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Il piccolo Trump stravince, i britannici dicono “vaffa” all’Europa

Post n°2078 pubblicato il 13 Dicembre 2019 da massimocoppa
 

IL PICCOLO TRUMP STRAVINCE, I BRITANNICI DICONO “VAFFA” ALL’EUROPA

Gli analisti avevano previsto, al massimo, un testa a testa tra i due maggiori partiti ed un nuovo periodo di ingovernabilità per la Gran Bretagna.

Niente di tutto questo.

Boris Johnson ed il Partito Conservatore hanno stravinto, guadagnando quasi il doppio dei voti del Partito Laburista e conquistando una maggioranza solidissima. Addirittura è stato scomodato il paragone con la Thatcher per dare un’idea dell’ampiezza della vittoria di Johnson!

Personalmente, sono scioccato dal fatto che un personaggio così rozzo, un populista, un demagogo, uno sciovinista, uno xenofobo della peggior specie, possa essere stato scelto quale leader di uno Stato di antica democrazia come la Gran Bretagna. In pratica è un piccolo Trump (il quale infatti si è subito congratulato via Twitter), anche se non è un imprenditore miliardario, e questo la dice lunga su come i disvalori che ho poc’anzi elencato siano ormai la cifra stilistica del mondo anglosassone (e non solo: basti pensare al prossimo probabile padrone d’Italia, Salvini).

Le democrazie occidentali sono malate e questa ne è l’ennesima riprova.

Con l’esito di questo voto viene spazzata via anche una pia illusione fatta propria da moltissimi commentatori, esperti e giornalisti: e cioè che il primo voto a favore dell’uscita dall’Unione Europea fosse stato una protesta diventata poi un boomerang. I britannici avrebbero deciso diversamente se gli fosse stata data la possibilità di una nuova consultazione, perché nel frattempo avevano visto i primi effetti: aziende che vanno via, potenziale riduzione della necessaria manodopera straniera, crollo della sterlina, capitali in fuga ecc.

Che sciocchezza!

Queste elezioni hanno funto da secondo referendum, perché Johnson diceva che la sua vittoria avrebbe significato uscita immediata dalla UE, mentre Corbyn, il leader dei Laburisti, lasciava intendere che una propria vittoria avrebbe significato una profonda riflessione se non un altro referendum.

Ebbene, i cittadini britannici hanno detto chiaramente “vaffa” all’Europa, e senza possibilità di equivoco stante l’enormità dei consensi tributati a Johnson.

Che poi sarebbe meglio parlare di cittadini inglesi e gallesi, perché gli scozzesi hanno massicciamente votato per il partito nazionalista, che ha aumentato notevolmente la propria rappresentanza in Parlamento. E questo pone un problema di tenuta della stessa architettura politica britannica: infatti gli scozzesi vogliono restare in Europa ma ora, per riuscirci, dovrebbero uscire dalla Gran Bretagna. Cosa non impossibile, visto che già hanno votato di recente in un referendum sull’argomento: si scelse di restare con Londra, ma ora le cose cambiano di molto.

 
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