Io la musica e J.H

musica

 

 
 

Firma la petizione

http://firmiamo.it/controlliamoicontrollori

Petizione promossa da alfio38

 
counter 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 27
 

JOHN LEE HOOKER

Boom boom

 

SI CONSIGLIA

immagine
Non men dell'intera corolla del cielo


Sogna forte
fanciullo piccino,
è in te che risiede lucente,
il futuro lontano e vicino.

Sogna ridendo
mio bimbo sereno,
che vale il sorriso
tuo dolce e sincero
non men dell'intera corolla del cielo.
 
 

BANCO

750000 ANNI FA L'AMORE

 

 

« C  S  N & YMessaggio #90 »

Neil Young

Post n°88 pubblicato il 29 Agosto 2008 da mafico1
 

Neil Young

Old Man

Neil Young compone con Bob Dylan e Bruce Springsteen la grande triade di voci "morali" della musica popolare americana. Come per gli altri due, anche l'arte di Young e` soprattutto una fusione di musica e parole che si identifica con il zeitgeist della sua epoca. A differenza degli altri due, pero`, Young prende di mira il caos interiore dell'individuo che e` stato causato dal caos esteriore della societa`. Se Dylan trasduce gli eventi della sua epoca in un universo metafisico, se Springsteen esprime il senso epico della vita ordinaria, Young compie un'operazione psicologica piu` complessa, che stende un ponte fra l'idealismo delle comuni hippie e la nevrosi delle popolazioni urbane. La sua voce, i suoi testi, le sue melodie e il suo stile alla chitarra compongono un messaggio di sofferenza e redenzione che nei momenti migliori sfiora l'allucinazione, la visione mistica, l'illuminazione filosofica, ma sempre da un contesto che e` fondamentalmente infernale.

I diversi aspetti della carriera di Young (il folk-singer dei grandi spazi liberi, il militante anti-razzista, il moralista degli eccessi dell'era hippie, il visionario apocalittico, il pessimista universale, il loner malinconico, il rocker dell'alienazione) sono semplicemente gli stadi di un lungo calvario (personale e sociale).

 

 

 

Hey Hey My My

Young ha fatto per la canzone intimista cio` che Dylan aveva fatto per quella di protesta: come Dylan sposo` l'enfasi di Whitman e l'ottimismo dell'era Kennedy ai temi del pubblico, cosi` Young ha sposato l'umanesimo di Emerson e il pessimismo dell'era post-Kennedy ai temi del privato.

In aggiunta, Young ha inventato lo stile di chitarra distorto, cacofonico, da incubo, che influenzera` la generazione grunge.

Young e` anche unico nella sua schizofrenia, che trova sfogo a diversi livelli. Al primo livello, c'e` la dicotomia live/studio. Gli album dal vivo, carichi di un'energia quasi nucleare, sembrano venire da un altro artista, un terrorista musicale, un vero punk. All'interno degli album di studio, si verifica un'altra dicotomia: la ballata country lineare, graziosa, elegante, e la jam "acida", brutta, rumorosa. Questi due modi coesistono raramente: si alternano al controllo della carriera (e della mente?) di Young. Ciascun album in studio e` dominato dall'una o dall'altra. Il suo alter-ego, infatti, e` forse un musicista piu` creativo di Young stesso.

Lasciati i Buffalo Springfield (per i quali aveva gia scritto capolavori come Mr Soul, Broken Arrow e Expecting To Fly), Neil Young (originario di Toronto, ma ormai trapiantato a Los Angeles, e poi a San Francisco) intraprese parallelamente la carriera solista e la militanza nel supergruppo Crosby  Stills & Nash. Per i tre partner Young scrisse dure canzoni politiche e sociali (Ohio e Southern Man) e malinconiche ballate introspettive (Our House, Helpless, un anticipo di "slo-core", e  Don't Let It Bring You Down).                              

