HOUSE ON SEA
UN CAFFÈ LETTERARIO
WELCOME!!!
RISPONDERE A STUPIDE DOMANDE E' PIU FACILE CHE CORREGGERE STUPIDI ERRORI
(cit. anonima)
AHHHHHHHHH...
che vita ragazzi!
un bicchiere di buon brandy in mano
un buon sigaro
sedia a dondolo
porticato vista mare al crepuscolo...
.............
mah! un momento:
io non bevo, non fumo...non ho una sedia a dondolo
e il mio porticato...un ricovero attrezzi
vista mare?????
solo l'acquitrino dei miei pensieri....
Beccati! In realtà me ne frego!
Chi sei Donna? Muori e nasci continuamente come eterna storia, sempre diversa ma sempre uguale.
Amante Focosa? Dolce Amica? Madre Creatrice? Madre Coraggiosa? Sorella, Fidanzata, Moglie Fedele, Angelo Terreno, Sordida Prostituta, Eva Tentatrice. Musa Preziosa. Complice Compagna.
Chi Sei Tu?
La Tua Mente il Tuo Corpo il Tuo Spirito il Tuo Percorso mi conquistano.
Questo Blog è dedicato a te Donna. a te che ho conosciuto. a te che conosco. a te che il fiume e il fuoco del destino mi porterà a conoscere.
Donna Ti adoro.
Stradeperdute2
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Post n°103 pubblicato il 30 Marzo 2013 da stradeperdute2
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Post n°102 pubblicato il 08 Marzo 2013 da stradeperdute2
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Post n°101 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da stradeperdute2
Parodiando Kafka... Sono morto stamani all'alba, quando destandomi ho scoperto sgomento d'essere ancora uomo, dopo aver sognato a lungo di diventare scarafaggio... stradeperdute2 Oci Ciornie. Di tutte le battaglie vissute, solo questo rimane. Un soffitto a ore, che mi scruta smarrito. Dentro queste pareti spoglie rimbalza l'eco aguzzo d'un accento lontano e straniero, eppure familiare. Il ricordo fatto di cocenti lacrime e sorrisi maliziosi rubati al Dottor Destino e fibra fredda del lenzuolo, che aspetta di bruciare fra l'intrico fitto del desiderio, e le fiamme nere dei Suoi occhi che danno segno di capire e laggiù, in basso il taglio netto sotto il Suo ventre nudo è la Soglia, dove ancora una volta ri - nascere e lentamente, lasciarsi morire... stradeperdute2
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Post n°100 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da stradeperdute2
"Io, sto, dove i sogni fanno stop. Una canzone, è tutto ciò che ho.
Dicono che, no, non ce la farò. Le tue parole sono tutto ciò che ho.
Io, sto, dove i sogni fanno stop..."
Club Dogo.
Adesso piove, nella stanza dei desideri,
"ma tu, ascolta il mio dire"
e pensa, all'ultima stazione,
quella che abita, più distante.
Tu non sai.
Tu non mi conosci.
Nacqui vicino allo scartamento ridotto,
dell'ultima stazione.
Ascoltavo la pioggia e i treni merci passare oltre e poi, arrestarsi fischiando
io allora non parlavo,
io, non parlavo.
Dopo, l'eco di quella pioggia distante, divenne fragore.
Ma,
tu non sai.
Tu non mi conosci.
Allora mi visitavano
le ombre di Stevenson e di Kipling,
di London e di E. A. Poe,
e mi parlavano.
Adesso piove, nella stanza della memoria,
e la stanza dei giochi di bambino
d'inverno è gelata.
Ora, fra le trame della notte,
indovino
gli spettri grandi
- ombre tra le ombre - di Gogol e Bulgakov
di Borges e di, Bukowski.
Essi vengono e mi parlano,
fra le pareti di bruma e di sonno fatte di antiche ferite,
della Gloria e del Dire
ma io, come giunto,
all'Ultima Thule
scruto l'albergare immobile di questa nobile terra
e rimango,
in silenzio.
stradeperdute2
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Post n°99 pubblicato il 01 Agosto 2012 da stradeperdute2
Posto questo tris di poesie, o di semplici giochi letterari se volete, piccole sciarade all'insegna del divertimento estivo e festivo, pensate tuttavia per Voi gentilissime amiche e commentatrici con estrema sincerità e onestà. La 1 scritta animato da rabbia, la 2 da meditazione la 3 da puro sentimentalismo romantico ma soprattutto da amore per Voi, donne del blog e donne tutte la 3 proprio a voi è rivolta e dedicata...quale preferite? a voi i commenti,,,, con Amore stradeperdute2.
