Oscillazioni...

Da Cont_Ortensia per Lassolo.

E io, invece, vorrei lasciarmi andare ad alcune riflessioni e non so da dove cominciare. Vado a braccio ma sto parlando a Piero. Una vecchia traduzione di "Se", la poesia di Kipling (testamento spirituale al figlio), iniziava così: "Se sai vedere le opere di tutta la tua vita distrutte e, senza una parola, ricominciare daccapo........". Chissà perchè le avevo associate a te, LaSol. Mi sei sembrato sin da subito una roccia in questo senso. Forse per via dei tuoi blog bruciati e della tua capacità di risorgere, come la Fenice dalle ceneri, sempre più forte e bella di prima. Si capisce che la tua sensibilità ti porta a soffrire forse in modo estremo, ma è la tua e nessuno ha il diritto di dire nulla. Capisco che tu, ora, ti sia rinchiuso in un religioso silenzio ma.......mi e ti chiedo: sei sicuro così di non soffrire? Una persona che intende l'amicizia come la intendi tu, può accettare e accontentarsi di questo pur di non soffrire? "Lassolitudine" era un modo di essere. Tuo e nostro e di chiunque non so fosse fermato allo strato più superficiale della lettura dei tuoi scritti. Chi si è fermato alle apparenze non poteva che giudicarti uno sporcaccione, un maniaco, un maschilista, un ........ossessivo disturbato. Ma si è domandato (sempre quello di prima che si è fermato) se non fosse un'esaltazione di quello che invece la società e i media vogliono far passare? Le tue parole oscene, poste in chiave comica, quanto erano invece pesanti accuse per una società che del sesso,in ogni dove, ne fa uno sporco vessillo senza rispetto per la donna? E se pure ci sono state le teleseghe consenzienti e poi scippate per offrirle al pubblico ludibrio.......beh e questa sarebbe l'oscenità? Il tuo chiederla a destra e a manca e il ribadire di non rimediare mai nulla, possibile che abbiano davvero fatto credere che tu fossi così sfigato e squallido da dover ricorrere qui a questi mezzucci per cercare una donna e per accontentarti, in ultima ratio, di una telesega? Possibile che non si sia capito che dietro i tuoi "papielli" ci fosse un substrato culturale, intellettuale, magari nostalgico di un'epoca vissuta da noi di striscio ma che ci ha condizionato e segnato per tutta la vita? Ed eccoci qua. Senza un muretto. Senza una piazzetta o un bar virtuale in cui ci affacciavamo per trascorrere tra il cazzeggio e il serio qualche momento di svago durante la nostra giornata "reale". Mi sovviene quando da bambini si formavano per strada gruppi di bambini e, d'estate, felici e un po' urlanti venivamo redarguiti e apostrofati: "Aò......andate a giocà da un'altra parte!". Ecco in sintesi! Ci spostavamo e andavamo da un'altra parte. Inutile dire che tu sei il punto di riferimento......trascinante......il leader carismatico.....la capoccia matta capace di partorire giochini apparentemente stupidi (L'ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI!! diceva Saint Exupery) che si rivelavano, a dispetto delle intenzioni a volte, interessanti spunti da approfondire.....da sviscerare....da analizzare.....da spaccare il capello il quattro (e magari pure qualche altra cosa). Oppure era un semplice cazzeggio altre volte. Ma mai nulla di banale! Perchè la cultura, la sensibilità non sono doti posticce. Si costruiscono giorno per giorno. Nella vita di ogni momento. Nel posto di lavoro. Nel blog. Ecco, dicevo, ci spostavamo un po' più in là o da un'altra parte. Ma continuavamo a stare insieme. Ora possiamo farlo lo stesso ma non con quella frequenza, quella quotidianità che ci faceva prendere una boccata d'ossigeno nel quotidiano, dicevo. Io capisco perchè tu non abbia voluto cambiare password del blog che ti era stato "regalato". Certo, "regalato" è una parola grossa, perchè a meno che non si sia bambini-ini-ini non si riprendono i giochini propri e si torna a casa. Quando ho regalato una cosa (e so a chi l'ho regalata. So che persona sei con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Comprese le "ossessioni". Parlo in prima persona; non è a me che mi riferisco, ovviamente, ma a chi ha "regalato" il blog. Aspettando dei cavalli di ritorno, a questo punto, sospetto!!) quella cosa non mi appartiene più. E l'uso che ne fa il ricevente, è un fatto suo. Anche se questo uso in qualche modo mi si ritorce contro.......beh, faccio la figura della signora: vado via MA PER DAVVERO. E' anche questa una questione di dignità. Ma torniamo al nostro muretto. Da quanto mi è parso di capire, tu pensi che se apri da qualche altra parte, di sicuro le persone tornano (i soliti noti) a rompere le balle o al limite a spegnerti. Piero, sarà pure così. Tutti abbiamo visto e letto cosa sono stati capaci di fare nel blog dove prima avevi una branda. La pochezza di quelle persone incapaci di imbastire discorsi di spessore.......dialoghi costruttivi.......cazzeggi intelligenti........ Non la considero una vittoria, nè dico che la cosa mi faccia piacere. Fatti loro. Se noi siamo "La cacciata dal paradiso", loro sono "La caduta degli dei". Evidentemente c'era solo il problema di competere con te per essere il gallo del pollaio. Uscito di scena tu, si sono beccati gli altri galli per la supremazia. Ecco.......competizione!!! O necessità di mettersi in mostra per "apparire" un "prode paladino" agli occhi di qualcuno (ricordi il post sull'apparire e l'essere?). Ti chiedo di riflettere......di prendere tempo per pensare se noi tutti che intendiamo "Lassolitudine" un modo di essere qui, meritiamo che per colpa di alcuni non dobbiamo avere più un muretto nostro. Tornano a rompere le scatole? Beh, evidentemente dovranno fare i conti con la loro dignità e la loro coscienza. Ti bannano? Nel momento che fanno quel "click" hanno decretato la tua vittoria e la loro sconfitta. E la loro incapacità di saper trovare altrove, persone a loro livello o a loro più confacenti, la possibilità di un dialogo proficuo. Noi non siamo così importanti da giustificare un attaccamento da far invidia alle cozze sugli scogli Inoltre ci sarebbe anche una precisazione "Con tale termine, nell'ambito della previsione normativa, vengono identificate ed punite con la reclusione le condotte reiterate mediante le quali si "minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ngenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita". http://www.studiolegalepaternostro.it/articoli/persecuzione-molestia-minaccia-stalking.html (ho fatto una ricerca sul web e mi sono documentata). E non aggiungo altro, perchè la cosa di per sè mi è sembrata da subito ridicola. Anche qui ripeto di non voler prendere posizione sul pregresso ma sull'attuale sì. Quindi, Piero, anche tu così "parlante" come noi sgallettate sfigate (felici di esserlo, aggiungo), così nostalgico di un periodo come ti dicevo prima. Le rivoluzioni hanno sempre avuto delle vittime.......si possono anche perdere cento battaglie ma vincere la guerra. Se ci crediamo. Io ci credo. Tu? E tu, Libe? E tu Sella? E tu Scimmiona? "Se sai vedere le opere di tutta la tua vita distrutte e senza una parola RICOMINCIARE da capo.......". Io dico che tu hai questa capacità, questa forza. E soprattutto questo coraggio E ti dedico due posie. "Se" ovviamente SE... Se riesci a conservare il controllo quando tutti Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio; Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina E trattare allo stesso modo quei due impostori; Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, E piegarti a ricostruirle con strumenti logori; Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite E rischiarle in un colpo solo a testa e croce, E perdere e ricominciare di nuovo dal principio E non dire una parola sulla perdita; Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, E a tener duro quando in te non resta altro Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!". Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, Se tutti contano per te, ma nessuno troppo; Se riesci a occupare il minuto inesorabile Dando valore a ogni minuto che passa, Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio! (Rudyard Kipling) E anche quest'altra. Invictus (W. E. Henley) Dal profondo della notte che mi avvolge, Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro, Ringrazio qualunque dio possa esistere Per la mia anima indomabile. Nella stretta morsa delle circostanze Non mi sono tirato indietro né ho gridato Sotto i colpi avversi della fortuna Il mio capo sanguina, ma non si china. Oltre questo luogo di rabbia e lacrime Income solo l'orrore delle ombre Eppure minaccia degli anni Mi trova, e mi troverà, senza paura. Non importa quanto sia stretta la porta, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima.