Lunedì

... e le sue Lune

 

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Messaggi di Ottobre 2005

Jack e la lanterna

Post n°130 pubblicato il 31 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Ricerca
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Vi riporto una storiella che parla della zucca e di Jack...

Un fabbro irlandese di nome Jack, dissoluto, ubriacone e taccagno, la notte di Halloween, in una taverna incontrò il Diavolo, andato a cercarlo per prendergli l'anima. Stava per cadere nelle sue mani, quando riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la sua anima. Il Diavolo accettò. Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del principe delle tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno. Il Diavolo però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto una rapa che stava mangiando. Da allora Jack vaga con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio ed è il simbolo delle anime dannate ed errabonde. Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non sono in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche. Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all'interno, è forse il simbolo più famoso di Halloween.

 
 
 

Nove per nove...

Post n°129 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

.... Ottantuno!!
Aveva un viso d'angelo, un piccolo cherubino, ricciolo e biondo, occhi azzurri. Nulla di strano se alla recita di Natale l'avessero scelto per impersonare l'arcangelo Gabriele, nulla di strano se a me sembrava buffo e poco "angelo" il vederlo inciampare nel costume durante le prove, prendere in malo modo la coroncina dorata che gli avevano ancorato in testa, e sbuffare come un treno a vapore. Il tutto rigorosamente di nascosto dalla maestra, perchè, a dire il vero, tutti noi della classe avevamo una vera e propria adorazione per lei.
Ricordo ancora il suo nome, Alessandro, era il mio vicino di banco, un po' per caso e un po' per scelta. Per caso, per una questione di altezze, la regola voleva che i più alti sedessero all'ultima fila di banchi; per scelta, perchè quando la maestra gli disse di scegliersi il banco, dei 3 liberi lui scelse quello accanto al mio. In flash ricordo l'espressione soddisfatta della maestra, per la sua scelta, alcune risatine dei maschietti, credo, in parte, la faccia perplessa delle femminucce. Ricordo che aveva un'intelligenza pronta, leggeva speditamente e, soprattutto, adorava la matematica. E puntualmente il tragitto casa-scuola era per la metà in sua compagnia, abitando dalla stessa parte del paese.
Ricordo che a carnevale quell'anno si presentò vestito da Robin Hood, pensai che decisamente era meglio dell'angelo di Natale... E non lo pensai soltanto io, ho ancora l'immagine davanti agli occhi delle bocche aperte stile "madonna-che-bbono" delle ragazze di terza e quarta (quelle di quinta no, loro erano già grandi...)
Ricordo, soprattutto, che un giorno mi domandò, a bruciapelo:
"Nove per nove??"
Pensando ad una sorta di gioco-ripasso gli risposi, ridendo: "Ottantuno"
Al che lui disse: "Ti dò un bacio, ma non dirlo a nessuno"
Credo che il sorriso, in quell'istante, subì una sorta di pietrificazione... una delle prime volte che restai abbondantemente senza parole e senza movimento alcuno. Uno di quei momenti in cui ti passano nella testa mille e uno pensieri nel raggio di 20 nanosecondi, e tutti scartati uno dopo l'altro come "reazione" non corretta o improponibile. Tanto che alla fine non fai assolutamente nulla.
Inutile dirvi che l'interrogazione sulle tabelline andò benissimo, anche se non mi chiese quella del nove...
Meno ovvio, ma so che siete curiosi di saperlo, il bacio poi non me lo diede...

 
 
 

Mea culpa

Post n°128 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

A ricordarmi ogni tanto, non tanto spesso, ma ogni tanto sì, di perdere la brutta abitudine di interrompere chi mi sta parlando soltanto perchè l'argomento non è di mio interesse...
L'educazione che mi hanno trasmesso non prevede un atteggiamento simile, poco rispettoso dell'idea altrui e soprattutto del tempo che mi si sta dedicando proprio per "trasmettermi" questa idea. Mea culpa, quindi.

 
 
 

The Sound Of Silence - Simon & Garfunkel

Post n°127 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Musica
Foto di lunedi.bs

ascolta

Hello darkness, my old friend
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone
'Neath the halo of a street lamp
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence.

And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more
People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never share
And no one dare
Disturb the sound of silence

"Fools" said I, "You do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you."
But my words like silent raindrops fell
And echoed
In the wells of silence

And the people bowed and prayed
To the neon god they made
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls
And tenement halls."
And whisper'd in the sounds of silence.