"Siamo libri di sangue, ovunque ci apri siamo rossi"...
(Cit. lett.)
1.
I CANI DEL SESSO
Veleggiare sotto costa non ci pose al riparo dai marosi della vita;
chi sei?
eterno prigioniero d'un infinito gioco di specchi
la mente trasbordata,
dai cani del sesso e dell'aberrazione
e dal ragno, dell'eccesso.
La mente abitata come l'incrocio d'un corridoio dove la gente compare solo di schiena.
Dentro il palazzo costruito sulla geometria della fottuta ragione,
si consumano
vite come arrocchi, sull'ala di Re.
Se tutti gli sguardi di occhi, di fuoco di brace,
che non so,
che non capisco,
che non ricordo,
fossero parole
sarebbe tutto così semplice:
COME GIOCARSI LA MORTE A DADI.
stradeperdute2
2.
IL SENTIERO DI STELLE
Ci condusse qui, l'inesplicabile;
la spontanea idea della possibilità, d'un firmamento di stelle.
Ovvero,
il pallido caso, d'un piccolo embrione.
stradeperdute2
3.
L'ARA DEL SANGUE DELLE NAZIONI
....Poi Lei venne e così si presentò:
Io sono la Donna,
lo vedi,
sono la madre Terra e sono gioia assoluta impossibile da pronunciare e l'Amore, l'Amore, l'Amore oh,
Amore!
che non conosce confini né condizioni né altro
e l'altare radioso del sole che sorge, dietro il profilo nero dei monti....
sono Io, La Donna!!!
che accende la Vita
con il suo sorriso
che regala la Vita
con la sua vampa infinita....
che nasce la Vita
con il suo grembo che accoglie
e tu, chi sei? Domandò;
Io sono l'Uomo e il mare e la malinconia,
lo vedi,
sono il padre che raccoglie lacrime e dolore, che mescolano i contorni delle mie storie
e Ira che muove guerra e insidia mortale dei miei marosi,
sono acqua che pasce, che carezza le tue rive e ancora,
la malerba,
che devasta le tue coste
sono la malinconia, che lambisce triste, i tuoi calzari
e la catastrofe della bellezza,
ove potere specchiar altrui bellezza...
dentro me c'è l'inizio di Tutto,
e la fine di Tutto...
poi entrambi si voltarono verso me
solitario
e domandarono:
e tu, di grazia, dicci, chi sei?
Io sono l'Esecutore, risposi.
Lo Spirito del Grande Bardo.
Io sono, Colui che attende
alle vostre storie...
stradeperdute2
|
Post n°98 pubblicato il 18 Aprile 2012 da stradeperdute2
...o magari non si tratta davvero di blocco dello scrittore ma molto più semplicemente dell'eterno dilemma che attanaglia chi scrive, e cioè: dare libero sfogo al proprio essere e incendiare le polveri della creatività senza alcun ritegno;correndo il serio rischio d'esser tacciati di immoralità x ciò che si scrive, (parlando alla pancia del lettore). Oppure tenere un linguaggio elegante e distaccato non assumendosi alcun rischio e veleggiando tranquilli nel mare calmo d'un linguaggio rassicurante, che parli a tutti e che a ciascuno dica, impostato in belle parole, esattamente ciò che si vorrebbe sentir dire...;-) Dubbio amletico, che a ben guardare poteva essere di x se stesso materia x un post vero e proprio anzichè una risposta al commento di Mapì...(e infatti ecco qui, l'ho postato), ma dite, dite pure come la pensate al riguardo...ne sono punto curioso...;-)
stradeperdute2 |
Post n°96 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da stradeperdute2
Lo Sapevate che ?!?
...Nel Cuneese esiste un paese di nome Neive? (quesito valido solo x zona di Roma e dintorni)
Rema rema, dolce dolce lungo la corrente, la vita è solo un sogno che svanisce lentamente...
(Antico canto gaelico intonato lungo le sponde del Lago Loch Ness.)
stradeperdute2
Tormenti e riflessioni d'un giovane Aracnide.
