Le ravissement

de Lol V. Stein

 
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"C'è un Sogno che ci sta sognando."
Diogene
 
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"Sapevo che tu mi sognavi,
Perciò non potevo dormire."



Anna Achmatova

 

VALÉRY STEIN

"... Pensava a qualche cosa, a se stessa? le domandavano. Non capiva la domanda. Si sarebbe detto che andava avanti per forza d'inerzia e che l'infinità stanchezza di non riuscire a fermarsi non era concepibile; sembrava diventata un deserto dove una facoltà nomade l'avesse lanciata all'inseguimento interminabile di che? Non si sapeva. Essa non rispondeva.

 Della prostrazione di Lol, del suo abbattimento, della grande sua pena, avrebbe avuto ragione solo il tempo, dicevano... " ( p.18; idem )

 

DAL LIBRO QUI TRAGGO

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"...Nella prostrazione di Lol si notarono in quel periodo, dicono, alcuni segni di sofferenza. Ma che significato ha la sofferenza senza oggetto?..." (p. 17;ed Feltrinelli )
 

TRATTO DAL LIBRO

" ...Poiché bisogna inventare gli anelli della catena che mancano alla storia di Lol V. Stein, mi sembra più giusto spianare il terreno, scavarlo, aprire tombe dove Lol fa la morte, che non innalzare montagne, costruire ostacoli, creare incidenti. E credo, conoscendo Lol, che avrebbe preferito vedermi rimediare in questo senso alla penuria di fatti della sua vita... " (p. 19; idem)

 

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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 29 Giugno 2007 da Loliana

 so amici miei, che siete ormai lontani, ma il sapere non basta. So che ogni ultimo addio, ha trascinato con sé una parte di me, sparpagliandola in nulla, come la pioggia di una notte di estate, che in un istante, appare, e senza mai tracciare un segno porta con sé il sonno, come quella volta, che camminavamo senza sapere il perché, come quei momenti "veri" e "ingenui" che non ci sono più, come il tuo viso, che non riesco più a ricordrmi, o lo scorrere lento di una sequenza che non porta al compimento il movemento del tuo corpo, perso nella distanza che separa il piacere di averti e grido di un violino, so che è finita, per sempre, e non ritornerà più, so che è vissuta, la mia vita e la tua, nel sogno che separa l'irrealizzabile dal possibile. Allora non sapevo. lo sto capendo di più ora. e i minuti che trascorrono fra una frase e la sua prossima, su questa tastiera, e l'incertezza che accompagna l'identità di ogni parola, legandola continuamente, ad un momento perduto di felicità.... non so cosa mi aspetta. ma sono felice!

p.s. la prima volta che mi sono chiesta cosà farò se rimango sola è stato oggi! di solito una certa domanda la si viene a chiedersi nella età di decadimento fisico.... c'è qualcuno in me che ha passtao molti anni più di me!

 
 
 
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Un blog di: Loliana
Data di creazione: 23/12/2006
 
Ci sono fra i ricordi d'ogni uomo, cose che non si raccontano a tutti, ma appena agli amici. Ce ne sono altre che neanche agli amici si raccontano, ma appena a se stessi, e per di più sotto suggello di segreto. Ce ne sono, infine, altre ancora che persino a se stessi si ha paura di raccontare, e di tali ricordi ogni uomo, anche ammodo, ne mette insieme parecchi. (F. Dostoevskij )
 
Il linguaggio è una forma della ragione umana, con una sua logica interna della quale gli uomini non conoscono nulla. (C. Lévi-Strauss )
 
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"Il dogma non è nient' altro che un esplicito divieto di pensare."

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