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il Cardinal Schönborn a Medjugorje

Post n°130 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da scintilla.divina

Omelia del Cardinal Schönborn alla veglia di Capodanno
Medjugorje 31 dicembre 2009

Notare come allude chiaramente della credibilità dei veggenti di Medjugorje e come sottolinei la necessità di ascoltare e guardare a lungo prima di parlare: evidente riferimento al Vescovo locale che non ha mai voluto incontrare i veggenti. (nostra trascrizione/traduzione,  video completo - solo omelia)

Cari fratelli e sorelle, qui in chiesa o nei luoghi davanti alla chiesa o nel salone giallo, siamo tutti consapevoli che è un grande privilegio non dover festeggiare il nuovo anno con lo Champagne - forse più tardi - [applausi e risa] ma con Maria, Giuseppe, il Bambino nella greppia, con gli angeli. 
Tutti noi siamo venuti a Medjugorje per essere in questo giorno in special modo vicini alla Madre del Signore. O più esattamente dobbiamo dire che siamo venuti qui perché sappiamo che la Madre del Signore vuol essere vicina a noi. 
Con lei vogliamo iniziare il nuovo anno, e la prima cosa che mi commuove, se penso al presepio e ai pastori, è che non c'era nessun angelo. Qui [indica il presepio alla base dell'altare] ci sono due angeli sopra la grotta, ma nel vangelo non ci sono; erano nel campo dei pastori, una grande schiera di angeli, ma Maria e Giuseppe ne hanno solo sentito parlare, i pastori glielo hanno raccontato!
Neanche voi avete visto la Gospa, ma qui ci sono delle persone che ce lo hanno raccontato. E noi confidiamo che la Madonna ci è veramente vicina. La fede viene dall'ascolto e mi impressiona per prima cosa che nel vangelo di oggi si parla di ascolto. Prima di tutto dobbiamo ascoltare il lieto annuncio. Abbiamo due orecchie, due occhi e una bocca: questo significa che dobbiamo ascoltare molto, guardare molto e poi parlare. E cosa dobbiamo dire? Dobbiamo raccontare ciò che abbiamo visto e udito. Il mondo necessita di una nuova evangelizzazione, questa avviene solo se è impossibile che tacciano coloro che hanno visto e udito. Tutti noi abbiamo ricevuto la fede e nel battesimo abbiamo ricevuto il compito di comunicarla ad altri. I pastori hanno raccontato ciò che era stato loro detto e da questo tutto è continuato. Il vangelo, la buona novella, è stata raccontata, e quelli che l'hanno riferita erano credibili. Quelli che hanno udito, hanno anche visto che le parole erano in accordo con la vita, che ciò che i testimoni dicevano trovava corrispondenza anche nella loro vita.
