Creato da ipostasideltempo il 13/12/2005

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ecce homo

 

 

DEI DELL'ALTRO UNIVERSO

Post n°535 pubblicato il 12 Maggio 2012 da ipostasideltempo

 

 

L'uomo?Una ricerca che mi appassiona dai miei primi anni di vita.In questa profonda ricerca individuale spesso mi sono trovato ad un bivio:"Da una parte il racconto biblico della creazione,dall'altra ,i principi della teoria evoluzionista."Al centro la prova inconfutabile,la comparsa dell'homo sapiens 200.000 anni fa.In fondo la nostra presenza su questa terra,avra' pure una spiegazione?Secondo la teoria evoluzionista circa 200.000 anni fa un ominide noto come erectus si trasformo' improvvisamente in Homo sapiens,aumento notevolmente la dimensione del suo cervello fino ad acquisire la capacita' di parlare.Ma come accadde improvvisamente dopo 1,2 milioni di anni di totale mancanza di qualunque progresso?Questa anomalia creo' notevole disagio ad insigni scienziati ed evoluzionisti seguaci del Darvinismo.In fondo applicando questi principi,la conclusione logica e'la seguente:noi non dovremmo neppure esistere!Dall'altra parte il concetto religioso di una creazione divina vista con altrettanto scetticismo.Chi riesce oggi a prendere alla lettera la creazione del giardino dell'Eden?In questo connubio di contraddizioni scienza e religione continuano a girare a vuoto in un vicolo senza strada di uscita.Eppure l'uomo e' su questa terra da chissa quanti milioni di anni!Questa ricerca temporale ha portato spesso ad assumere posizioni contradditorie,  confermando parte della storia per poi smentirla successivamente con nuove scoperte archeologiche.La scienza e' arrivata a conoscere usi e' costumi di popoli antichi,,i Maya ,gli Egizi,fino ai Sumeri(popolo che 6000 anni fa si presento' in maniera misteriosa ed improvvisa),cavalcando anche il mito di Atlantide, fino al 1988 quando nei pressi di Glen Rose"Texas"vennero rinvenute,impronte di calzature  umane  accanto ad orme pietrificate di dinosauro.Questa scoperta mandava in frantumi l'intera teoria evoluzionistica di Charles Darwin,la quale sosteneva che i dinosauri si erano estinti circa 64 milioni di anni fa.Nei pressi di quel sito,rivenne alla luce anche un martello costruito dalle mani dell'uomo,rinserrato in una roccia vecchia di 140 milioni di anni fa,questa prova annullava totalmente il concetto di evoluzione,elevato in alcuni settori scientifici a dottrina e dogma intoccabili.Dalla parte opposta c'e la fede:"E Dio disse,facciamo l'uomo  a nostra immagine,a nostra somiglianza.E Dio creo' l'uomo a sua immagine,ad immagine di Elohim lo creo'".Ma l'Adamo della Bibbia,il primo uomo creato circa 6000 anni fa e'in contrasto con la scoperta di Glen Rose!!In tutta questa marea di contraddizioni rimane l'Uomo ed il suo mistero della comparsa su questa terra. E molto diffusa l'idea che Scienza e Fede siano nemiche. Che Scienza e Tecnica siano la stessa cosa. Che lo Scientismo sia nato nel cuore della Scienza. Che la Logica Matematica abbia scoperto tutto e se la Matematica non scopre il Teorema di Dio è perché Dio non esiste. Che la Scienza abbia scoperto tutto e che, se non scopre Dio, è perché Dio non esiste. Che sull'evoluzione biologica della specie umana non ci siano problemi di alcun tipo, ma certezze scientifiche. Che siamo figli del Caos, essendo questa l'ultima frontiera della Scienza. Io credo che Scienza e Fede sono in comunione, non in antitesi ed entrambe siano necessarie per la sopravvivenza dell'uomo .Religione e Scienza non solo "possono" ma "devono" lavorare insieme, soprattutto nei campi fondamentali della pace, dei diritti umani e civili, dello sviluppo dell'umanità. La natura è un «libro scritto da Dio», lo credeva Galileo e lo crede Papa Ratzinger. «La filosofia recente ha proposto immagini per spiegare l'origine del cosmo basate su uno o più elementi del mondo materiale», ha osservato Benedetto XVI. «Una genesi non vista come una creazione, ma piuttosto come mutazione o trasformazione, che implica una sorta di interpretazione orizzontale dell'origine del mondo». Ma per «svilupparsi ed evolvere, il mondo deve prima esistere», in altre parole «deve essere creato dal primo Essere che è tale per sua stessa essenza», è la conclusione del pontefice ,la quale condivido in questa mia conclusione.