 
 
 

Regis Hastur

Post n°126 pubblicato il 29 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Chi non ha mai letto la saga di Darkover, non conoscerà di certo questo nome. Si tratta del mio personaggio prediletto, il protagonista di una storia spettacolare che ho amato fin dalle prime righe. Non riesco a descrivere in poche parole l'emozione che mi regala ogni volta che lo rileggo. Semplicemente lui è... Mi ha fatto sognare, ci ho vissuto accanto, pagina dopo pagina, me ne sono quasi innamorata, l'ho accompagnato lungo la sua avventura, ne ho percepito la forza, la purezza dell'animo...
Un po' mi ha cambiato, lo ammetto. Forse non avrei scoperto in me quella forza di insistere, anche quando tutto sembra andare storto, se non avessi stretto con lui quella spada, durante la sua battaglia, quando per un attimo tutto sembrava perduto e lui stava per soccombere... finchè il suo spirito non si è mostrato in tutta la sua potenza, quella resistenza che mette in discussione la stessa esistenza, e vince. Ovviamente, ma non poi così tanto. E di quella lotta ne porterà i segni per sempre... insieme alla spada.

 
 
 

Perplessità...

Post n°125 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
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A volte mi chiedo... forse faccio male, ma me lo chiedo lo stesso... ma la gente prima di dare aria ai polmoni, riflette???

 
 
 

How many times can we say goodbye - Dionne & Luther

Post n°124 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Musica
Foto di lunedi.bs

Una canzone del lato A, il lato da disarmo... ascolta

Here we are so close to the end now
Still holdin’ on, we try and pretend now
Clinging to love we both know is dying {It’s dying}
We’ve tried and tried to find us a way out
But darling, our dreams have now all been played out
Still we go on hopelessly trying

But how many times can we say goodbye
And how many times can we see love die
And how many times can we give it one more try
Before we really say goodbye
Mmm, goodbye {Goodbye}

We’re so in love, but wrong for each other
Each hurt that heals brings on another
Both of us used and both of us using {Hey, hey}
Darling, it’s time that we stop pretending (Stop)
There’s just no way to rewrite our ending (No way)
We’re caught in this game and we both know we’re losing

Oh, but how many times can we say goodbye
Hey, how many times can we feel love die
Tell me how many times can we give it one more try {One more}
Before we really say goodbye
Yeah...oh...ho... (Whoa...oh...oh...)

How many times can we break up and make up
Both of our hearts refusing to wake up
Just can’t go on {No} and on living a lie
Though I’ll always love you

How many times (Ooh) can we say goodbye
Oh...and how many times can we live this lie
Hey, how many times can we give it one more try (One more try)
How any times before we really {Really, really} say goodbye
Bye-bye (Goodbye) Bye-bye
(Goodbye) Bye-b-b-bye-bye-bye
(Goodbye) Ey, hey, goodbye

 
 
 

Ancora lavori di aggiornamento

Post n°123 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Blog
Foto di lunedi.bs

Segnalo lo spostamento di un link, Vent du Dèsert, nel settore francese, a lei più congeniale. Aggiunta inoltre di due nuovi ospiti:

Grapewine, grappolo d'uva... direi un ottimo raccolto per un ottimo vino. Diventerà d'annata?? Ce lo auguriamo, visto che qua tutti sono amanti del succo di bacco... :-)

Homme Libre, piacevole lettura, fluida e scorrevole, libero di raccontare di esperienze particolari, senza scadere nel volgare o nel boccacesco.

Buona lettura a tutti!!

 
 
 