Come possiamo diventare testimoni del vangelo? Prima di tutto in quanto guardiamo a Maria. Maria conservava e meditava nel suo cuore tutto quello che era accaduto. Fratelli e sorelle, ciò di cui urgentemente abbiamo bisogno nel nostro tempo è la preghiera. Lo dico con un po' di tristezza, so che prego troppo poco. So che la preghiera è la vita. Senza un vivo rapporto con Dio la nostra vita diventa arida e vuota. Perché la Madonna ci dice continuamente di pregare? Prendetevi il tempo per la preghiera. Un buon proposito per il nuovo anno, per noi sacerdoti, diaconi e per tutti. Tempo per la preghiera. C'è così tanta forza, così tanta gioia, troppo chiaro. Preghiamo Maria che ci aiuti a pregare di più. Se preghiamo le nostre parole sono piene di vita e poi la nostra testimonianza è credibile.
Vorrei spendere due parole su ciò che l'apostolo Paolo ci ha detto. L'anno paolino è già finito e ora siamo nell'anno sacerdotale, ma le parole dell'apostolo Paolo erano così forti perché erano piene di vita. Nella lettura di oggi ci dice che Dio ha mandato suo Figlio per farci diventare figli. Le figlie non sono escluse, si intende, figli e figlie insieme, ma Paolo dice che siamo chiamati a diventare figli, e non schiavi. Così come Gesù è figlio di Dio, così possiamo anche noi chiamarlo Padre. All'inizio di quest'anno l'apostolo Paolo ci dice: voi siete figli e non schiavi. 
Io penso che Medjugorje è un posto dove si confessa molto e la confessione è la liberazione dalla schiavitù del peccato. Dio ci vuole avere come figli. Libertà dei figli di Dio, e per questo ci ha donato il sacramento della confessione. Dobbiamo avere un nuovo atteggiamento verso Dio, poterlo chiamare Abbà. Gesù ci ha chiamato ad avere fiducia in lui, ad avere fiducia in Dio. C'è troppa paura di Dio in noi, Jezu ufam tobie, Gesù confido in te - so anche il polacco - [alcune risate, quelli che capiscono la battuta], Jezu ufam tobie, Gesù confido in te [applausi].
Il Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato questo messaggio: abbiate fiducia nella misericordia di Dio, abbiate fiducia nella misericordia di Gesù. A volte, avere fiducia può essere eroico, quando la vita si fa difficile, quando un matrimonio diventa un peso, quando una malattia ci opprime, quando non sappiamo come andrà col nostro lavoro. Allora, dire Jezu ufam tobie, può essere eroico. Avere fiducia è veramente un atto di fede, e ancora guardiamo a Maria: chi ha donato un atto di fiducia, di fede, più grande di Maria? Jezu ufam tobie: questo sia il nostro programma per l'anno che viene.
E' quasi mezzanotte e si sentono i botti, ma noi non tiriamo petardi, noi cantiamo [applauso]. E un'ultima parola: i pastori tornarono glorificando e lodando Dio per quello che avevano visto e udito. Anche noi torneremo a casa e per poter essere testimoni della buona novella, dobbiamo prima di tutto glorificare Dio. I pastori glorificarono e lodarono Dio per quello che avevano visto e udito, spero che anche tutti noi torneremo a casa, faremo il viaggio di ritorno, dopo questi giorni passati qui, e glorificheremo Dio per ciò che abbiamo visto e udito. Allora crederanno anche a noi quando racconteremo, la nostra parola sarà degna di fede.
Adesso è quasi mezzanotte ed è il momento giusto per proclamare il nostro Credo. Con questa fede entriamo nel nuovo anno. Dio benedica il nuovo anno. [lungo applauso]