 
 
 

GLI APOSTOLI

Post n°534 pubblicato il 15 Aprile 2012 da ipostasideltempo

 

 

 

Da sempre li chiamano “i Dodici”,anche se tra le righe dei vangeli possiamo contarne 13 o forse piu'.Dopo la morte del dodicesimo apostolo Giuda( traditore-suicida) al suo posto subentra un altro “fratello” di lungo corso,Mattia.Se poi vogliamo essere precisi si potrebbe dire che i Dodici erano 14-15 perche' suona male escludere dall'elenco Paolo di Tarso e Barnaba,apostoli di fatto e non di diritto.E poi ,come escludere dall'elenco Giacomo il Giusto “fratello del signore” unico erede della prima chiesa di Gerusalemme?Il dubbio nasce dal fatto che la lista dei nomi riportati nei Vangeli e' tutt'altro che chiara.Il Vangelo di Giovanni ne elenca solo sette.Matteo e Marco citano Taddeo mentre gli altri evangelisti non lo nominano affatto;per Luca,Taddeo e' un tale Giuda di Giacomo,mai citato altrove.Per la Chiesa Taddeo e' solo un mero soprannome di Giuda ,che diventa San Giuda Taddeo.Infine,Giovanni cita un certo Natanaele,oscuro agli altri evangelisti:per la Chiesa ,Natanaele sarebbe il sinonimo dell'apostolo che Matteo-Marco-Luca chiamano Bartolomeo.Rimane la Maddalena:Come collocarla?Secondo la tradizione e’ colei da cui sono stati scacciati sette demoni. Il suo ruolo assume un nuovo significato, molto più profondo, con la sua presenza ai piedi della croce e quando diventa la prima testimone della Resurrezione.Inoltre Maddalena fu la prima a ricevere tra i discepoli un incarico apostolico direttamente da Gesù: portare la notizia della sua Resurrezione agli apostoli. La Chiesa primitiva riconobbe l’importanza di questo episodio e le diede il titolo di APOSTOLA APOSTOLORUM: apostola degli apostoli. Insomma da questi dati non è possibile spiegare la formazione del gruppo dei dodici, con uno sviluppo storico posteriore alla vita terrestre di Gesù,ma si puo' concludere che il Dodici fosse un legame simbolico con il Giudaismo e le Dodici Tribu' e non una scelta del Gesu' storico.

 
 
 

eterno conflitto

Post n°532 pubblicato il 31 Marzo 2012 da ipostasideltempo

 

 