Il lago e la pace

Post n°122 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Vent'anni. Prendo ed esco, voglia di una boccata d'aria e di quella libertà che solo per strada riesco a trovare.
Al solito ho passato le ultime ore a far finta di sentire le lamentele di mia madre, tutte adeguatamente incentrate sul fatto che io sia una figlia degenere... a distanza di anni ancora mi domando perchè. Ora però voglio dedicarmi un paio d'ore, solo io, l'auto, la musica e l'incognita del viaggio.
Quando sto così non m'importa di dove vado, mi basta sentire il rumore del motore, l'asfalto che scivola via, qui non esistono i chilometri. Si va e basta. Unica compagnia permessa, voluta, cercata... la musica. Ho da qualche parte una vecchia cassetta, uhm, vecchia quanto lo può essere una cassetta ricevuta in regalo 4 anni fa, ascoltata fino a consumarla... Sì, vecchia. E fedele. Non manca mai ai miei appuntamenti in stile "prendo e vado e andatevene tutti al diavolo". La cassetta suona il lato A, quello da disarmo, musica soft, tipo Nat King Cole (fantastico il duetto con Natalie), Dionne Warwick, Oleta Adams, Labi Siffre, Michael Bolton... Oddio, definirla soft mi fa sorridere... Rilassante, sbollente... mi scopro a duettare ignobilmente con quelle perle di voce.
L'auto fila via quasi sapesse dove andare, ma non è mai lo stesso posto. Questa volta, uno strano giro per le vie della città mi porta al casello di Brescia centro. Ora so dove andare. Imbocco in direzione Venezia e dopo 15 minuti... uscita Desenzano. Ha pure piovuto, tempo di merda, come la giornata del resto. Desenzano ha due entrate, una a nord ed una a sud. Conviene parcheggiare nei pressi e poi arrivare in centro a piedi. Non per nulla, ma ogni due per tre cambiano qualcosa nei permessi di transito. Lascio quindi in zona Desenzanino e mi faccio un giro a piedi. Un po' di vita e gente la si trova soltanto in piazza, ma la cosa non mi interessa, non sono qui per fare conversazione.
Il lago è leggermente mosso, ma sembra si stia calmando, pare insonnolito, mi somiglia... vado sul pontile, chissà che non abbia lo stesso brontolio che sento io in questi momenti. L'aria, nonostante tutto è calda, quel vento caldo che adoro perchè ha il profumo dell'estate e dei fiori. Non so quanto tempo resto in fondo al pontile, non porto mai orologi, abbastanza per smaltire tutta la giornata. E comunque sono partita da Brescia alle dieci, mica un'eternità!
Mentre sono lì, mi domando anche come mai non ho incrociato coppiette a fare la spola sul lungolago. Nemmeno sul molo. Poi una voce, calma e molto dolce, mi dice: "Il lago porta via tutto, d'incanto. Vieni spesso qui?" mi vòlto per rispondere e... sto parlando da sola "No, è la prima volta"... le parole scemano. Mi sento quasi stupida, il pontile è completamente deserto. Dopo un attimo di perplessità decido che mi sono immaginata tutto. O che, forse, il lago mi ha parlato.
Ritorno verso l'auto, quasi allegra. Ora sono pronta a tornare a casa, a richiudere le ali, pronta ad ascoltare il lato B, quello da carica, quello da mettere a palla a spaccare i timpani, ma tanto, chissenefrega... almeno non sento le lagne di nessuno domani... sarò anestetizzata.
E poi, quasi quasi, a Desenzano ci torno...

 
 
 

Un ricordo...sottofondo Woman in Love

Post n°121 pubblicato il 27 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
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Pomeriggio estivo sfuggito alla pennichella a cui mia madre pretendeva di obbligarmi, nonostante la bella età di 15 anni. La scusa sempre la stessa: FA BENE dormire un paio d'ore il pomeriggio al mare. Ed io mi domandavo: ma se fa così bene, perchè io mi sveglio dopo 10 minuti più rintronata e rincoglionita di prima e con un mal di testa abissale che mi trascino poi per tutto il resto della giornata? Ma allora dillo, dillo che tu mi vuoi vedere incazzusa e rincoglionita, così hai la scusa per scassare meglio....
Risultato: ho passato un mese al mare ad organizzarmi fughe pomeridiane per evitare la pennichella. Ed era pure un divertimento!! Tempo d'attesa medio, 6 minuti.... facevo finta di dormire, da brava ragazza, dopo 4 minuti canonici lei era KO, il 5° minuto occupato a strisciare lentamente senza far cigolare porte, facendo attenzione a non intompare rovinosamente contro qualche spigolo, visibilità limitata dal buio assoluto e soverchiante, perchè si sa, a luglio, 40° all'ombra, per dormire bene la casa deve essere ermeticamente sigillata, stile forno.
Salvo intoppi (starnuto, sorella scassamaroni, spigolo bastardo) ero fuori casa allo scadere del sesto minuto, sana e salva, e con la testa integra. Per far prima ci si finiva di vestire sulle scale...
Il mio rifugio era diventato il bar-salotto dell'albergo vicino, giusto a metà strada tra casa e spiaggia, ospite del ragazzo che lavorava lì, tra l'altro annoiandosi a morte, visto che le persone normali in vacanza al mare d'estate vanno, appunto, al mare. Di certo non chiusi in casa...
Sprofondati in due comode poltrone (alla faccia del lavoro) per tanti pomeriggi... In uno di questi, quando entrai nel salotto, il ragazzo stava canticchiando sommessamente la prima strofa di questa canzone... era maledettamente familiare, ma non riuscivo ad identificarla. Nel vedermi smise di cantarla, forse vergognandosi, ricordo che gli chiesi "per favore continua..." il suo sguardo si fece interrogativo, dovetti insistere "è importante, non smettere". Ricordo che la cantò tutta, dall'inizio, mentre io, che avevo chiuso gli occhi, ne stavo memorizzando ogni singola parola, riportandola a galla dalla memoria, insieme a lui la cantavo con la voce dei ricordi... ascoltavo questa canzone parecchi anni prima, e accanto a me c'era mio padre... In quei pomeriggi al "rifugio" sono stata bene.
Ho assaggiato la mia prima kaipiroska, rigorosamente ben ghiacciata vista la minore età, ma soprattutto il gran caldo. Ho imparato a giocare a Machiavelli, ho stupito e mi sono stupita, ma soprattutto, ho assaporato fino in fondo gli istanti e l'ebbrezza delle fughe. Ed ho ritrovato un ricordo assopito. Ora nella canzone si associano due ricordi: quello più vecchio con mio padre, e quello di pomeriggi un po' trasgressivi, in dolce ed allegra compagnia.

