e, in quegli anni (1971), i Ricchi e Poveri lo descrivevano perfettamente, così come descrivevano perfettamente i miei sogni di allora

Predappio Alta (La Prè)

Avevo 13 anni quando iniziarono gli anni 70, gli anni più tragicamente belli della mia vita, e 23 quando finirono.

13 anni voleva dire essere in seconda media, e quella era appunto l’età in cui il ciclo ormonale, evidenziato dai primi brufoli, si scatena nel corpo degli adolescenti. Fino a quel momento il mio interesse era stato rivolto più al mio Milan, ai fumetti di Tex o alle figurine, che alle ragazze, ma già da quell’anno le cose cambiarono e comprai il mio primo regalo a una stupenda rossa, con gli occhi del colore delle montagne in primavera: uno smalto rosso.

Fra le trasmissioni per ragazzi trasmesse dalla Rai in quegli anni, le più appassionanti erano sicuramente: AVVENTURA - PINOCCHIO - SANDOKAN - HAPPY DAYS - GOLDRAKE

il 1970 era l’anno di Italia-Germania 4-3, partita vietata a noi ragazzini perché veniva trasmessa dopo la mezzanotte, ma che mi guardai lo stesso col volume della TV spento, tanto con tutte le altre tv del paese sintonizzate su quel unico canale, si sentiva benissimo il commento del telecronista.

Erano anche gli anni delle stupende serie televisive di fantascienza (c’era appena stato lo sbarco sulla luna 1969), e gli americani avevano progetti spaziali molto ambiziosi, che facevano sognare noi ragazzi di allora ... e allora, si divoravano i libri di fantascienza alla portata delle nostre tasche vuote: gli Urania; a volte comprati usati e poi li facevamo girare fra noi , sognando con le avventure raccontate da I.Asimov, J. Vance, C.Kapp, E,Hamilton, M.Banks, J.Campbell, N.Spinrad … e tantissimi altri.  In quegli anni, si racimolava qualche soldo, andando a raccogliere funghi e castagne nei boschi, per venderli o aiutando a riporre la legna negli scantinati, o andando a vendemmiare, o facendo il chierichetto a matrimoni e cresime, oppure suonando le campane, durante le festività o ai funerali.

Gli anni 70, erano gli anni delle stagioni al mare, sulla riviera romagnola. Lavoro faticoso per un ragazzino, ma estremamente gratificante, sia dal punto di vista economico che “sentimentale”, e fu così che scoprii le prime cotte marittime con ragazzine che arrivavano, improvvisamente, ti facevano sognare e poi sparivano, e tu restavi sempre lì a vederle partire senza poter far niente per farle restare … e fu Claudio Baglioni il primo ad esprime davvero quello che provavi .

Erano gli anni del Liceo, delle amicizie che resteranno per tutta la vita, degli amori veri, dei graffi al cuore , dei cantautori “impegnati”

Ma in quegli anni di grandi ideali, sentivi netta, dentro di te, la sensazione di essere noi tutti strumentalizzati, usati per scopi che allora non riuscivi a capire.

Ma la mia indole romantica, nemmeno in quei momenti di grandi fermenti idealistici riuscì mai a spegnersi, e così riaffiorano i miei cantanti preferiti con le loro canzoni che mi accarezzavano il cuore e nelle quali rivivevo le mie passioni più grandi (sempre loro, le ragazze), e allora ecco spuntare quella ragazzina, così ben descritta da:

oppure quella che ti era venuta a cercare per fissarti quell’ultima volta negli occhi per dirti “fammi guardare i tuoi occhi, sono stupendi, ma è l’unica cosa che voglio ricordare di te, perché è l’unica cosa che mi piace di te”

c’erano tutta una serie di canzoni che, per una ragione o per l’ altra,trovavo stupende

Ma non posso chiudere questa pagina sugli anni 70, senza un omaggio alla più grande voce femminile di quel periodo, una grande artista, che quando cantava metteva il suo grande cuore al servizio della sua stupende voce e ti faceva venire i brividi:

sì, so che quest’ultima, non è una canzone degli anni 70, ma essendo un omaggio, mi permetterete un divagazione fuori tema

Questo mio lavoro lo devo a Paola, colei che conoscete come Lumil, è stata lei che lo ha fortemente voluto, che mi ha stimolato a farlo e che è riuscita a vincere la mia pigrizia. Paola è la prima amica che ho incontrato in questo mondo virtuale, c’è stata da subito una grande stima reciproca, ed eccoci qui a sviluppare un’idea insieme …e non è finita qui ….

                                                                            By Rosario