Agli albori nebulosi del nascente Cristianesimo, racconti alternativi ai vangeli si contrappongono in una lotta senza pari:vengono rinvenute un corteo di mitiche figure i cui lineamenti imponenti e sovrumani potrebbero popolare le pareti e il soffitto di un'altra Cappella Sistina. Il loro aspetto e i loro gesti, le parti che sono state loro assegnate, il dramma che rappresentano, potrebbe suscitare immagini diverse da quelle bibliche, a cui è stata abituata la nostra immaginazione , immagini tuttavia a noi stranamente familiari e toccanti in modo inquietante. Stessa scena, il tema ugualmente trascendente: la creazione del mondo, il destino dell'uomo, la caduta e la redenzione, la realtà iniziale e quella finale. Ma quanto più numerosi sarebbero i personaggi, quanto più bizzarro il simbolismo, quanto più strane le emozioni!La scena si svolge nell'alto, nel regno divino o demoniaco, un dramma di personaggi pre-cosmici nel mondo soprannaturale di cui il dramma dell'uomo nel mondo naturale non è che un'eco lontano. E tuttavia quel dramma trascendentale anteriore ai tempi, raffigurato nelle azioni e passioni di personaggi quasi umani, desterebbe un'intensa simpatia umana: una divinità sottoposta a tentazione, l'inquietudine che circola tra i beati messaggeri di Dio, la Sapienza fallibile di Dio, la Sophia"sapienza", che vaga in preda alla sua follia, errante nel vuoto e nel buio da essa creato, che cerca incessantemente, che si lamenta, soffre, si pente, dibattendosi verso la materia, soffrendo un ardente desiderio verso l'anima; un Demiurgo cieco e arrogante che si crede l'Altissimo e domina la creazione, prodotto, come egli stesso, dell'errore e dell'ignoranza; l'Anima, impigliata e smarrita nel labirinto del mondo, che cerca di sfuggirne e, spaventata, è respinta dai guardiani della prigione cosmica, i terribili arconti; un Salvatore proveniente dalla Luce dell'aldilà che si avventura nel basso mondo, illuminando le tenebre, aprendo un cammino, risanando la divina infrazione: un racconto di luce e tenebre, di conoscenza e ignoranza, di serenità e passione, di egoismo e pietà, sulla scala non dell'uomo, ma degli esseri eterni che non sono esenti dalla sofferenza e dall'errore. Il racconto non ha ancora trovato un Michelangelo, né un Dante che lo narrassero.Il cristianesimo nei primi secoli è minacciato dallo gnosticismo tanto dall’esterno, cioè da movimenti che si pongono dichiaratamente in posizione alternativa a esso, quanto dall’interno, da gruppi che cercavano d’infiltrarsi in ambienti cristiani rifacendosi talvolta a scritti, come i vangeli apocrifi — cioè non riconosciuti nella Chiesa come ispirati —, ritenuti più autorevoli dei vangeli canonici: questi ultimi raccoglierebbero gl’insegnamenti di Gesù alle masse e avrebbero un carattere essoterico, mentre testi come La Sofia di Gesù Cristo o l’Apocrifo di Giovanni conterrebbero una dottrina rivelata da Gesù ad alcuni apostoli o a discepoli e destinata solo a pochi adepti. La severa disciplina del dogma cattolico ha resistito alla tempesta di quei giorni, e restarono soltanto il Vecchio e il Nuovo Testamento a informare la mente e l'immaginazione degli uomini dell'Occidente. Questi racconti che, nell'ora febbrile di transizione, hanno sfidato, tentato, cercato di alterare la nuova fede, sono dimenticate e la loro testimonianza scritta è sepolta nei volumi di coloro che l'hanno confutata o nelle pire di fuoco,cancellate completamente dalla storia. La nostra arte e la nostra cultura,le nostre tradizioni, sarebbero state differenti, se fosse prevalso il messaggio dello gnosticismo. Dove il l'arte e la poesia rimangono silenziosi, lo studioso deve ricostruire dai suoi frammenti un mondo scomparso e con i propri deboli mezzi riportarne in vita la struttura. Oggi puo' farlo molto meglio ora che in altri tempi, perché le sabbie hanno cominciato a restituire qualche cosa di quanto si e' cercato di cancellare in passato. Tale ricostruzione non ha solo un interesse per l'antico: nonostante tutta la sua stranezza, la violenza fatta alla ragione, i suoi eccessi di giudizio, quel mondo di sentimento, di visione e di pensiero, ha la sua profondità e senza la sua voce, le sue intuizioni e persino i suoi errori, la testimonianza dell'umanità non sarebbe completa. Per quanto rifiutato, rappresenta una porta che si spalanca nell'incrocio di credenze diverse. Il suo splendore getta luce sugli inizi del cristianesimo, i dolori del parto del nostro mondo; e gli eredi di una decisione presa molto tempo fa comprenderanno meglio la loro eredità conoscendo ciò che una volta fu in lotta per contendersi l'anima dell'uomo.

 

 
 
 

OLTRE LA RAGIONE

Post n°530 pubblicato il 15 Marzo 2012 da ipostasideltempo

 

 

Per liberarmi da preconcetti, dico immediatamente che la Risurrezione è un atto "divinamente possibile": ciò che per la natura è improbabile per Dio è avverabile.

Ancora oggi La figura storica di Gesu' di nazareth e' gigantesca. Non c'e' rischio di esaurire il significato di cio che rappresenta. Sorgono sempre nuove domande e, appena nascono, divampano discussioni e dibattiti.Scrive Giovanni Papini:”Io ritengo che proprio questo Gesù – quello dei Vangeli – sia una figura storicamente sensata e convincente. Solo se era successo qualcosa di straordinario, se la figura e le parole di Gesù superavano radicalmente tutte le speranze e le aspettative dell’epoca, si spiegano la sua Crocifissione e la sua efficacia. L'apostolo Paolo ci dice "Se non c'è risurrezione dai morti, allora neanche Cristo è stato risorto. E se Cristo non è stato risorto, la nostra predicazione è inutile e così anche la nostra fede." In altre parole, se non c'è alcuna risurrezione, la nostra fede è senza fondamento ovvero non ha regione di esistere. Il Cristianesimo si fonda su questo pilastro,senza resurrezione non vi sarebbe il Cristianesimo.Alla luce della ragione,sembra impossibile che un uomo abbia varcato le soglie dell'aldila',per poi tornare alla vita tra la sua gente.Gli scenziati che si tengono lontani dai fatti spirituali legati alla fede,concludono che la resurrezione di Gesu' in quanto uomo in carne e ossa sia del tutto impossibile perche' inspiegabile di fronte alle loro conoscenze scientifiche.In questa conclusione peccano di estrema presunzione ,omettendo un dato fondamentale che si forma sui limiti delle loro conoscenze.La natura riserva spesso sorprese e quindi e' del tutto fuorviante affermare con certezza che solo la loro e' la conclusione piu' corretta.Il fedele a differenza dello scienziato,spesso e piu' scettico dello scienziato stesso,quando fa' prevalere la sua razionalita' crea una forma di ambivalenza che lo porta ad assumere posizioni estreme.Ma come far conciliare questa esigenza di fede e razionalita'?Nel 1975 usciva in America un libro scritto dal medico psicologo Raymond Moody dal titolo “Life After life-La vita oltre la vita”.Fu tradotto in tutte le lingue del mondo,vendendo oltre tredici milioni di copie.In questo libro Moody raccolse le testimonianze di coloro che,dopo essersi risvegliati da un periodo in cui risultavano clinicamente morti,raccontavano di aver vissuto esperienze assai particolari.In seguito Moody formo' un'associazione internazionale per lo studio dei fenomeni NDE”esperienze ai confini della morte”.Questo testo rappresentava la prima ricerca scientifica su un fenomeno attestato sin dall'antichita'.Tornando a Gesu',prima della crocifissione si narra di una sua esperienza extracorporea,quando durante la trasfigurazione ,il suo corpo diventa splendente come il sole.Ora,se noi per un solo momento partiamo dal presupposto che l'uomo e la donna non siano solo un sofisticato sistema composto da organi,muscoli,nervi e ossa,ma qualcosa di infinitamente piu' grande che va oltre questa realta',non pensate che sia possibile vedere la resurrezione come un fatto probabile?

