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Un blog creato da nanni_nano il 28/05/2008

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MESSAGGIO IMPORTANTE

Gli
operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in
occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono
portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi
contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica.

Gli
operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta,
nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso
d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito.

Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency).
E'
sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da
contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia,
dai pompieri o dai primi soccorritori.

In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc.
Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile.
Se
pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che
questo comportamento rientri nei comportamenti abituali, anche
pubblicandolo sul vostro blog.
 
 

 

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Post n°43 pubblicato il 01 Dicembre 2009 da nanni_nano

Pausa pranzo a rischio?

 

"E un danno per il lavoro e blocca tutta l'Italia". A far scoppiare le polemiche è una battuta (ma lo era davvero?)del ministro Rotondi. Levata di scudi dei sindacati e dell'opposizione. Ma tu saresti disposto a rinunciarvi per uscire prima?

 

 

G



"La pausa pranzo è un danno per il lavoro, ma anche per l'armonia della giornata. Non mi è mai piaciuta questa ritualità che blocca tutta l'Italia" lo ha detto il ministro per l'attuazione del programma del governo Gianfranco Rotondi durante un'intervista nel programma web "KlausCondicio". Inutile dire che l'uscita di Rotondi, che molti hanno interpretatop come una minaccia che potrebbe portare alla soppressione della pausa pranzo, ha sollevato un'immediata levata di scudi da parte dei sindacati e l'indignazione non priva di ironia di molti esponenti dell'opposizione. E rivolgendosia ai parlamentari Rotondi ha rincarato la dose: "Credo che la buvette vada chiusa: costa troppo e sarebbe interessante capire perchè gravi in modo così pesante sul bilancio della Camera - sottolinea Rotondi -. Si parla di 5 milioni di euro... I parlamentari mangiano troppo, ingrassano e questo non è sano. Non è una questione brunettiana, ma di condizione fisica, visto che ne guadagnerebbero in salute. Lo consiglio a tutti".

Probabilmente il ministro Rotondi non si aspettava che una semplice osservazione potesse suscitare tante reazioni negative e ha subito corretto il tiro: "Non ho fatto nessuna proposta di abolire questa pausa. Ho solo detto che io l'ho abolita da vent'anni". Ma intanto il danno era fatto. Intervenendo a Radio24 e citando il risultato di un sondaggio che aveva commissionato e pagato di tasca propria, il ministro ha rivelato che sono numerosi gli italiani disposti a rinunciare eventualmente alla pausa pranzo o a ridurla, pur di poter uscire prima dal lavoro. Il tema è delicato e meriterebbe qualche considerazione. C'è un'abitudine che si sta diffondendo sempre più nel mondo della politica, quello dell'annuncio. Il politico di turno si fa intervistare e lancia una provocazione che nella maggior parte dei casi viene subissata da critiche. Ma intanto ha sondato il terreno. Cosa fa allora? Si tira indietro dicendo che è stato frainteso, che non si è capito bene il senso delle sue parole, che non aveva mai proposto di togliere la pausa pranzo.

Ma non è il parlamento il luogo istituzionale deputato a discutere proposte? Che senso ha lanciare il sasso per poi ritirare subito la mano? E  quale politico spenderebbe soldi propri per fare un sondaggio in favore di una tesi che, se trovasse consenso nella popolazione, potrebbe trasformarsi in una vera proposta legislativa? Infine, siamo sicuri che la pausa pranzo sia il tema più urgente sul quale discutere in questo periodo?

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DAL BLOG DI SORELLA ANGELA

Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.

 
 

 

2

Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio.
Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.
Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: mettilo sulla tua descrizione grazie. 
 
 
 
 

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