(Scrivo per diletto e ri - leggo per disperazione, fatelo anche voi, unitevi a me ed alla mia disperazione...)
Dicembre dell'Anno del Signore 2011.
Vabbè, mi trovavo su questa (dannata) panchina nella zona più interna del parco, quella tanto per capirci, ritenuta dai più - non so se a torto o ragione - maggiormente pericolosa. Effettivamente venivo spesso avvicinato da tipi alquanto strani, generalmente incappucciati che con aria di cospirazione condivisa da pochi eletti mi offrivano non meglio definiti viaggi low cost. Ma non avevano tuttavia davvero l'aria d'essere nel ramo dell'industria del viaggio a scopo di diporto. A me, personalmente non davano alcun fastidio, anzi, mi tenevano compagnia e di quando in quando suscitavano la mia curiosità per via delle storie invero folcloristiche che mi narravano.
Comunque, era un tardo pomeriggio di dicembre e su quella panchina faceva, come ben potete immaginare, un freddo cane.
Mi ero equipaggiato per la bisogna con abiti pesanti distribuiti su più strati del mio corpaccione e avevo il capo circondato di passamontagna cappucci berretti con visiera e altre diavolerie. Stavo chino come un orso compilando la mia rivista d'enigmistica preferita ed ero alle pagine finali, quelle più complicate, tanto per capirci. Procedevo abbastanza spedito, aiutato parte dai miei rudimenti classici, parte da una strana concitazione interna che mi aveva come catturato, come trasceso.
Incupiva torno torno e ricordo che scioccamente pensai che se per via delle mia subitanea concitazione mi fosse colta inderogabile, quanto improvvisa defecatio vespertina, avrei potuto, col favore delle tenebre incipienti farla lì. Proprio dietro la panchina. Al massimo ritenevo alto il rischio dato dalla temperatura siberiana, che avrebbe all'istante indurito a livello di calcestruzzo da costruzioni la materia espulsa, riducendo in stato ancor più pietoso le mie non già propriamente carine emorroidi. Mentre per la rimozione delle scorie non c'era problema. Avrei chiesto ad uno dei tanti proprietari di cani che si aggiravano li attorno. Mi sarei fatto prestare una paletta - con sacchetto contenitore all'uopo predisposto da uno di loro e ciao.
Bhè, mentre la mia mente era oziosamente assorbita in questi dettagli, puntai con la penna un ben strano numero della casella del mio cruciverba. Insomma, dopo il 5 verticale, veniva il 666 !!!
Ricordo che mi incazzai tantissimo. Chi mi conosce bene sa che sono una persona buona ed educata, ma non amo per nulla gli imprevisti. Siano pure dettagli di poco conto, come questo.
...Che poi a ben guardare avevo già pensato per ben due volte di fila il sostantivo "dettagli" e come si sa è proprio il diavolo che si nasconde nei dettagli. Inoltre il numero...666, pareva non lasciare spazio ad alcun dubbio in proposito. Crollai il capo con forza ignorando del tutto la mia considerazione e lessi il quesito del 666 verticale; cinque lettere. Diceva: " Conoscenza trascendentale." Meditai un attimo, poi una voce che non conoscevo, ancor più cavernosa della mia, dal mio interno con la forza del tuono rispose: "Gno - si". Ci fu come uno sfrigolio seguito da un contrasto termico, accompagnato da una specie di vortice di energia bio - elettrica.
Ed Egli comparve, o meglio, si manifestò...
Un essere di nero vestito, incappucciato pure lui, stazionava ora proprio lì, accanto al sottoscritto. O per meglio dire non stazionava nel senso comune del termine, come tutti, semplicemente seduto, più o meno composto. Ma rimaneva leggermente sollevato dalla seduta della panchina come se sotto la felpa che indossava avesse avuto le ali e le assi della stessa anziché essere gelate fossero state di brace e gli avessero scottato le chiappe infernali. Per di più, lo potevo osservare chiaramente solo con la veduta periferica, o se volete con la coda dell'occhio. Quando voltavo il capo e cercavo di guardarlo inquadrandolo frontalmente nella sua interezza, la sua figura puntualmente sfuocava, e questo cominciò a darmi seriamente sui nervi. Biascicava continuamente qualcosa con in aggiunta una sorta di rumore di sottofondo che stava nella gamma di frequenza fra un ronzio e un brusio distante, minaccioso, pericoloso, come un terremoto in procinto di abbattersi da un momento all'altro.
