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Post N° 91

Post n°91 pubblicato il 05 Settembre 2008 da mafico1

FIRMATE la PETIZIONE

per FIRMARE digita sulla scritta

domenica 17 Agosto 2008 (19h53) :
Giorgio Cremaschi; Dante De Angelis è un recidivo

Giorgio Cremaschi: Dante De Angelis è un recidivo

di Giorgio Cremaschi, Segretario nazionale Fiom Cgil

Dante De Angelis è un recidivo. Già qualche anno fa fu licenziato dalle Ferrovie dello Stato perché aveva denunciato la carenza di sicurezza nella guida dei treni. La magistratura, sempre quella, lo reintegrò poi nel posto di lavoro dopo la causa intentata da Giovanni Alleva.

Ora le Fs ci provano di nuovo e rilicenziano Dante. Il motivo è sempre lo stesso, anche se varia la ragione del rischio. Questa volta sono gli Eurostar che si spezzano per carenze nei meccanismi di controllo della frenatura. Dante De Angelis, che è un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, oltre che un macchinista coscienzioso, ha anche questa volta semplicemente fatto il proprio dovere.

Ha cioè denunciato, prima che avvengano fatti gravi, i rischi che ci sono in questa situazione. L’azienda delle ferrovie lo ha invece ritenuto colpevole di danno all’immagine aziendale, di procurato allarme, di diffusione di notizie false e tendenziose e di quant’altro la scarsa fantasia del moderno fascismo aziendale riesca a recuperare dagli autentici codici fascisti.

Così questo licenziamento, fatto da un’azienda pubblica che svolge un servizio pubblico, diventa un’intimidazione verso tutti i rappresentanti dei lavoratori che si occupano di sicurezza. E’ chiaro infatti che per prevenire l’incidente, l’infortunio, la morte, bisogna parlare prima , bisogna mettere in guardia prima . Siamo il paese europeo con il più alto tasso di infortuni sul lavoro e tutti, periodicamente, quando succede il fattaccio, parlano della necessità di prevenire. Ma la prima prevenzione è la denuncia del rischio e questa non può che avvenire a maglie larghe, proprio per far sì che chi di dovere, la direzione aziendale cioè, intervenga.

Se i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono posti di fronte alla minaccia del licenziamento non appena denunciano i rischi, è evidente che sono messi nella pura impossibilità di svolgere il proprio compito. Intimidazioni di questo genere nei confronti dei RLS sono all’ordine del giorno nei luoghi di lavoro italiani. Recentemente un delegato della Fiom dell’Agusta Motociclette, è stato licenziato perché aveva chiamato la Asl a verificare il reparto verniciatura. Anche qui l’azienda aveva considerato l’azione del delegato sindacale un danno alla propria immagine e anche qui la magistratura le aveva poi dato torto.

Il fatto più grave è che qui siamo di fronte ad una azienda dello Stato, che si comporta peggio del più spregiudicato degli imprenditori privati. Per qualcuno questo può essere un titolo di merito, un modo per accreditarsi di fronte a un governo e a un padronato che sotto la copertura della campagna contro i fannulloni, sempre più aggrediscono diritti fondamentali di chi lavora.

Ma la verità è che questa è una vergognosa regressione. Un modo inaccettabile di affrontare i problemi della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, un atto di autoritarismo che serve a nascondere tutte le magagne. Si parla di prevenzione ma, come ha fatto recentemente un sottosegretario leghista, si intende semplicemente dire che gli infortuni e i rischi sul lavoro non ci sono e che chi ne parla fa solo agitazione e propaganda.

Dante De Angelis è una vittima di questo ipocrita autoritarismo aziendale ed è per questo che attorno a lui deve crescere una vastissima solidarietà. Perché se questo licenziamento dovesse restare, davvero in ogni posto di lavoro si sarebbe meno liberi.



Di : Giorgio Cremaschi
domenica 17 Agosto 2008

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