Pubblico` a 24 anni il suo primo solo album, Neil Young (Reprise, 1968), sul quale era soltanto inibito da arrangiamenti un po' goffi. Trovo` peraltro l'illuminazione di Last Trip To Tulsa, lungo e solenne racconto per sola voce e chitarra acustica, dimesso e sofferto blues per bianchi alienati, destinato a rimanere uno dei suoi capolavori, e componendo con diligenza il proprio anthemico autoritratto nell'incalzante Loner. Fin qui Young sembrava piu` che altro un abile folksinger, specializzato in serenate malinconiche ed evocazioni vertiginose. Solo su 45 giri venne edita Sugar Mountain, che e` il suo trait d'union con il folk classico. Young conserva l'incedere lento e maestoso per ampi spazi aperti dei folksinger canadesi, cresciuti senza l'affanno della folla e l'incubo dei grattacieli. Il resto è storia

Everybody Knows This Is Nowhere (1969), il primo album prodotto da David Briggs, annuncia invece una personalita` piu` complessa, e, soprattutto, un chitarrista di primo piano. L'album contiene infatti lunghe omelie dal sound pesante, sostenute dal ritmo e dagli intrecci strumentali di un complesso rock (Crazy Horse) e trafitte dalle stigmate lancinanti della sua chitarra. Il brano piu` rock e` un boogie marziale, Cinnamon Girl; il piu` impegnato e` Losing End; i due affreschi piu` estesi sono Cowgirl In The Sand, dieci minuti di sincopi graffianti che si sublimano in un soave ritornello folk, e Down By The River, jam onirica all'insegna di un folk-rock rarefatto. Il chitarrismo violento e nevrastenico trasferisce nell'alienazione urbana le sue storie ancora da menestrello bucolico, e lascia intravedere dietro gli scenari stereotipi dei grandi spazi liberi le dolorose convulsioni della sua generazione, dilaniata dalla droga, dai disordini, dalla paura. Young fa oscillare le sue ballate fra i due estremi del folk scarno, solenne, arcaico, e del rock grintoso, elettrico ed arrangiato. Il tono della sua voce, una specie di tenore in falsetto, si piega ora al pathos piu` sublime ora al vigore piu` maschio  il resto è storia.

 

                                                     

   

                                                                

Out on the Weekend                            Don't let It Bring you Down

                                             

                                                   

                            Young - Imagine

Fonti Wickipedia e altri siti 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: mafico1
Data di creazione: 09/10/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

arckileogammon0strong_passionmafico1snoopy02BobSaintClaireric.trigancebal_zacmassimopierleoniunamamma1realgar0dreams_282ninograg1V_I_N_C_E_N_T
 

ULTIMI COMMENTI

buon compleanno
Inviato da: ninograg1
il 19/05/2012 alle 06:41
 
Pensavo ti facessi vedere per Halloween..:( ma tantè..Buona...
Inviato da: BobSaintClair
il 05/11/2009 alle 14:49
 
Ciaooooooooooooo smuackkkkkkkkkkkkkkkkkkk tvtb... ^__*
Inviato da: cuoremiodgl
il 24/04/2009 alle 20:58
 
bellissima summertime....buona notte ^_^
Inviato da: Erik721
il 19/03/2009 alle 00:13
 
Un dolcissimo 8 marzo a te Amica cara, un forte abbraccio...
Inviato da: cuoremiodgl
il 07/03/2009 alle 23:46
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

BIGGGG!!!

Egregia variante

Deep Purple

Voodoo Child (Satriani, Vai, Malmsteen)

 

JOHN LEE HOOKER & VAN MORRISON

 

ONE BOURBON, ONE SCOTCH, ONE BEER

JL Hooker

 

ONE BOURBON, ONE SCOTCH, ONE BEER

World of Warcraft

 

JOHN LEE HOOKER

Hobo Blues

 

 

Pinball Wizard

The Who

 

SONNY TERRY & BROWNIE MC GHEE "HOOTIN' BLUES"

 

BOOKER WHITE - ABERDEEN MISSISSIPPI BLUES HIFI

 

Jesus Christ Superstar (1973) Heaven On Their Minds

 

Jesus Christ Superstar (1973) - Everything's Alright

 

CARAVAN - IN THE LAND OF GREY AND PINK

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963