Mi aveva anche suggerito la soluzione al quesito del cruciverba senza richiesta da parte mia.
Insomma, lo avrete di sicuro compreso miei cari lettori: avrei preso molto volentieri quel tipo a calci in culo, ma, data la fama che lo precedeva non mi sembrava essere una buona idea. Effettivamente devo dire che nonostante io non sia una persona molto impressionabile, non aveva un aspetto nel suo insieme particolarmente rassicurante. Anzi. Dava francamente l'idea che a farlo incazzare non sarebbe stato uno spettacolo bello da vedere.
Stemmo per un po' lì senza che accadesse granchè. Poi fece lui la prima mossa, estrasse la sigaretta senza usare le mani, per cui la sigaretta volteggiò attorno proveniente dal suo taschino e si accese tramite contatto con il suo avambraccio senza usare acciarino. Principiò a tirar boccate ma non si capiva dove andasse a finire il fumo e nemmeno dove volesse andar a parare lui stesso, alla fine.
Stavo seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di aver incontrato un diavolo. Che già di per sé stesso non era un evento che si potesse dire esattamente così comune; in più averne incontrato uno pirla era veramente da iscrizione nell'albo dei guinness dei primati.
Poi il fumo ricomparve sotto forma di cerchi, che successivamente diventarono vignette all'interno delle quali magicamente disegnava parole. Conversare con lui era come leggere i miei amati fumetti dell'infanzia...infatti si sa, il diavolo colpisce laddove abitano le umane debolezze...e infatti fui puntualmente smentito ancora una volta: il fumo che componeva frasi diventò simile a didascalie di film sottotitolati e cominciò a scorrere a velocità decisamente troppo sostenuta perchè riuscissi ad attribuire ad esse significati di senso compiuto. Inoltre presero a formarsi frasi in lingue scarsamente praticabili ai non iniziati. Sanscrito? Aramaico? Antico Egitto? Ebraico? Il solito porco vizio delle divinità, ancorchè diaboliche, come in questo caso, di esprimersi per enigmi. Dopo non so se fu il freddo o la noia dovuta alla non comprensione dei messaggi o ancora la mia dabbenaggine più semplicemente; una sorta di torpore invincibile mi colse.
Mi svegliai che era notte fonda, mezzo congelato, circondato da poliziotti che con prudenza mi frugavano fra sfollagente e mani guantate. Di quando in quando il fascio luminoso delle loro torce indagava il mio sguardo, ma sono convinto che il verde fondale dei miei occhi fosse per essi imperscrutabile alla stessa stregua dei sottotitoli di prima per me...
Mi ri - svegliai e adesso ero nell'interno color azzurrino della mia camera, steso sul letto. Le tempie mi pulsavano appena, il dolore non era dolore vero e proprio ma forse solo una sensazione somigliante ad esso, tuttavia sopportabile. Mi tirai su nel solito stato semi - confusionale che mi era proprio ogni qualvolta mi capitava, come in questa occasione, di aver dormito troppo a lungo. Ciabattai, strascicando i piedi fino alla finestra e fu allora che nel cielo greve di neve, ammantato d'oscurità, lo vidi: un lampo breve e passeggero come una coda splendente di cometa, illuminò con la sua luce di conoscenza la volta del cielo. ( O si trattò solo della volta stretta della mia mente) ? Comunque, in fondo a quella luce, ne sono quasi sicuro, avvistai una figura più scura. Andava come al traino di quel carro celeste, ma riluceva a suo modo, al contrario. Un po' come quando per dar maggior risalto ad una frase che desideriamo mettere in evidenza scriviamo usando il grassetto e i caratteri si distinguono divenendo più neri del contesto...
Mi parve una figura che avevo già visto da qualche parte. Diversamente dalle altre la potevo osservare meglio se la guardavo con la coda dell'occhio; frontalmente sfuocava, non so proprio dirvi il perchè...
stradeperdute2
Appuntamento fra qualche giorno, con un nuovo sogno...ciao.
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Post n°95 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da stradeperdute2
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il 12/10/2013 alle 23:23
Inviato da: stradeperdute2
il 25/05/2013 alle 18:03
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il 23/05/2013 alle 09:42
Inviato da: stradeperdute2
il 23/05/2013 alle 00:25