http://www.medjugorje-bz.org/ar2/omelia-cardinale-31-12.html

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Video Messa del 31/12/09 col Cardinal Schönborn a Medjugorje

http://www.gloria.tv/?media=44346

Video Catechesi del Cardinal Schönborn a Medjugorje 30/12/09

http://www.gloria.tv/?media=44168

 
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Commenti al Post:
scintilla.divina
scintilla.divina il 04/01/10 alle 12:03 via WEB
Il cardinale Cristoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, personale amico di papa Benedetto XVI, ha passato l’ultimo dell’anno e ha celebrato la messa dell’anno nuovo a Medjugorje. Una notizia significativa, riportata con evidenza da numerosi siti cattolici, in particolare mariani. Non si tratta di un passo ufficiale verso il riconoscimento di autenticità, da parte della Chiesa, delle apparizioni ai veggenti del santuario dedicato alla Madonna, ma il segnale è letto in maniera positiva e incoraggiante per i milioni di fedeli di Medjugorje, sparsi in tutto il mondo, vista l’importanza del cardinale e la sua “vicinanza” alla Santa Sede. La notizia della visita del cardinale Schönborn è stata diffusa dalla agenzia di notizie Vatican Service News (Vsn), poi rimbalzata su numerosi altri siti, a cominciare da “Portale di bronzo” di Angela Ambrogetti e da quello ufficiale del santuario stesso. Il pellegrinaggio del porporato austriaco si può interpretare, dunque come un omaggio ad un luogo di culto molto venerato dai fedeli. Del resto, in un testo del maggio del 1998, il porporato austriaco affermava che «il magistero della Chiesa non si dichiara in maniera definitiva se i fenomeni, apparizioni o altri tipi di manifestazioni, sono ancora in corso di attuazione». Dunque, con le apparizioni ancora in corso - come di fatto succede a Medjugorje - non è possibile avere un “pronunciamento” ufficiale. Schönborn ricorda, nello stesso testo, che però «è compito dei pastori incoraggiare ciò che sta nascendo, sostenere i frutti che stanno maturando, proteggerli, se necessario, dai pericoli che sempre e dovunque è possibile trovare». Allora il cardinale non aveva ancora visitato Medjugorje, «ma in un certo senso», scriveva, «posso dire di esserci stato attraverso le persone che conosco, o coloro che ho incontrato, che sono stati a Medjugorje. E, nelle vite di costoro, io vedo dei buoni frutti. Sarei un bugiardo se negassi l'esistenza di questi frutti. Tali frutti sono tangibili, evidenti. E nella nostra diocesi, come in molti altri posti, posso constatare grazie di conversione, grazie di vita o di fede soprannaturale, di vocazioni, di guarigioni, di riscoperta dei Sacramenti, di confessioni. Tali fatti non possono indurre in errore». Per questo motivo, dichiarava sempre Schönborn, «tali frutti mi permettono, come vescovo, di esprimere un giudizio morale. E se, come Gesù ha detto, dobbiamo giudicare un albero dai suoi frutti, mi sento obbligato a dire che quest’albero è buono». «È senza dubbio un segnale importante, questa visita», spiega Antonio Socci, lo scrittore cattolico che è uno dei massimi esperti e conoscitori del “fenomeno Medjugorje” e che ribadisce come questa notizia non sia assolutamente da mettere in relazione con un riconoscimento ufficiale delle apparizioni. Un segnale che conferma, prima di tutto, secondo Socci, «l’apertura personale del cardinale nei confronti di quanto accade laggiù, soprattutto in termini di conversioni, che sono davvero tantissime e non possono che essere un frutto tangibile di Medjugorje come segno ed esperienza eccezionale». Tutto questo è certo preso in considerazione dal Papa e, seppure l’iniziativa dell’arcivescovo è del tutto personale, non può non assumere una rilevanza particolare, considerando anche la sua vicinanza a Benedetto XVI. Dunque, conclude Socci, «il pellegrinaggio del cardinale può anche essere interpretato come un gesto di distensione, rispetto alle polemiche che hanno circondato il santuario». In effetti, sin dal 1981, da quando cioè sono cominciate in quel piccolo villaggio dell’Erzegovina le apparizioni mariane a sei ragazzini, sono cominciate anche le polemiche e le contrapposizioni, con il vescovo locale di Mostar, Pavao Zanic, che bollò il fenomeno come “falso”, a cui seguì nel 1991 il giudizio negativo dell’allora Conferenza episcopale jugoslava, giudizio comunque non definitivo (“non constat de supernaturalitate”). E, infine, bisogna ricordare che a capo della Commissione vaticana che dovrà cercare di dire una parola finale sul “fenomeno Medjugorje” è stato messo nientedimeno che il cardinale Camillo Ruini. Altro segnale che non si può sottovalutare.
(Rispondi)
 
 
scintilla.divina
scintilla.divina il 04/01/10 alle 12:04 via WEB
http://www.apostolidellareginadellapace.it/Documenti/InfoMedugorje/tabid/564/Default.aspx#Tentazione_vaticana:_Medjugorje_come_Lourdes
(Rispondi)
 
Felix721
Felix721 il 14/03/10 alle 20:03 via WEB
Ciao! da tempo che non entro nel blog, sai il tuo blog è stupendo! un grande abbraccio e un buon inizio settimana.
(Rispondi)
 
 
scintilla.divina
scintilla.divina il 21/03/10 alle 09:11 via WEB
Ciao.. che piacere rivederti!! Anch'io entro poco ultimamente.. Ti ringrazio e ti abbraccio forte anch'io!! Dio ti benedica sempre!!
(Rispondi)
 
Spiritodiamore
Spiritodiamore il 23/03/10 alle 14:31 via WEB
quante cose si potrebbero trasmettere ,affinchè tutti possano ritrovare l'amore di Dio.La vita è amore e tutti dovrebbero leggere IL CANTICO DEI CANTICI....
(Rispondi)
 
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La tua fede ti ha guarito

Preghiera di guarigione

Abbandoniamoci all'azione dello Spirito di Dio, che ci ha creati e ci vuole sani, e riconosciamo in Cristo Gesù il vero medico
delle anime e dei corpi.
Gesù, Figlio del Dio vivente,
abbi pietà di noi.
 

San Michele arcangelo


Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Si, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui. Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’ eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità la Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa. Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.
 

Maria Rosa Mistica

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