 
 
 

Woman in Love - Barbra Streisand

Post n°120 pubblicato il 27 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Musica
Foto di lunedi.bs

ascolta

Life is a moment in space
When the dream is gone
It's a lonelier place
I kiss the morning goodbye
Down inside, you know we never know why
The road is narrow and long
When eyes meet eyes
And the feeling is strong
I turn away from the wall
I stumble and fall
But I give you it all

I am a woman in love
And I'd do anything
To get you into my world
And hold you within
It's a right I defend
Over and over again
What do I do

With you eternally mine
In love there is no measure of time
We planned it all at the start
You and I live in each other's heart
We may be oceans away
You'll feel my love
I hear what you say
No truth is ever a lie
I stumble and fall
But I give you it all

I am a woman in love
And I'd do anything
To get you into my world
And hold you within
It's a right I defend
Over and over again
What do I do

I am a woman in love
And I'm talking to you
You know I know how you feel
What a woman can do
It's a right I defend
Over and over again

I am a woman in love
And I'd do anything
To get you into my world
And hold you within
It's a right I defend
Over and over again

 
 
 

Cosa NON fare

Post n°119 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

• Essere troppo preciso. Se richiedi puntualità o dipendenza totale, ti ritroverai frustrato. L'Acquario si comporta secondo i suoi desideri e spesso vive nel "suo" mondo
• Chiedere una relazione "seria" troppo presto e non cercare mai di essere l'unica cosa nel suo universo. Ha bisogno di spazio da esplorare e tempo da dedicare all'umanità
• Cercare di cambiare il suo modo di pensare, anche se non sei d'accordo sul suo punto di vista per alcuni aspetti. Avrà probabilmente delle credenze ben strutturare sul modo in cui il mondo deve funzionare
• Cercare di attrarre un Acquario nelle tue braccia quando la sua mente è altrove. Probabilmente declinerà l'invito o peggio ancora, potrà neanche notare il tuo proposito.
• Cercare di influenzare il suo modo di vestirsi. Puoi pensare che sia completamente inappropiato o strano, ma gli Acquari amano vestirsi in modo differente dalla massa.

 
 
 

Cosa fare

Post n°118 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

• Cerca di diventare avvezzo a parlare di un'ampia varietà di argomenti differenti. L'Acquario avrà qualcosa da aggiungere ad ogni argomento e ti sorprenderà e delizierà con il suo pensiero eclettico
• Sorprendilo con un oggetto particolare e fuori dal comune. Ama le sorprese: più sono originali, più sono consigliate
• Mantieniti a una distanza di sicurezza del punto di vista emotivo, almeno all'inizio. E' un segno distaccato per alcuni aspetti e ha bisogno dei suoi spazi per essere felice
• Apprezza la sua devozione per cause speciali e ideali. Ti mostrerà il valore di rendere il mondo un posto migliore e più creativo
• Entra in intimità prima con la sua mente e poi col suo corpo. Ti catturerà mentalmente e ti intrigherà completamente

 
 
 

Dedica

Post n°117 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Poesia
Foto di lunedi.bs

Se tu respiri
io ci sono
e respiro insieme a te.
Se tu vivi
io ci sono
e vivo insieme a te.
Da quando sei con me
io esisto
nei tuoi sorrisi
nei tuoi sguardi
nelle tue parole,
così come tu sei in me.
Sei l'alba che mi accoglie
ogni mattina,
il sole che riscalda
anima e cuore,
la notte che mi accoglie
nel silenzio di parole
sussurrate,
il manto caldo che mi
copre... e che io voglio
tenere per me.
Ci sono sempre
anche quando mi arrabbio
col mondo intero.
Ci sono sempre
perchè so che
nel momento stesso
in cui non ci sarò più
sarà solo per un motivo:
abbiamo smesso di amarci.
Ma finchè quella fiamma
brucia in noi
io ci sono perchè TI AMO!

Tuo,
Lare

 
 
 

Però...

Post n°116 pubblicato il 25 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

Posso sottolineare che ho ricevuto commenti nell'ultimo post e nessuno invece nei precedenti?? Ragazzi, ma che vi succede? Ok Ok, capito, metterò in piedi un servizio di consulenza astrologica... mi sa che ho sbagliato lavoro... :-)

P.S. In foto la costellazione di Orione, fotografata in X-ray. (non da me...)

 
 
 
 
 

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Inviato da: astrogoal
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