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Un blog creato da nanni_nano il 28/05/2008

diario di bordo

vorrei tanti amici

 
 

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 Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere
sul tuo viso, morire sulla tua bocca.
 
 

LA MIA AMICA FRANCA

Franca a Ischia.. Buon divertimento  ;-)

 

IMPORTANTE

MESSAGGIO IMPORTANTE

Gli
operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in
occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono
portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi
contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica.

Gli
operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta,
nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso
d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito.

Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency).
E'
sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da
contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia,
dai pompieri o dai primi soccorritori.

In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc.
Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile.
Se
pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che
questo comportamento rientri nei comportamenti abituali, anche
pubblicandolo sul vostro blog.
 
 

 

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STRESS DA RIENTRO

Post n°18 pubblicato il 12 Settembre 2008 da nanni_nano

Vigorose nuotate in mari turchesi, paesaggi mozzafiato e luoghi misteriosi: sono le mete delle nostre vacanze. Ma ormai è arrivata l'ora del rientro. E se i ricordi sono ancora freschi nella memoria e il sole visibile sulla nostra pelle, non altrettanto si può dire del nostro umore. L'allegria e la spensieratezza delle ferie ha lasciato il posto a malumore, cefalee, stanchezza generale e alterazioni del sonno.  E' la classica sindrome da rientro, un fenomeno che colpisce molti vacanzieri nei giorni successivi ai grandi controesodi. E anche se il quadro generale non promette niente di buono per la ripresa del lavoro non è niente di preoccupante. Bastano pochi giorni per tornare al ritmo giusto.

Secondo Walter Pasini, direttore del centro OMS per la Medicina del turismo, il rientro dalle ferie può comportare uno "stato di disagio psicofisico per il viaggiatore, che si manifesta in modo più evidente se la durata del viaggio supera il mese". Il cervello deve fare uno sforzo per abituarsi alle nuove situazioni: anche la vacanza può essere fonte di stress e altrettanto impegnatico è il ritorno alla quotidianità. Il post-vacation blues, così viene chiamato dagli americani, è un insieme di sintomi: irritabilità, svogliatezza, stanchezza, disturbi del sonno, tachicardia, mal di testa e cali di attenzione. Ma niente paura, in fin dei conti tutto rientra nella normalità. Non esiste una ricetta per combattere il "post-vacation blues", come chiamano gli americani il fenomeno. In alcuni casi particolarmente acuti si può ricorrere all'aiuto psicologico, me nella maggior parte dei casi  è sufficiente "rimettersi al lavoro" progressivamente piuttosto che buttarcisi a capofitto. Ancora una volta è il buon senso la giusta medicina.

Lo stress da rientro è facilmente spiegabile. Durante i giorni felici dell'estate il nostro organismo si riposa, si allentano le tensioni e lo stress dovuti al ritmo di lavoro e alla vita di tutti i giorni. Il nostro corpo si adatta a uno nuovo stato e gli organi che normalmente ci aiutano a gestire lo stess, le ghiandole surrenali, si trovano in una situazione diversa, di più calma e tranquillità e secretano minori quantità di cortisolo e adrenalina, eccetera. Al ritorno dalle vacanze si verifica uno sfasamento tra le ritrovate esigenze quotidiane e le abitudine ancora vacanziere delle nostre ghiandole. E' quindi normale che queste ci mettano un po' di tempo prima di rispondere adeguatamente alle nuove richieste del rientro. La soluzione migliore è comunque quella della vacanze spezzettate : non più un mese intero tra luglio e agosto, ma vari periodi all'anno. 

 
 
 
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grazie Sergiorgios della pazienza e dell'aiuto datomi per la creazione di questo blog,

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Premio DIECI e LODE

assegnatomi da: "Suorangy"

con la motivazione:  per il suo blog appena nato ma già di gran successo.

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DAL BLOG DI SORELLA ANGELA

Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.

 
 

 

2

Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio.
Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.
Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: mettilo sulla tua descrizione grazie. 
 
 
 
 

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