 
 
 

APOSTOLA APOSTOLORUM

Post n°529 pubblicato il 10 Marzo 2012 da ipostasideltempo

 

 

Dagli albori del Cristianesimo ai nostri giorni,nessuna figura piu' di Maria Maddalena e' stata cosi controversa e dibattuta.Per quanto concerne la cultura popolare,ha superato di gran lunga sia Pietro che Paolo,figure di maggior rilievo nelle tradizioni dell'ortodossia cattolica.Ne Pietro ne Paolo hanno attratto le folle di Hollywood,Broadway o di Barnes Noble piu' della Maddalena.Eppure nei Vangeli canonici la sua figura e' piuttosto marginale oltre che  imbarazzante.Viene descritta come una peccatrice,nonostante sia la testimone della resurrezione del Cristo.Da Jesus Christ superstar all'Ultima Tentazione di Cristo e' per finire al Codice da Vinci,Hollywood si e' interessato alla Maddalena piu' di ogni altro discepolo o seguace di Gesu'.Nella storia ha attraversato le posizioni piu controverse,passando da peccatrice a prostituta redenta,ad eroina di fede,compagna del Signore,fino alle teorie piu recenti di Apostola Apostolorum,fondatrice insieme a Gesu' del movimento Cristiano.Questo sentimento diffuso,intorno a questa figura cosi emblematica,ha suscitato diverse domande tra gli storici:E' mai esistita una Maddalena,cosi come l'hanno "trasmessa non solo negli anni Ottanta,ma i primi secoli della Chiesa?Fu' davvero intima di Gesu'?Erano veramente sposati?Ebbero davvero una Figlia?Era davvero la prostituta redenta compagna del Signore,salvata dalla lapidazione per le sue attivita' sessuali illecite?Purtroppo a differenza degli apostoli Pietro e Paolo,su Maria Maddalena ci sono pervenute pochissime informazioni,il suo nome ricorre solo tredici volte in tutto il nuovo Testamento.Ogni volta che viene fatto il suo nome,si racconta ben poco di lei.Nella cultura popolare viene ipotizzata molto vicina a Gesu',un'idea creata da racconti leggendari come Legenda aurea o Codice da Vinci.Ma esistono prove per confutare o smentire questo personaggio cosi enigmatico?Praticamente nessuna.Maddalena e' citata una sola volta durante tutto il ministero di Gesu',prima della Crocifissione,riportato in un solo Vangelo(evidentemente gli altri tre non accennano mai a questa figura prima della Crocifissione).Nell'unico Vangelo che viene mensionata,il riferimento non e' specifico.Luca racconta.di tre donne che viaggiavano insieme a Gesu' e ai suoi discepoli assistendoli finanziariamente con i propri beni:Giovanna ,Susanna e Maria Maddalena.Questa e' l'unica allusione in tutto il Nuovo Testamento del legame tra Maria Maddalena e Gesu'.Lo storico  non trova  molto spazio alla ricerca a differenza di Paolo e Pietro.Questo non ha impedito ai narratori e agli esegeti Cristiani di trovare spazio a questa figura cosi controversa.Nella narrazione  Post-Crocifissione,viene collocata come prima testimone della resurrezione , divenendo in seguito l'Apostola tra gli Apostoli,' dando vita ad un vero e proprio culto in ricordo del  suo nome,come riscatto di una “femminilita'”emarginata nella Palestina del primo secolo.

 
 
 

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Se esprimete quel che e' dentro di voi,quel che avete vi salvera';se non lo avete dentro di voi,quel che non avete vi perdera'"Vangelo di Tommaso"

 

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"Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo."

 

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