ONE MAN TELENOVELA
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La poesia scelta a Roma
Post n°192 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da molinaro
Alla cerimonia di premiazione di quel Premio Laurentum, dove sono arrivato secondo, lunedì scorso, hanno scelto di leggere una mia poesia, e fra le 592 pagine del libro «premiato» hanno scelto quella di pag. 295, una poesia scritta verso la metà degli anni Novanta. Ve la propongo qui sotto. Non credo che avrei scelto questa, se fosse toccato decidere a me, ma va benissimo così. A Roma ho rivisto Maria Luisa Spaziani, l’ormai anziana ma sempre vivace poetessa con cui ho spesso dialogato. Torinese, vive a Roma fin da quando era giovane, e la considero una delle poetesse importanti del Novecento, oltre che una simpatica signora.
SENZA TETTO ============ La mia casa è dove qualcuno mi ama o almeno dove nessuno mi sorveglia e nessuno mi spia. La mia casa è tante case per un tempo, è l’argine di un fiume, è una camera d’albergo a ore, l’alloggetto di un’amica, la sala di una biblioteca, una musica, un prato o l’arcata di un ponte. La mia casa è tutto ciò che soffro penso esulto nel mio sangue e nell’aria. Chi ama questo può abitare con me perché può amarmi perché può essere amato da me. La mia casa è dove qualcuno mi ama, dove nessuno mi sorveglia o spia.
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